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La Parola mi ha dominato
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La Parola mi ha dominato
E-book164 pagine2 ore

La Parola mi ha dominato

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Info su questo ebook

Cosa fare quando l’unica cosa che può tirar fuori qualcuno da una crisi entra a sua volta in una crisi? Sarebbe un po’ come domandarsi cosa fare quando si rompe la corda che ci tiene legati all’unica boa di salvezza in mezzo ad una burrasca sull’oceano. Una volta che si rompe quella corda è molto difficile riprendere la boa, o quantomeno, tenersi aggrappati ad essa. Possiamo dirlo: morte sicura.
Dal punto di vista sociale, e biologico, uno stato critico si manifesta in seguito al mancato superamento di uno stato di malattia; essa, a sua volta, si genera a partire dallo scostamento dai parametri fissati per il corretto funzionamento di un organismo.
Tutto intorno a noi sembra che ogni cosa ormai sia in crisi: la famiglia è in crisi, il sistema educativo è in crisi, il sistema democratico è in crisi, il sistema economico è in crisi, la ragione è in crisi, i sentimenti più nobili sono in crisi, anche le religioni sono in crisi. E' essenziale che tutti sappiano come uscire da questa condizione critica e come sconfiggere lo stato di malattia che l'ha causata.
Ecco, questa è la tesi di questo libro: è tutta una questione di fede. Non possiamo sottovalutare l’importanza della fede. Per fede otteniamo il compimento delle promesse di Dio e diventiamo forti e potenti per completare con efficacia il nostro tratto di storia umana. Perciò, la fede è l’unica cosa che non possiamo mai permettere che entri in crisi.
La fede non è il risultato di uno sforzo mentale, di una meditazione. È la Parola di Dio, che crea e sostiene ogni cosa, a creare e sostenere anche la fede. E' lo scostamento dalla Parola di Dio a causare la crisi della fede e chiunque vive questo genere di crisi si priva dell’unica arma efficace che ha per combattere tutte le altre crisi.
LinguaItaliano
EditoreTRESEDICI
Data di uscita21 set 2016
ISBN9788894046052
La Parola mi ha dominato

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    Anteprima del libro

    La Parola mi ha dominato - Fabio Vieira De Franca

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    La Parola mi ha dominato

    Scopri perché è vitale dipendere dalla Parola di Dio

    Pubblicato da Fabio Vieira De Franca

    www.fabiodefranca.com

    ISBN 978-88-940460-5-2

    Copyright © 2016 by Fabio Vieira De Franca

    Grafica copertina: Daniel Rodrigues

    Impaginazione grafica testo: Marika Manetta

    Senza regolare autorizzazione, è vietato riprodurre questo volume anche

    parzialmente e con qualsiasi mezzo.

    Fabio Vieira de França

    Dedica

    Dedico questo libro a mia moglie, Caroline

    Amore, tu c’eri in ogni momento passato a scrivere questo libro

    Conosci il perché della scelta di ogni parola usata e

    ogni evento che lo ha generato

    Eri lì, accanto a me…

    Ti amo

    Ringraziamenti

    Desidero ringraziare di cuore i miei fratelli e le mie sorelle che con tanto amore hanno dedicato il loro tempo e il loro talento per la riuscita di questo progetto: Martina Chiappini, Anna Ianniello, Claudia Catena, David De Franca e Daniel Rodrigues.

    Grazie ai miei genitori e Pastori Fernando e Suzana De Franca per il grande deposito che hanno fatto nella mia vita. Vi amo e vi stimo… Sono fiero di essere vostro figlio.

    Ringrazio la mia chiesa, CEIZS, per l’amore e la fiducia che dimostra nei miei confronti.

    Ringrazio l’Apostolo Marco A. Peixoto e la Pr.a Juçara Peixoto per l’eredità spirituale che hanno lascitao a me e alla mia famiglia. Vi sono eternamente grato.

    Ringrazio lo Spirito Santo di Dio per aver usato saggiamente i miei nemici come strumento di addestramento e crescita, e per avermi reputato degno di correre questa gara. Non essendo questa una raccolta di teorie, ma la realtà di una vita vissuta, non posso che essere riconoscente alla Parola di Dio per avermi sostenuto e onorato.

    Introduzione

    Sin dall'inizio avevo una chiara idea di quello che volevo scrivere, ma non immaginavo che ci avrei messo tre anni per finire questo libro. L'idea mi è venuta per via di una grande arrabbiatura che ho avuto nell'osservare i fallimenti dei credenti, dei cristiani. Già, sembra un paradosso pensare che un cristiano possa fallire, d'altronde chiunque potrebbe dire: Come potrei fallire se Gesù è con me?.

    Per l'appunto... se.

    Comunque, sembra che effettivamente molti credenti falliscano: chi in un modo, chi in un altro, chi in un’area chi in un’altra.

    Poi mi sono chiesto come fosse possibile che accadesse una simile tragedia, e la risposta non ha tardato ad arrivare: è tutta una questione di fede!

    Chiunque si dice cristiano attraversa momenti difficili, tanto quanto chi non professa la fede in Cristo, ma non posso fare a meno di notare la frequenza dei fallimenti e degli stati di crisi in cui versa la società cristiana, le famiglie cristiane e il singolo credente; e tutto questo è molto curioso.

    Mi rendo conto che durante la lettura di questo libro alcuni concetti e termini potrebbero suonare bizzarri, però credimi sono estremamente necessari perché io riesca a comunicarti in modo efficace il messaggio.

    Per quanto mi riguarda, sono un credente, cristiano, pentecostale. Ho i piedi per terra e sono abbastanza realista e intelligente da temere e amare il Dio Creatore dei cieli e della Terra.

    Ebbene sì, sono di parte. Decisamente da questa parte, non da quella. Perciò mi sono impegnato totalmente nel rispondere efficacemente a una domanda che mi hanno posto: Perché per alcuni l'aggettivo cristiano non rappresenta più una garanzia di soluzione e stabilità in una era dominata dalle crisi?

    Allora, ti racconto un fatto accaduto per farti capire subito in quale cornice ho messo il dipinto.

    Una volta, un giovane si avvicinò a Gesù con grande sincerità per comprendere come entrare nel Regno dei Cieli. Le indicazioni fornite da Gesù su come prendere possesso di una simile eredità lasciarono perplesso il giovane, che se ne andò rattristato. Ciò che accadde in quella situazione è esattamente ciò che accade oggi nella vita di molti cristiani: stabiliscono di seguire la Parola nelle cose che convengono loro, ma quando Essa indica di fare qualcosa di scomodo, qualcosa che forse cozza con la filosofia culturale della nostra società, essi se ne vanno rattristati. Questo accadde perché quel giovane non consentì alla Parola di dominare la sua vita e di creare in lui la fede necessaria per ereditare qualcosa di straordinario.

    La Parola di Dio e la fede sono il fondamento della vita cristiana e perciò sono i principali obiettivi degli attacchi del diavolo. Tutta la vita cristiana ha per fondamento la fede e la Parola e proprio come un grattacielo ha bisogno di solide fondamenta per stare in piedi, il credente non può fare a meno della fede sana e della Parola.

    Se la Parola non ti domina più, la tua fede collassa, e così crolla anche tutta la tua vita cristiana compromettendo persino la salvezza.

    Dunque, ora più che mai diventa necessario scoprire come crescere in fede, come mantenere in salute la propria fede e come conservarla.

    Al contrario di ciò che molti possono pensare, la fede non è un sentimento, e, come vedremo nel corso di questa lettura, la fede dipende dalla Parola di Dio. I disastri della vita di un cristiano trovano la loro origine in uno stato di malattia, o peggio, di crisi della fede. Questo per via di una indipendenza dalla Parola di Dio.

    Molte persone si accontentano di vivere una vita religiosa, che è solo una brutta copia della potente vita spirituale che il Padre desidera che viviamo per la fede in Cristo Gesù. Spesse volte le assemblee dei credenti sono come alberi secchi: mancano di vita, nonostante la straordinaria bellezza dei luoghi di culto, nonostante le bellissime attività svolte o il numero dei membri. Spesso capita che nelle chiese ci siano molte adesioni, ma poche conversioni (cfr. Rm 12:1-2). Qualcuno arriva al punto di avere grande carisma e intelligenza per risvegliare le più belle sensazioni dell'anima e grandi emozioni, ma con grande carenza di potenza e autorità spirituale. Una delle più grandi piaghe dell’umanità, la religiosità, dipende molto dal fatto che le persone entrano in chiesa, ma non sono trasformate. Esse si dicono cristiane, ma non sono nate di nuovo dall’acqua e dallo Spirito, e il loro carattere non viene trasformato dallo Spirito Santo: non diventano nuove creature in Cristo Gesù in modo conforme al Suo Vangelo. La vita di costoro non cambia, la loro famiglia non cambia e la loro condotta non cambia. La pratica cristiana si dimostra essere una moderna reificazione dell'umanesimo e del relativismo, essendo molto più incentrata sulla creatura piuttosto che sul Creatore. Infine, una parte del cristianesimo sembra desiderare di compiacere gli uomini piuttosto che Dio.

    In altre parole, le persone si ostinano a costruire una casa sulla sabbia, e tutto ciò a causa di un allontanamento, anche solo parziale, dagli insegnamenti biblici; questo allontanamento le porta sino al punto di ritenere inopportuno considerare le indicazioni bibliche necessarie e indispensabili o, come succede in certi ambienti, al punto di non considerarle più come verità assolute.

    Le più grandi, belle e importanti esperienze, che tu e qualsiasi altro credente vivrà sulla Terra, non saranno originate da strumenti creativi, artistici, ideologici e filosofici che negli ultimi decenni sono stati usati per rendere il Vangelo di Gesù e la Sua chiesa più abbinabile al presente secolo. Invece, esattamente come duemila anni fa, le esperienze spirituali più straordinarie saranno originate dalla constatazione dei risultati generati da una fede pratica.

    Quando avrai finito di leggere questo libro, resterà molto chiaro nella tua mente il fatto che il peggior pericolo per un credente è ritrovarsi nel bel mezzo della crisi della fede, ma d’altro canto comprenderai come creare e come fare in modo che la tua fede resti in salute e non entri in uno stato di crisi.

    La storia ha dimostrato che ogni crisi trova il suo antidoto nella Parola di Dio, e tratterò questa tesi richiamando questo principio su alcuni temi che ritengo molto importanti per noi oggi. Desidero con tutto il mio cuore che questo libro sia un valido strumento perché tu viva in vittoria e in conquista. Rimango sempre più sorpreso da come lo Spirito Santo abbia provveduto, nella Bibbia, a tutte le indicazioni necessarie perché l’essere umano viva una vita dignitosa e non soccomba nelle proprie afflizioni. Riscoprire l’autorevolezza e l’efficacia del Vangelo di Gesù è segno di grande saggezza.

    La vuoi sapere una cosa? Non vedo l’ora che tu arrivi alla fine del libro, al capitolo: "Conclusione… quella che non ti aspettavi".

    Preparati a leggere una sequenza di capitoli che stravolgerà la tua vita e fortificherà la tua fede in Gesù il Messia.

    Buona lettura!

    Capitolo 1 - LA PAROLA MI HA DOMINATO

    Indubbiamente la Parola di Dio è straordinaria, e sfido qualsiasi credente sano di mente ad affermare il contrario. Attraverso di essa noi credenti godiamo di benefici meravigliosi: essa crea la fede, essa libera, guarisce, crea e trasforma ogni cosa. Nonostante ciò, la realtà della chiesa mi dimostra che nel vivere le proprie vite molti cristiani mostrano con le proprie azioni di non essere disposti ad ubbidire completamente alla Parola di Dio, e spesso può diventare anche divertente osservare le reazioni di alcuni credenti ad alcuni principi biblici. Purtroppo, questi sono i casi in cui mi sembra di vivere in prima persona l’episodio verificatosi tra Gesù e il giovane ricco. Questo succede perché la Parola di Dio è completa ed essa ci insegna, sì ad entrare in un ambiente di vittoria, ma ci insegna anche quali siano le condizioni per restare saldi nel luogo della vittoria.

    Ma, cosa è la Parola di Dio? Ogni volta che viene menzionata l’espressione Parola di Dio, il tuo cervello, sicuramente, conduce ogni pensiero a tradurre questa espressione con: la Bibbia. Giustamente, e teologicamente, la Bibbia è la Parola di Dio; Essa non contiene la Parola di Dio, essa è il discorso di Dio rivolto all’umanità. La cosa che è ancor più meravigliosa è ciò che la Bibbia stessa ci fa comprendere sull’espressione Parola di Dio.

    Spesse volte troviamo questa espressione usata per descrivere un discorso rivolto verbalmente da Dio stesso ad una persona; altre volte questa espressione definisce una parola profetica rilasciata sotto un’unzione profetica; altre volte ancora indica le Sacre Scritture (o semplicemente Scritture); come la legge; precetti o comandamenti; come l’insegnamento biblico e scritturale impartito da un ministro di Dio. Infine, la Parola di Dio viene descritta in modo meraviglioso dall’Apostolo Giovanni come il Logos, il Verbo, la Logica, la Saggezza di Dio che è diventata carne: Gesù, il Figlio di Dio.

    Rimane ora da comprendere se si può, o comunque come si può, applicare il concetto di dominio alla Parola di Dio, concetto che d'altronde sembra così forte e aggressivo, e che all'apparenza ha poco a che vedere con Gesù. Il vocabolario Treccani descrive il termine dominio come: "piena potestà di diritto o di fatto sopra persone o cose", e ancora "in alcune accezioni, specificamente del linguaggio giuridico, è sinonimo di proprietà", e "situazione di fatto (detta anche controllo) per la quale un soggetto esercita una influenza sulla formazione della volontà di altro soggetto, inoltre territorio su cui si domina, su cui si esercita una autorità sovrana".

    Essendo cresciuto in Italia e avendo studiato molta letteratura latina al liceo, se penso al concetto di dominio il mio primo pensiero va all’Impero Romano. Questo concetto di dominio (imperium nostrum) esprime una condizione di asservimento da parte dei popoli, e cioè la necessità di obbedire agli ordini di Roma. Per i grandi della storia romana come Catone, per esempio, imperium nostrum indicava un impero senza limiti, il dominio di Roma sopra le nazioni con cui entrava in rapporti. Roma, e i romani, avevano in sé la consapevolezza di godere del diritto alla supremazia.

    Perciò, la definizione fornita dal Treccani e l’esempio dell’Impero Romano ci aiutano a comprendere che la Parola di Dio è l’espressione della volontà di qualcuno: di Dio.

    In verità, siamo soliti descrivere il nostro rapporto con Gesù come un rapporto di amore, il che è corretto, ma è necessario sapere che il dominio non è altro che l’espressione di questo amore. Questo è il punto della situazione: dire di amare Gesù presuppone fare ciò che lui comanda ed essere influenzati dallo Spirito Santo. Oltretutto, il Vangelo è chiaro nell’affermare che Gesù ha acquistato il diritto di riscattare l’umanità e di essere il proprietario di coloro che si ravvedono dei propri peccati, che lo confessano come Signore e si battezzano. Cosicché l’umanità ha solo due scelte, e l’una preclude l’altra: appartenere al diavolo, oppure, appartenere a Gesù.

    Proprietà e piena potestà

    Il vocabolario Treccani descrive potestà come "potere, autorità inerente a una carica, o piuttosto il diritto, giuridicamente riconosciuto, all’esercizio di un potere e delle funzioni con questo connesse."

    L’essere dominati da Logos, ovvero la condizione di salvezza, inizia quando uno confessa con la bocca che Gesù è il Signore e crede che Dio lo abbia risuscitato (Romani 10:9). Ma Gesù ce l’ha questo diritto?

    Bene, vediamo velocemente come la Bibbia affronta l’argomento. Il Salmo 110, Atti 2:36,

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