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Abbracciare il nuovo mondo: Le startup cooperative
Abbracciare il nuovo mondo: Le startup cooperative
Abbracciare il nuovo mondo: Le startup cooperative
E-book132 pagine1 ora

Abbracciare il nuovo mondo: Le startup cooperative

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Info su questo ebook

Annamaria Vicini conosce casualmente il progetto Coopstartup e ne è attratta. Decide quindi di raccontarlo con le parole dei protagonisti. Emergono in tutta la loro vitalità l’evoluzione negli anni del progetto, le idee che lo stesso ha fatto emergere e le persone che lo hanno animato. Lo ha fatto partecipando direttamente ai momenti più salienti e da questo vissuto nasce un interessante resoconto di un itinerario sviluppato in meno di tre anni.
LinguaItaliano
EditoreCoopfond
Data di uscita1 feb 2017
ISBN9788826060286
Abbracciare il nuovo mondo: Le startup cooperative

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    Abbracciare il nuovo mondo - ANNAMARIA VICINI

    ANNAMARIA VICINI

    ABBRACCIARE IL NUOVO MONDO

    Le startup cooperative

    Annamaria Vicini conosce casualmente il progetto Coopstartup e ne è attratta. Decide quindi di raccontarlo con le parole dei protagonisti. Emergono in tutta la loro vitalità l’evoluzione negli anni del progetto, le idee che lo stesso ha fatto emergere e le persone che lo hanno animato. Lo ha fatto partecipando direttamente ai momenti più salienti e da questo vissuto nasce un interessante resoconto di un itinerario sviluppato in meno di tre anni.

    Coopstartup

    È il progetto nazionale di Coopfond per la promozione di startup cooperative. Si rivolge principalmente ai giovani, sviluppando innovazione e aprendosi a nuovi mercati. Ha l’obiettivo di creare imprese cooperative sostenibili che si consolidino nel tempo, evitando la facile suggestione della way out. Si propone di creare occupazione di qualità che valorizzi le capacità, le competenze e le aspirazioni delle persone.

    Annamaria Vicini

    È laureata in Filosofia all'Università degli Studi di Milano. Ha recentemente conseguito un Master in Comunicazione Pubblica, Politica e di Lobbying presso l'Istituto Europeo di Design di Milano. Giornalista pubblicista, per molti anni ha collaborato con alcune delle maggiori testate nazionali (L’Unità, Corriere della Sera, Il Giorno), fino a diventare direttrice responsabile di un sito web e di una Tv a circuito chiuso all’interno della grande distribuzione organizzata. Negli ultimi anni ha focalizzato i suoi interessi sul mondo delle startup, curando un blog dedicato alle nuove iniziative imprenditoriali di successo.

    www.coopstartup.it

    info@coopstartup.it

    facebook.com/social.coopstartup

    twitter.com/coopstartup

    Vogliamo contribuire a cambiare l’Italia cooperando, offrendo cioè alle persone una prospettiva possibile, per investire su di loro e costruire insieme un percorso di crescita all’interno di un sistema di valori che caratterizza da oltre 130 anni il sistema cooperativo italiano. Per questo ci siamo impegnati per sostenere la nascita di startup cooperative tra i giovani mettendole in relazione con il nostro sistema cooperativo. Dobbiamo unire le forze per essere padroni del nostro destino, mantenere vivi i valori che costituiscono una comunità: questa può e vuole essere oggi la cooperazione.

    Mauro Lusetti, Presidente Legacoop

    A guidare la cooperazione c’è la generazione che l’ha fatta grande negli ultimi trent’anni: oggi abbiamo bisogno di innovare, di far nascere nuove cooperative e crescere nuovi cooperatori. Il Paese ha bisogno di cooperazione e la cooperazione ha bisogno dei giovani; dobbiamo attuare un ricambio generazionale ed anche con Coopstartup noi intendiamo favorirlo. È un progetto rivolto ai giovani ed è per questo che assieme ai giovani l’abbiamo costruito, coinvolgendoli fin dagli inizi. Evitando il pericolo dell’autoreferenzialità, aprendoci al confronto ed alle idee, convinti che solo così sia possibile produrre innovazione. È un percorso utile per creare opportunità per i giovani ma fecondo anche al nostro interno. C’è un pezzo di costruzione del futuro in Coopstartup e per questo è importante dedicarvi idee, risorse, energie.

    Aldo Soldi, Direttore Generale di Coopfond

    INDICE

    PREMESSA

    PARTE PRIMA: LA STORIA

    cap. 1 - Tra passione e storia: nascita di un’idea

    cap. 2 - Dall’idea al progetto: il metodo, il processo, la formazione

    cap. 3 - Le prime sperimentazioni

    cap. 4 - Il progetto diventa adulto: nuove realtà crescono

    cap. 5 - Le startup cooperative nell’ecosistema delle startup

    PARTE SECONDA: LE IDEE

    cap. 1 - Essere sul territorio

    cap. 2 - Partecipare, condividere... cooperare

    cap. 3 - Creare un’impresa sostenibile

    cap. 4 - Fare innovazione

    cap. 5 - Diffondere cultura

    PARTE TERZA: I PROTAGONISTI

    cap. 1 - I promotori e i partner delle sperimentazioni

    cap. 2 - I nuovi imprenditori

    PREMESSA

    L’incontro con Coopstartup è stato un incontro casuale.

    Ho scoperto questo progetto navigando in Internet ma poi, assecondando la mia natura diffidente, ho voluto toccare con mano.

    Così, approfittando di un impegno a Roma in date contigue, ho avuto l’occasione di partecipare al seminario Dall’idea al progetto, un momento che mi è parso di grande vitalità per la qualità degli interventi e l’ampiezza del ventaglio dei partecipanti, non solo esponenti della cooperazione ma anche delle istituzioni e del variegato mondo degli innovatori.

    Era l’ottobre 2014 e l’ecosistema delle startup era in pieno fermento.

    Quello che mi aveva colpito in quell’incontro era non solo la densità dei contenuti ma anche la volontà di includere nel percorso (pur se già avviato) nuovi soggetti con l’unica discriminante che questi fossero sinceramente e disinteressatamente interessati al progetto.

    È così che ho cominciato ad accompagnare passo dopo passo lo sviluppo di Coopstartup, a cui devo la conoscenza di cooperatori, professionisti ed esperti di valore oltre che di giovani startupper dall’entusiasmo contagioso.

    Questa pubblicazione non sarebbe venuta alla luce senza l’apporto fondamentale di tutte queste persone a cui va il mio ringraziamento sincero.

    Un’ultima nota di carattere cronologico: il racconto del processo attraverso cui Coopstartup si sta sviluppando si ferma alla primavera 2016, ragion per cui non compaiono le startup cooperative costituite nel periodo successivo.

    A loro, così come alle imprese citate nella pubblicazione, va il mio augurio di realizzare pienamente il sogno per cui sono nate.

    Annamaria Vicini

    PARTE PRIMA: LA STORIA

    CAP. 1. TRA PASSIONE E STORIA: NASCITA DI UN’IDEA 

    Strano anno quel 2013!

    Mentre il mondo cattolico guarda esterrefatto un papa che si dimette dal suo incarico – cosa che non succedeva da seicento anni – e il mondo politico assiste altrettanto sbalordito alla rielezione di un presidente della Repubblica quasi novantenne, nel mondo economico prende corpo un’entità nuova e destinata a suscitare grandi speranze.

    Perché è nel 2013 che il termine startup entra a pieno titolo nel dibattito pubblico dopo essere transitato nelle stanze ministeriali. Qualche mese prima il documento Restart Italia!, elaborato da un pool di dodici esperti incaricati dal ministro dello Sviluppo Economico, aveva ispirato il decreto Crescita 2.0 trasformatosi poi in legge nel giorno di santa Lucia, 13 dicembre 2012.

    Un’anatra zoppa per qualcuno, perché si sono tolti fondi all’agenda digitale e perché è carente sui capitoli formazione ed e-commerce; una manna dal cielo, invece, per chi crede che l’Italia non possa più aspettare una normativa che regolamenti le neo-imprese a carattere innovativo.

    Intanto si ha una definizione di che cosa sia una startup innovativa: una società di capitali costituita anche in forma cooperativa che si occupa di sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico.

    A questi requisiti ne vanno aggiunti altri: avere meno di quattro anni di attività (diventeranno cinque anni con il D.L. 3/2015), sede principale in Italia (o in un Paese dell’Unione Europea ma con sede produttiva o filiale in Italia) e un bilancio inferiore ai 5 milioni di euro, non distribuire utili e

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