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La magia del Poker - Tutti i segreti per vincere a texas Hold’em e alle altre varianti del gioco più bello del mondo
La magia del Poker - Tutti i segreti per vincere a texas Hold’em e alle altre varianti del gioco più bello del mondo
La magia del Poker - Tutti i segreti per vincere a texas Hold’em e alle altre varianti del gioco più bello del mondo
E-book202 pagine1 ora

La magia del Poker - Tutti i segreti per vincere a texas Hold’em e alle altre varianti del gioco più bello del mondo

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Per tutti coloro che lo giocano, è una esaltante sfida alla ricerca del puro divertimento. Ha tanti nomi quante sono le sue varianti. Viene declinato come Texas Hold'em, Omaha, Seven Card, americano, all'italiana, Teresina. Si tratta sempre di Poker. Ogni appellativo nasconde regole e percorsi che ne caratterizzano l'anima... Chi vuole può impararle, non sono difficili. La magia del Poker … per tanti è la febbre del terzo millennio. Affascina chiunque, uomini e donne, ragazzi e adulti, professori e studenti, ricchi e poveri, senza distinzione alcuna. Chi vuole tentare di comprenderlo deve essere saggio per non soccombergli, coraggioso per accettare le sue sfide, esperto per non commettere errori, astuto per prevenire gli inganni e saperli ordire, sagace per discernere il vero dal falso, cauto per evitare le trappole.
LinguaItaliano
EditoreSEM
Data di uscita15 mar 2011
ISBN9788897093091
La magia del Poker - Tutti i segreti per vincere a texas Hold’em e alle altre varianti del gioco più bello del mondo

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    La magia del Poker - Tutti i segreti per vincere a texas Hold’em e alle altre varianti del gioco più bello del mondo - Sal Esmeralda

    La magia

    del Poker

    Tutti i segreti per vincere a Texas Hold’em

    e alle altre varianti

    del gioco più bello del mondo

    di Sal Esmeralda

    Editor Bob de Leon

    Traduzione Alessandra Gariboldi

    Direttore editoriale Cosimo De Leo

    © 2010 SEM - Servizi Editoriali & Multimediali

    Redazione, Via Volta 18

    20094 Corsico

    www.semedizioni.com

    info@semedizioni.com

    Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta in alcun modo, incluso qualsiasi tipo di sistema meccanico ed elettronico, senza autorizzazione scritta preventiva dell’Editore, fatta eccezione per brevi passaggi a scopo di recensione. Per questa pubblicazione l’IVA è assolta dall’Editore ai sensi dell’art. 74 - 1° comma Lettera C del D.P.R. 633/72 e successive modificazioni. Questo libro presenta delle procedure e delle situazioni esclusivamente per scopi informativi e didattici. L’Editore e la redazione non si assumono alcuna responsabilità per un uso improprio delle informazioni contenute nel testo.

    INTRODUZIONE

    Tra i tanti giochi d'azzardo, uno su tutti non lascia indifferenti: il suo nome è Poker e le sue carte hanno stregato il mondo intero. Dagli Stati Uniti all'Europa, sotto il sole cocente o tra i ghiacci eterni, la stragrande maggioranza degli esseri umani è stata, almeno una volta, incantata da una variante del gioco più famoso del pianeta.

    Molti se ne sono innamorati. Perdutamente. Altri lo odiano. Intensamente. Pochi gli sono indifferenti. Infatti, il Poker non è soltanto amato, ma anche detestato, perché così come può esaltare, eccitare, inebriare e far sentire i suoi fan come se vivessero sulla vetta del mondo, a volte turba, sconcerta, confonde e tramortisce. Per alcuni è semplicemente un passatempo, per altri una metafora della vita. Per tanti è la febbre del terzo millennio. Per tutti coloro che lo giocano è una esaltante sfida alla ricerca del puro divertimento.

    Ha tanti nomi quante sono le sue varianti. Viene declinato come Texas Hold'em, Omaha, Omaha Eigth, Seven Card Stud, americano, all'italiana, Teresina, Caribbean e tanti altri. Si tratta sempre di Poker.

    Ogni appellativo nasconde regole e percorsi che ne caratterizzano l'anima. Ciascun tipo ha la propria schiera di seguaci e regala emozioni diverse, ma sempre intense.

    Sul suo conto si narrano incredibili leggende, di piatti che hanno come limite il cielo, di re decaduti, regine abbandonate, avventurieri dal fascino micidiale. Si gioca in strada, in fetide bettole, in club plurifamiliari, in ambienti raffinati. Domarlo è quasi impossibile. Chi vuole tentare di comprenderlo deve essere saggio per non soccombergli, coraggioso per accettare le sue sfide, esperto per non commettere errori, astuto per prevenire gli inganni e saperli ordire, sagace per discernere il vero dal falso, cauto per evitare le trappole.

    Protagoniste assolute sono cinque carte, quelle che a volte ti cambiano la vita. In meglio o in peggio, dipende. Sono indispensabili per affrontare un gioco che, tra strategie, attacchi e ritirate, assume i toni della battaglia, combattuta questa volta su un tappeto verde e con spargimenti di fiches anziché di sangue.

    Eppure, spesso perde tutte le sue caratteristiche ludiche. Diventa quasi una metafora. Sulla vita o sulla morte. Forse è questa la ragione per cui è sopravvissuto nei secoli ed è diventato e diventa sempre più popolare. Affascina chiunque, uomini e donne, ragazzi e adulti, professori e studenti, ricchi e poveri, senza distinzione alcuna.

    Sono molti i Paesi che se ne contendono le origini. Se la nascita della pizza o del gelato ha diviso mezza Europa, quella del Poker è un mistero ancora più grande che ha fatto litigare tutto il mondo. Non esiste, però, un test del Dna che possa decretarne la paternità...

    Le ipotesi più credibili puntano su provenienze cinesi, persiane, italiane, francesi, tedesche e... addirittura pellerossa. Alcune credenze popolari narrano di come sia un derivato del domino inventato dai Cinesi attorno all'anno 900. Diverse leggende, invece, attribuiscono la sua origine a un gioco persiano (chiamato as nas) che veniva giocato con un mazzo di 25 carte con cinque semi le cui combinazioni vincenti erano la coppia, il tris e il colore.

    Ma qual è il segreto di un successo interplanetario?

    Uno dei motivi per cui il Poker ha vinto la gara contro il tempo risiede nel suo modo stesso di essere: un gioco senza regole non è un gioco, invece il Poker si è dato norme che, nonostante la miriade di varianti, sono condivise sotto ogni latitudine. All’inizio l’aurea maledetta e l’immagine di massimo azzardo, in seguito le sue caratteristiche di perenne sfida, gli hanno permesso di diventare il più diffuso, il più ricco e il più seguito di tutti i giochi. Il primo a codificarne i precetti è stato George Cowell, di origini inglesi, che nel 1829 soggiornò a lungo in America. Avventuriero e professionista del Poker, Cowell descrisse con precisione estrema il gioco nei suoi taccuini di viaggio, mettendo nero su bianco una vera e propria metodologia. Le norme da lui formulate divennero operative nel 1858, quando fu adottato un Regolamento Ufficiale che fissava criteri, combinazioni e puntate.

    Da allora il Poker ha vissuto periodi esaltanti e periodi in cui è stato messo all'indice. Poi è arrivato Internet, e ha conquistato il mondo. Considerato da molti, ancora oggi, un gioco d'azzardo, per alcuni è una filosofia di vita, per altri è arte. In verità il Poker è un mix bilanciato di tutte e tre le componenti: azzardo, filosofia, arte.

    E per essere in grado di miscelare perfettamente questi tre elementi basilari, le pagine di questo libro vi insegneranno tutti i segreti per dominare le cinque carte più amate del mondo.

    01. L’Abc del Poker

    Il poker può essere considerato una branca della psicologia, una forma d’arte o un modo di vivere, ma è anche solo semplicemente un gioco, in cui i soldi sono un metodo per tenere il punteggio.

    Anthony Holden

    Il mazzo di carte e il valore dei punti

    Come per tutte le ricette di cucina che si rispettino, anche per il Poker è fondamentale incominciare dagli ingredienti, ovvero le carte. Si gioca con un mazzo di carte da Ramino francesi e nelle varianti di matrice statunitense se ne utilizzano 52: 13 hanno come simbolo il cuore, 13 un quadrato (romboide) trasversale, 13 riproducono un fiore stilizzato e le altre 13 sono rappresentate da un picche. Cuori e quadri sono di colore rosso, fiori e picche nere.

    Nel Poker all’italiana o all’europea, il numero di carte utilizzate per una partita dipende da quello dei giocatori seduti attorno al tavolo. Se sono quattro, se ne adoperano 32 (dai 7 agli Assi, compresi gli 8, i 9, i 10, i Jack, le Donne e i Re), mentre se i contendenti sono cinque al mazzo si aggiungono i quattro 6.

    Il valore decrescente dei semi è Cuori, Quadri, Fiori, Picche, nel senso che un Asso di cuori vale di più di un Asso di quadri, di fiori o di picche. La stessa regola si applica con le altre figure, carte medie e basse, dunque un 10 di quadri vale di più di un 10 di picche, e meno di un 10 di cuori.

    Per ricordare questa classificazione, ogni vero pokerista recita nella mente il seguente promemoria: Come Quando Fuori Piove, una specie di filastrocca in cui le iniziali di ogni parola indicano Cuori, Quadri, Fiori e Picche. Un gioco da ragazzi? Mica tanto.

    Per quanto riguarda il valore di ogni singola carta, il più alto in assoluto è quello dell’Asso, seguito dal Re, dalla Donna, dal Jack, dal 10 fino ad arrivare al 6 o al 7 (Poker all’italiana). Quando invece si disputa una partita con tipologie made in Usa, la carta più bassa è il 2.

    L’Asso può essere collocato in numerose posizioni. Oltre alle coppie, tris, poker, tipici, può diventare il vertice alto di una scala massima (10, Jack, Donna, Re, Asso) oppure la base su cui appoggiare una scala intermedia (A, 6, 7, 8, 9 o anche A, 8, 9, 10, Jack) nel Poker all’italiana oppure minima (A, 2, 3, 4, 5 - A, 4, 5, 6, 7) nelle varianti americane.

    In alcune sale da gioco o in tavoli in cui si tenta di pareggiare i conti con la buona sorte individuale e offrire a tutti le stesse opportunità (non molte, in verità, perché secondo alcuni si perde la vera essenza -abilità + fortuna -del gioco), si utilizza anche il Jolly, reale o fantasma, o una matta, sia per chiudere un pokerissimo, un colore o una scala.

    I punteggi vincenti

    Ecco di seguito le combinazioni (classificate in ordine crescente) che decretano la vittoria del giocatore:

    -Carta più alta: accade di rado ma accade. In una mano arrivata alla sua conclusione (show down), se i giocatori rimasti in gara non hanno chiuso alcun punteggio, il piatto si assegna a chi ha la carta più alta. È la regola. Per meglio capire vale la pena fare un esempio. Tra due avversari che mostrano l’uno A -K -J -3 – 2 e l’altro K -J -9 -8 -7, vince il primo perché ha l’Asso. Se il secondo avesse scoperto A -J -9 -8 -7, la vittoria sarebbe stata decisa dal colore dell’asso.

    -Coppia: due carte dello stesso valore formano una coppia. Due Assi, due Re, due Donne, due Jack, due 10 e così via costituiscono le coppie. Se due giocatori scoprono la stessa coppia, due 10 o due 5, vince quello che ha la più alta delle altre tre carte. Per esempio 10 -10 -K -Q -9 vince su 10 -10 -Q -J -9 perché il valore del K è superiore a quello del Q. Nel caso anche la terza fosse uguale, si passa alla quarta o alla quinta.

    -Doppia Coppia: due coppie di carte dello stesso valore formano una doppia coppia. Nell’immagine ecco una doppia coppia di Donne e Fanti. Quando un giocatore la mostra al suo avversario che ha giocato con 10 -10 -9 - 9 -8, vince il piatto perché il valore delle Donne è superiore a quello del 10. Perderebbe se invece dei dieci l’avversario avesse avuto una doppia coppia ai Re. E se le due doppie coppie fossero state uguali? In questo caso vincerebbe chi ha la quinta carta più alta.

    -Tris: è formato da tre carte dello stesso valore, più due di valori diversi. Se due giocatori legano K -K -K -A -9 e 5 -5 -5 -K -9, vince il primo perché ha il tris di valore più alto. Il tris, di qualunque valore esso sia (di 10 o di 2, di 4 o di 3) batte tutte le coppie e le doppie coppie di qualunque valore siano le carte che le formano. Nel Poker all’italiana si possono chiudere solo otto oppure nove tris diversi, da quello di Assi a quello di 7 o di 6 (dipende da quanti giocatori sono seduti al tavolo), mentre nel Texas e in tutte le versioni made in Usa i tris possibili sono tredici, da quello di Assi a quello di 2.

    -Scala: cinque carte di semi diversi in sequenza formano una scala. Può essere minima, media o massima. Nel Poker all’italiana ce ne sono solo cinque, dall’A -6 -7 -8 -9 fino alla 10 -J -Q -K -A. Nelle varianti made in Usa ne esistono dieci di diverso tipo. Dalla minima A -2 -3 -4 -5 (chiamata bycicle o weel) alla massima 10 -J -Q -K -A. Se due giocatori hanno chiuso contemporaneamente una scala, il piatto viene assegnato a chi ha la sequenza più alta. Nell’Omaha Eight e nel Seven Card Stud Eight, due tipologie di Poker molto diffuse nel continente americano, la bicicletta è considerata il miglior punto basso.

    -Full: un tris e una coppia formano un full. La sequenza A -A -A -10 -10 si chiama full di Assi e dieci, una sequenza J -J -J -Q -Q, full di Fanti (o Jack) e Donne. È il tris che battezza il full e gli attribuisce il valore. Nel caso venga chiuso da più giocatori, il piatto si assegna a quello con il tris di valore più alto. Nella sostanza, il full di Assi e 10 quindi batte il Full di Jack e Donne. Attenzione. Nelle versioni di Poker nate negli Stati Uniti, il full batte il colore. Il motivo? Il colore ha più carte disponibili, il mazzo ne comprende tredici contro le otto utilizzabili per il full (quattro del tris e quattro della coppia). Ha più probabilità di essere realizzato.

    -Colore: quando un giocatore ha cinque carte dello stesso seme non in sequenza, ha un colore. Ci sono quattro tipi di colore: di Cuori, di Quadri, di Fiori o di Picche. Nel Poker all’italiana, il colore vince su tutti i full, tris, doppie coppie. In quelli americani accade il contrario. Se due giocatori seduti allo stesso tavolo verde hanno entrambi un colore, il piatto viene aggiudicato a quello che ha il seme migliore (Cuori batte Quadri, Fiori e Picche; Quadri batte Fiori e Picche, Fiori batte Picche). Nelle varianti di Poker a 52 carte, se il colore è dello stesso seme vince chi ha la carta più alta: per esempio un colore al K di Fiori vince su un colore al Q di Fiori. Nel Poker all’italiana è impossibile che quest’ultima opportunità si verifichi perché le carte dello stesso seme sono al massimo nove.

    -Poker: è il punteggio che dà il nome al gioco. Il poker, infatti, è formato da quattro carte dello stesso valore più una diversa. Quattro Assi costituiscono un poker d’Assi, quattro K un poker di Re, quattro Q un poker di Donne e via via discorrendo. Prima dell’introduzione della scala reale, che lo ha relegato a un ruolo di secondo piano nella fantasia popolare, era considerato il top del top con cui chiudere. Anche nel caso in cui due avversari abbiano due poker, vince quello che ha la carta di valore superiore: quello d’Assi batte quello di K, il poker di K batte quello di Q eccetera.

    -Scala Reale: è un evento raro, ma accade. Quando un giocatore riesce a mettere insieme cinque carte dello stesso seme in sequenza allora ha realizzato una Scala Reale. Anche in questo caso può essere minima (A, 2, 3, 4, 5), media (7, 8, 9, 10, J) o massima (10, J, Q, K, A). Una scala reale dal 10 all’Asso si chiama Scala Reale Massima, appunto, ovvero il punto più alto ottenibile in una partita di Poker. Sono possibili solo quattro combinazioni di Scala Reale Massima: di cuori, di quadri, di fiori e di picche. È l’unico punteggio che garantisce una vittoria quasi sicura. Quasi, perché , nel caso (improbabile ma possibile) di due scale reali scoperte durante una mano, il piatto, generalmente, si

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