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Transizione verso il Prototipo di Chiesa
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E-book244 pagine3 ore

Transizione verso il Prototipo di Chiesa

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Libro 2 della serie sul prototipo di Chiesa

La Chiesa si trova in un periodo di profondo cambiamento


Bill Vincent è uno scrittore profetico unto che rilascia una potente nuova rivelazione in tutto ciò che fa. Bill pubblicò prima il suo potente libro BUILDING A PROTOTYPE CHURCH e ora Volume 2 TRANSITIONING ALLA CHIESA DEL PROTOTIPO. Sarai in grado di vedere nel cuore di Dio un nuovo tipo di Chiesa che viene fuori. Questo libro aiuterà chiunque desideri essere qualcosa di più di una Chiesa di tutti i giorni. Dio convertirà veramente la tua Chiesa mentre ottieni tutte le rivelazioni approfondite in questo libro rivoluzionario. Che lo Spirito di Dio ti aiuti mentre inizi a PASSARE ALLA CHIESA DEL PROTOTIPO.
 

LinguaItaliano
Data di uscita21 nov 2017
ISBN9781507199749
Transizione verso il Prototipo di Chiesa
Autore

Bill Vincent

Bill Vincent is an Apostle and Author with Revival Waves of Glory Ministries in Litchfield, IL. Bill and his wife Tabitha work closely in every day ministry duties. Bill and Tabitha lead a team providing Apostolic over sight in all aspects of ministry, including service, personal ministry and Godly character. Bill is a believer in Jesus Christ in the fullness of power with signs and wonders. Bill has an accurate prophetic gift, a powerful revelatory preaching anointing with miracles signs and wonders following. Bill Vincent is no stranger to understanding the power of God, having spent over twenty years as a Minister with a strong prophetic anointing, which taught him the importance of deliverance by the power of God. Bill has more than thirty prophetic books available all over the world. Prior to starting his ministry, Revival Waves of Glory he spent the last few years as a Pastor of a Church and a traveling prophetic ministry. Bill Vincent helps the Body of Christ to get closer to God while overcoming the enemy. Bill offers a wide range of writings and teachings from deliverance, to the presence of God and Apostolic cutting edge Church structure. Drawing on the power of the Holy Spirit through years of experience in Revival, Spiritual Sensitivity and deliverance ministry, Bill now focuses mainly on pursuing the Presence of God and breaking the power of the devil off of people’s lives. His book Defeating the Demonic Realm was published in 2011 and has since helped many people to overcome the spirits and curses of satan. Since then Bill’s books have flooded the market with his writings released just like he prophesies the Word of the Lord. Bill Vincent is a unique man of God whom has discovered; powerful ways to pursue God’s presence, releasing revelations of the demonic realm and prophetic anointing through everything he does. Bill is always moving forward at a rapid pace and there is sure to be much more released by him in upcoming years.

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    Anteprima del libro

    Transizione verso il Prototipo di Chiesa - Bill Vincent

    Capitolo uno

    Conoscere l’opposizione

    Se in qualche modo sentite il potere di Dio e la Sua presenza, allora provate anche l’opposizione del Nemico. Questo è il giorno in cui, conoscendo l’opposizione, possiamo abbattere le barriere spirituali. Viviamo in un periodo di transizione ed è tempo di conoscere il nemico. Il terreno della transizione sarà infestato da un nemico spietato che cercherà di frustrarci ad ogni curva. Infatti, lo scopo dei tempi di transizione è quello di aumentare la nostra dipendenza dal Signore. Dobbiamo imparare a confidare nella maestà e nella supremazia di Gesù. È troppo facile, quando ci sono cambiamenti e affrontiamo una transizione, incolpare il nemico e le altre persone, oppure umanamente razionalizzare la nostra situazione.

    Secondo la mia esperienza, per quanto sia limitata, credo che Dio voglia insegnarci la razionalità divina. Ho capito che Dio, nella Sua saggezza, permette che accada anche ciò che, con il Suo potere, potrebbe facilmente evitare che accada. Se Dio permette che certe cose accadano, allora dovremmo voler conoscere la Sua saggezza.

    Giovanni 16:12: Molte cose ho ancora da dirvi: ma non sono per ora alla vostra portata.

    Egli era limitato in ciò che poteva fare ai loro cuori e che poteva dire alla loro vita a causa della loro comprensione. Il Signore cerca sempre di elevare la nostra comprensione di ciò che Egli opera. È questo che chiamiamo rivelazione. Anche ora si può dire la stessa cosa della Chiesa. Profonda è la chiamata ad approfondire la nostra comprensione.* Non ho mai conosciuto un momento in cui ho sentito un peso così grande che preme dal Cielo su ciò che stiamo facendo. Gli angeli scrutano il mondo con sempre maggiore intensità. Ma anche le manifestazioni demoniache sono sempre più potenti e strane. Ciò che è soprannaturale si sovrappone strato dopo strato su ciò che è naturale. Il Cielo è ansioso di venire sulla terra. Sulla terra ci sono più persone che intercedono in questo momento di quante ce ne siano mai state in tutta la storia della Chiesa sommate insieme. In questi giorni una quantità enorme di preghiere di intercessione salgono in cielo. In ogni chiesa, per quanto piccola possa essere, c’è qualcuno che prega ferventemente. Molte chiese aumentano l’intensità delle preghiere di intercessione. È evidente che il mondo intero sta cambiando. In tutta la Chiesa avvengono cose profonde, alcune delle quali ancora non comprendiamo. Credono che alcuni messaggi giungeranno alla Chiesa tramite apparizioni angeliche, perché noi non saremo in grado di sopportarne il peso. Nessuno potrà portare da solo il peso della rivelazione ricevuta tramite lo Spirito Santo. Credo che riceveremo la visita di angeli, proprio come leggiamo nelle Scritture, sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento.

    Gli angeli vengono mandati per aiutare l’umanità a liberarsi quando non riesce ad elevarsi. Agiscono in quei momenti in cui il Cielo tocca la terra, quando c’è bisogno di propagare le cose importanti, e quando i piani e gli scopi di Dio devono svelarsi con un effetto dinamico. Sono spiriti ministranti che vengono inviati per portare un messaggio o un sostegno in un momento difficile. Sulla terra, la loro presenza è in crescita. Questo è veramente un momento in cui il soprannaturale permette alle chiese di ricevere la forza del carattere e dei doni spirituali. Apriamo nuove frontiere e diventiamo profeti migliori in un mondo che sta impazzendo dietro alla ragione. Le chiese profetiche vedono quanto accade prima del tempo. E questo ci rende un bersaglio per la critica. Ma sicuramente sarà un bene per la nostra umiltà. L’opposizione umana è permessa da Dio per portarci alla Sua grazia.

    L’opposizione demoniaca ci porta maggior potere. Tutta l’opposizione è per il nostro bene. L’opposizione umana ci insegnerà ad avere grazia e misericordia. Impareremo ad amare i nostri nemici, a pregare per coloro che ci perseguitano e a benedire coloro che agiscono contro di noi. L’opposizione demoniaca ci insegna a rimanere saldi con l’autorità e il potere del Signore Gesù. Serve a mostrarci la maestà e la supremazia di Gesù e a permetterci di imparare come sottometterci a Dio.

    Giacomo 4:7, 8: "Sottomettetevi dunque a Dio; ma resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi. Appressatevi a Dio, ed Egli si appresserà a voi. Nettate le vostre mani, o peccatori; e purificate i vostri cuori, o doppi d’animo!".

    Tutto ciò che questo tipo di chiesa fa è di edificare su una verità progressiva. La rivelazione che sta giungendo non sarà compresa dalle altre chiese fino a quando non sarà manifestata con qualcosa di visibile. Questo richiede perseveranza da parte nostra, in modo che un giorno coloro che ci criticano possano essere al nostro fianco in spirito e verità. Dobbiamo continuare a pregare per i nostri santi religiosi, affinché il Signore apra i loro occhi, affinché ciò che è invisibile, e quindi al di là della vostra comprensione, possa essere visto e compreso. La chiesa deve cambiare completamente la prospettiva per operare nel regno soprannaturale. Non possiamo indulgere nelle leggi della ragione e della logica, e poi aspettarci di poter sconfiggere il demonio. Non possiamo ascoltare le parole che riguardano il futuro senza essere disposti a cambiare il nostro operato nel presente. Vedremo ciò che Dio vede; diremo ciò che Lui dice; e faremo ciò che fa, semplicemente perché è la Sua volontà. Dovremo smettere di non credere nel condividere la comprensione dello Spirito Santo.

    Il nemico deve essere conosciuto, isolato e vinto, se vogliamo entrare nei regni di Dio che si stanno aprendo. Questo è il motivo per cui ci serve la profezia. I profeti hanno un profondo amore per Dio e un profondo odio per il nemico. Sono sempre stati in prima linea in tutte le battaglie contro la falsità, l’inganno, l’ingiustizia e l’oppressione. La maggior parte dei dirigenti nella Bibbia hanno avuto un forte dimensione profetica nella propria vita. Molti erano profeti! Eppure nelle chiese di oggi persiste la nozione che profeti e dirigenti non possano essere la stessa cosa. Abbiamo una chiesa che non comprende il processo e la crescita, in gran parte perché coloro che comprendono questi regni non occupano alcuna posizione di autorità o di reale influenza. La ragione ha sostituito la rivelazione. A me piace la ragione. Credo che Dio usi la ragione, eccetto quando decide di non usarla. Allora abbiamo bisogno della rivelazione. Le parole di saggezza servono a fornirci una logica soprannaturale, che non si basa sulla logica e l’intelligenza umana.

    A volte la mente deve rinnovarsi per mantenersi al passo con la ragione divina. Cose che non hanno senso per la mente naturale si sveleranno alla mente soprannaturale grazie alla rivelazione divina, quando Dio comunica ad un più alto livello di fede e di pensiero. I nostri pensieri non sono ancora i Suoi! Le persone veramente profetiche interagiscono naturalmente con Dio a questo livello di comprensione soprannaturale grazie alla rivelazione.

    I veri apostoli hanno la naturale capacità spirituale di interpretare la rivelazione profetica come strategia per l’azione e lo sviluppo della chiesa. Questo è il motivo per cui il nuovo prototipo di Chiesa sarà fondato sulla collaborazione fra gli apostoli e i profeti, che dipendono dal Signore Gesù Cristo.

    Solo poche persone comprendono il processo che permette di trasformare il potenziale profetico in qualcosa di pratico. Una cosa è ricevere la parola profetica; un’altra è vederla adempiuta. Conosco personalmente molte persone e chiese sulle quali sono state dette importanti parole profetiche. Tutte le profezie personali hanno delle condizioni, che possono o meno essere implicite o dichiarate nella profezia stessa. Le condizioni della profezia riguardano la possibilità, non la certezza dell’adempimento. Può essere rinviato o persino cancellato, secondo la nostra reazione e la nostra capacità di allineare il nostro cuore e la nostra vita in obbedienza alla parola di Dio rivelata nelle Scritture. Ci sono profezie senza condizioni, che riguardano il piano generale di Dio per l’umanità. Può essere modificata ma non potrà mai essere evitata, perché dipende da Dio stesso, non dalle reazioni degli uomini. Abbiamo bisogno di perseveranza e pazienza per camminare con Dio e vedere quella parola adempiuta, a discrezione e nel momento stabilito dal Signore, oltre che secondo la nostra preparazione e il luogo in cui viviamo.

    Dobbiamo collaborare con lo Spirito Santo per trasformare il nostro potenziale in realtà. Gestire la frustrazione è un fattore chiave nel trasformare il nostro potenziale in qualcosa di pratico. Mi piacciono le persone frustrate. Sono una delle speranze della chiesa. La maggior parte delle persone sono frustrate perché si preoccupano per qualcosa. Ma hanno una particolare responsabilità nei confronti dello Spirito Santo: utilizzare la propria frustrazione per il giusto scopo.

    Se le persone abusano della propria relazione con lo Spirito Santo, la loro frustrazione viene usata dalla carne per seminare discordia, contesa e divisione. Diventeranno una voce di dissenso, piuttosto che un’espressione profetica positiva. La frustrazione rivela il nostro vero animo e rilascia una comunicazione negativa e distruttiva, o positiva che dà potere. Se noi interveniamo tra la nostra frustrazione e lo scopo di Dio, agiamo sulla legge di causa ed effetto. Le persone non fanno abbastanza attenzione ai propri pensieri, soprattutto quando sono sotto la pressione della frustrazione. Se non teniamo a bada i nostri pensieri, la carne prende il sopravvento su ciò che vuole fare il Signore.

    Dobbiamo avere un genuino rispetto per la legge di causa-effetto quale condizione necessaria per trasformare la frustrazione in comunicazione. Scegliendo i propositi di Dio, evitiamo che possa esserci una divisione. La causa appartiene sempre a Dio; l’effetto è ciò che viene rilasciato tramite il Figlio. La frustrazione ci è data per cambiarci, per renderci più simili a Gesù; questo è il primo passo della legge causa-effetto. Quando permettiamo alla frustrazione di ergerci e intercedere a favore del prossimo, l’effetto è una comunicazione che dà potere e ispira. Quindi diventiamo servitori degni di fiducia, dopo aver superato il test dell’altruismo. Tutta la paura è implicita nel secondo e tutto l’amore è implicito nel primo. Esiste quindi un conflitto tra amore e paura. Amiamo Dio abbastanza da permetterGli di adempiere i Suoi scopi, nonostante possano farci soffrire? Amiamo il prossimo abbastanza da servirli e aiutarli, senza pensare a quanto vogliamo avere ragione?

    Isacco non è stato la causa dell’eredità profetica di Abrahamo che doveva compiersi: è stato l’effetto. La causa della profezia che doveva adempiersi per Abrahamo è stato Dio stesso.

    Genesi 18:10-19: "E l’altro: ‘Tornerò certamente da te fra un anno; ed ecco, Sara tua moglie avrà un figliuolo’. E Sara ascoltava all’ingresso della tenda, ch’era dietro a lui. Or Abrahamo e Sara eran vecchi, bene avanti negli anni, e Sara non aveva più i corsi ordinari delle donne. E Sara rise dentro di sé, dicendo: ‘Vecchia come sono, avrei io tali piaceri? e anche il mio signore è vecchio!’ E l’ETERNO disse ad Abrahamo: ‘Perché mai ha riso Sara, dicendo: Partorirei io per davvero, vecchia come sono? V’ha egli cosa che sia troppo difficile per l’ETERNO? Al tempo fissato, fra un anno, tornerò, e Sara avrà un figliuolo’. Allora Sara negò, dicendo: ‘Non ho riso’; perch’ebbe paura. Ma egli disse: ‘Invece, hai riso!’. Poi quegli uomini s’alzarono e volsero gli sguardi verso Sodoma; e Abrahamo andava con loro per accomiatarli. E l’ETERNO disse: ‘Celerò io ad Abrahamo quello che sto per fare, giacché Abrahamo deve diventare una nazione grande e potente e in lui saran benedette tutte le nazioni della terra? Poiché io l’ho prescelto affinché ordini ai suoi figliuoli, e dopo di sé alla sua casa, che s’attengano alla via dell’ETERNO per praticare la giustizia e l’equità, onde l’ETERNO ponga ad effetto a pro d’Abrahamo quello che gli ha promesso’".

    Parte delle nostre frustrazioni sono dovute al fatto che non possiamo vedere in che modo la nostra vita si inserisce nelle circostanze attuali, fino a che queste cambiano. Riusciamo a lasciare i nostri desideri e le nostre speranze sull’altare di Dio e confidare in Lui solo affinché li realizzi? È un test, una vera grande prova delle nostre motivazioni, dei nostri desideri e del nostro vero spirito di servitore. È così che scopriremo se prenderemo l’occasione di fare ciò che vogliamo noi oppure se daremo la nostra vita per essere obbedienti.

    Quando ad Abrahamo fu chiesto di offrire Isacco come sacrificio, fu una prova estrema della sua obbedienza.

    Genesi 22:8: Abrahamo rispose: ‘Figliuol mio, Iddio se lo provvederà l’agnello per l’olocausto’. E camminarono ambedue assieme.

    Genesi 22:15-18: "L’angelo dell’ETERNO chiamò dal cielo Abrahamo una seconda volta, e disse: ‘Io giuro per me stesso, dice l’ETERNO, che, siccome tu hai fatto questo e non m’hai rifiutato il tuo figliuolo, l’unico tuo, io certo ti benedirò e moltiplicherò la tua progenie come le stelle del cielo e come la rena ch’è sul lido del mare; e la tua progenie possederà la porta de’ suoi nemici. E tutte le nazioni della terra saranno benedette nella tua progenie, perché tu hai ubbidito alla mia voce’".

    Possiamo attaccarci ai nostri sogni soltanto lasciandoli andare al servizio di Dio. Questa, forse, è una delle lezioni che tutti possiamo imparare sulla frustrazione, se vogliamo essere veri servitori di Dio. La Sua promessa e la Sua bontà sono la causa della nostra realizzazione, non il nostro desiderio di prendere la promessa e farla avverare.

    Davide ha dovuto imparare una lezione simile con Saul. Re Saul inseguiva Davide con cattive intenzione, per evitare che suo genero gli succedesse al trono. Quando Saul, per liberarsi, entrò proprio nella caverna dove erano nascosti Davide e i suoi uomini, si trovò alla loro mercé. Gli amici di Davide lo esortavano di uccidere Saul, credendo che questo fosse quanto era voluto da Dio. Quel giorno Davide si rese conto che la causa della sua successione al trono non era la morte di Saul. Era semplicemente la volontà e il potere di Dio di far avverare la Sua stessa parola. La sola persona che poteva far fallire la causa di Dio era proprio Davide. Nella frustrazione, il conflitto è inevitabile, se non ci concentriamo sul proposito di Dio. La nostra presunzione carnale si innalzerà per provare di aver ragione, giustificandosi. L’effetto della nostra carne è improduttivo e dannoso alla causa divina. Nella frustrazione, dobbiamo essere pronti ad essere obbedienti per realizzare la causa di Dio. Allora l’effetto della nostra frustrazione diventa una comunicazione di incoraggiamento, profezia, comprensione e benedizione. Essere pronti è un requisito per il successo. Appena saremo pronti, avremo il desiderio di compiere la volontà di Dio tramite il Suo Spirito. Essere pronti dà inizio alla fiducia in noi stessi.

    Dio sa ciò che fa, e noi faremo bene ad avere fiducia nella Sua fedeltà a compiere la Sua volontà, piuttosto che nella nostra capacità di comprenderla. Sappiamo che alla fine tutto diventerà chiaro. Il Dio che non darà una spiegazione prima dell’evento, rivelerà il Suo proposito dopo che abbiamo mostrato fiducia. Non sempre parla all’inizio, ma alla fine parla sempre. Sottomettendoci a Lui, indipendentemente da come ci sentiamo, siamo pronti a fare la Sua volontà. La frustrazione può essere la scintilla della vita che crea una nuova dimensione, oppure l’abbandono di tutto ciò che riteniamo caro. Non soffochiamo quella scintilla, ma alimentiamola in maniera corretta. L’attuale problema della dirigenza ha a che fare con il tempo, la motivazione e l’efficienza.

    Con tutto ciò che succede, tutto quello che viene richiesto al nostro tempo, è facile e apparentemente più efficace dare regole per le varie situazioni e persone piuttosto che aiutarle a crescere. È più facile negare che accelerare. Bisogna comprendere che, prima di tutto, la frustrazione nasce dall’interno. Metterà in risalto dove e come il Signore vuole cambiare la persona. I dirigenti devono aiutarli principalmente a liberarsi degli elementi inutili.

    Salmi 139:23, 24: "Investigami, o Dio, e conosci il mio cuore. Provami, e conosci i miei pensieri. E vedi se v’è in me qualche via iniqua, e guidami per la via eterna".

    Dobbiamo assicurarci che la nostra frustrazione non si trasformi in qualcosa di dannoso per gli altri. Dopo aver permesso al Signore di operare sul nostro cuore, siamo liberi di pregare con efficacia per colmare il vuoto nel nostro prossimo.

    In modo in cui gestiamo la nostra frustrazione è una prova importante della nostra fede nel lavorare con lo Spirito Santo. Può Egli aver fiducia in noi? Ci impegniamo nei confronti dei frutti dello Spirito Santo o siamo interessati soltanto ai suoi doni? Ci impegniamo nell’edificazione del Corpo o soltanto nel nostro ministero? La frustrazione è un test ben progettato per determinare la nostra fedeltà e il nostro attuale atteggiamento. È un onore essere frustrati! Se la gestiamo correttamente, se superiamo la prova e raggiungiamo ciò che è nella volontà di Dio, allora si apre a noi una nuova porta nel regno dello Spirito. Se manchiamo questa opportunità e la nostra frustrazione cade in attività carnali, quella porta si chiuderà. Potrebbe passare del tempo prima che il Signore abbia abbastanza fiducia in noi da aprirla di nuovo. La frustrazione ha il potenziale di farci crescere. Naturalmente, se siamo costantemente e continuamente frustrati, avremo bisogno di qualche tipo di cura e, probabilmente, di liberazione dalla negatività spirituale, dall’orgoglio, dal disprezzo e dall’arroganza. In quel momento, la carne avrà preso il meglio di noi in modo continuo e noi ne diventiamo responsabili. Il nemico, e non lo Spirito Santo, sarà in controllo della nostra frustrazione allo scopo di creare contese e divisioni, non crescita e sviluppo. Dio cambierà prima noi, tramite la frustrazione; poi cambierà le persone attorno a noi. Se ci sottomettiamo a Lui, la frustrazione porterà tutti e tutto in linea con i propositi di Dio. La transizione è essenziale per trasformare la nostra rivelazione in esperienza.

    Ci sono due cose di cui abbiamo bisogno per questo. Ci serve una rivelazione su cosa è veramente la frustrazione e dobbiamo comprendere che la transizione è dove la rivelazione diventa la nostra esperienza. La transizione serve da test per metterci alla prova.

    È il punto d’incontro tra la promessa e l’adempimento, il modo per metterci alla prova per vedere se possiamo risiedere nel quale che Dio ci dà. La promessa fatta ad Adamo era che avrebbe governato sulla terra e ne avrebbe avuto il dominio. Fu posto nel Giardino di Eden per vedere se fosse riuscito a governare se stesso. Il Giardino era il suo luogo di transizione, una minore sfera di influenza e di attività, il luogo in cui doveva essere messo alla prova. Fallì. Dobbiamo essere onesti con noi stessi. Quante volte siamo stati frustrati? In quei momenti, è mai accaduto qualcosa di positivo e importante? Se diamo la colpa agli altri, non abbiamo ancora capito.

    Per ogni dito che puntiamo sugli altri, ce ne sono tre che vengono puntati su di noi. Quei momenti di frustrazione ci hanno portato a una migliore comunicazione, un rinnovato servizio o alla riuscita del test a pieni voti? Se la risposta è no, allora dovremo ripassare quegli esami. Le prove sono parte del processo in cui trasformare il nostro potenziale in qualcosa di pratico. Possiamo riconoscere gli uomini e le donne veramente forti in Dio. Sono quelli che sono in pace con se stessi. Non possiedono nulla, eppure hanno tutto. Non si danno da fare per nulla, non si fanno pubblicità. Si accontentano di confidare in Dio. Lui mette le cose nelle loro mani perché si fida di loro. La loro frustrazione è stata redenta. Al suo posto c’è un continuo flusso di comunicazioni. Sono diventati facilitatori per altre persone. Non si preoccupano di quale sia il loro posto nello schema delle cose. I buoni servitori hanno sempre un posto. La fedeltà è la loro ricompensa.

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