Hai sentito del VERMOCANE?
No. Che ha fatto?
C’è un allarme!
Questo è più o meno lo scambio di battute che ho avuto qualche tempo fa con la mia compagna spaventata da notizie terribili su un’estate “in balia” di un piccolo mostro assassino urticante che sta invadendo i mari italiani. Qualche anno fa a Creta glielo feci vedere facendo snorkeling per cui mi sono stupito del fatto che si stesse preoccupando per quell’esserino che si muove lento sui fondali rocciosi di quasi tutti i mari del mondo, compreso il Mediterraneo.
Incuriosito, sono andato a cercare queste notizie e i titoli erano abbastanza allarmanti: Vermocane: i rischi per l’uomo, nei mari del sud scatta l’allarme vermocane!
La cosa, detto anche verme di fuoco, è un anellide, cioè un parente dei lombrichi ma molto più bello. Il fatto che il suo secondo nome sia agli occhi del popolo dei social, e ad essere sincero anche ai miei, lo rende ancora più interessante. Come i lombrichi ha un corpo diviso in decine di segmenti identici separati tra loro da una sottile linea bianca. Ogni segmento ha un paio di parapodi, piccoli piedi che utilizza per muoversi lentamente sul fondale roccioso. Questa caratteristica lo rende molto simile ad un millepiedi marino. Ma non è questa caratteristica che rende il vermocane interessante. Ognuno di quei segmenti è ornato da bellissime setole piumose. Queste piume, che sembrano quasi di cotone, sono armi che possono infliggere dolorose irritazioni. Come tutti gli animali che hanno sistemi di difesa così efficienti, i vermocani si mettono in bella mostra sfoggiando livree gialle, verdastre, rosse, arancioni, bianco perla.