INCONTRIAMO Fabio Pompei, Ceo di Deloitte Italia, nella sede romana di via Veneto, un complesso in stile neoclassico progettato nel 1928 dall’architetto milanese Carlo Broggi. È il quartier generale di Deloitte nella Capitale, si estende su circa 15.000 metri quadrati e ospita oltre 1.600 persone. Dal 2019, sotto la guida di Pompei, Deloitte Italia ha visto una crescita significativa: i ricavi hanno raggiunto i 1.318 mln di euro; il fatturato ha registrato un aumento del 75%; il numero delle persone è più che raddoppiato, passando da circa 6.000 a 13.000. Tra i talenti del network Deloitte in Italia, il 54% ha meno di 30 anni. Il 42% delle persone è donna. I numeri raccontano un successo. La prima cosa che chiediamo a Fabio Pompei è se c’è una ricetta per spiegarlo. “Più che una ricetta - spiega il Ceo di Deloitte Central Mediterranean, che raggruppa Italia, Grecia e Malta - è la constatazione di quello che quotidianamente facciamo in Deloitte: cavalchiamo l’innovazione; cerchiamo e formiamo talenti; siamo vicini ai nostri clienti”.
Innovazione, talenti e vicinanza ai clienti: sono il Dna di Deloitte?
Esatto. In tutti i nostri servizi, anche i più tradizionali, siamo all’avanguardia, con un pieno utilizzo delle nuove tecnologie.
Le persone sono la nostra risorsa fondamentale e crediamo che dalle loro competenze dipenda il nostro successo. Da anni abbiamo moltiplicato gli sforzi per ottimizzare i processi di organizzazione e per favorire una cultura interna in cui le persone sono al centro della vita aziendale. Più sono soddisfatte dell’ambiente in cui lavorano e meglio lavorano. Deloitte oggi è presente su tutto il territorio nazionale