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La terra dei kumaros

Dopo il pugliese Gargano, il Conero è il più alto promontorio che affaccia direttamente sul Mar Adriatico. Il rilievo montuoso è parte del gruppo degli appennini umbro-marchigiani e, insieme al territorio a esso adiacente (che arriva fino alla costa, chiamata Riviera del Conero), costituisce il Parco Nazionale omonimo istituito nel 1987. Il colore verde brillante che caratterizza già da lontano il monte è dovuto alla sua ricchissima vegetazione, tra cui spiccano soprattutto i corbezzoli, alberi che in greco venivano chiamati kumaros e da cui la zona prende il nome.

A Recanati sulle orme di Leopardi

Meta di turismo soprattutto durante la bella stagione, il Conero è amato per le sue zone verdi, per le spiagge e soprattutto per borghi storici disseminati nel territorio, primo tra tutti Recanati. Circondato dalle dolci colline marchigiane, Recanati dista circa 12 chilometri dalla Riviera del di Giacomo Leopardi. Una giornata a Recanati, infatti, non può prescindere da una visita ai luoghi che hanno segnato parte della vita del poeta, a partire dalla sua abitazione. La visita alla Casa di Leopardi (prenotabile tramite il sito ) è un interessante percorso all’interno di parte del palazzo di famiglia (alcuni appartamenti sono ancora abitati da discendenti per cui chiusi al pubblico) tra cui la biblioteca, dove ancora oggi sono conservati volumi di inestimabile valore; lo studio dello stesso scrittore e del padre, il Conte Montaldo Leopardi, i saloni di rappresentanza con interessanti opere d’arte; il giardino, fonte d’ispirazione della poesia Le Ricordanze e gli appartamenti privati del . Il percorso comprende anche il museo dedicato al (così Leopardi veniva chiamato da piccolo) dove sono conservati oggetti, documenti e scritti originali. Dedicata ai più curiosi e appassionati di letteratura è la visita a casa di Silvia, protagonista di una delle poesie più note e struggenti del poeta, che si trova esattamente di fronte a Palazzo Leopardi. Tra i posti che sono stati quelli del cuore di Giacomo Leopardi, spicca ovviamente anche l’Orto sul Colle dell’infinito, ovvero l’orto del Monastero di Santo Stefano, location che ha fatto da “musa” alla sua poesia più nota. Riaperto dalla FAI nel 2019 per il bicentenario de , adesso l’ può essere ammirato grazie a un percorso guidato immersivo dove, oltre a rievocare i noti versi del Leopardi, si passeggia tra piante e fiori rarissimi, alcuni dei quali autoctoni. Il cuore pulsante di Recanati è la piazza dedicata al poeta. Qui vi consigliamo di salire sulla Torre del Borgo. Risalente al XII secolo, questa torre merlata di 36 metri è nata come simbolo della fusione dei castelli di Monte Morello, Monte Volpino e Monte Muzio e dalla sua cima si gode di un panorama a 360° sui monti che circondano il paese che spazia dal Conero ai Sibillini. Recanati è anche disseminata da importanti palazzi nobiliari, tra i quali – passeggiando – vale la pena soffermarsi sia su quello della famiglia Antici, ovvero dove è nata la madre del Leopardi, sia su Palazzo della Casapiccola che al suo interno nasconde un giardino del ’700 con un affaccio privilegiato sui Monti Sibillini.

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