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Appunti di un fotografo amatoriale
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E-book127 pagine1 ora

Appunti di un fotografo amatoriale

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Info su questo ebook

Un manuale di fotografia semplice e pratico che vi consentirà di approfondire le potenzialità della vostra reflex. Gli argomenti trattati sono sviluppati seguendo un filo logico che parte da alcuni aspetti tecnici della macchina fotografica, proseguendo con i fondamentali della composizione fotografica e concludendo, infine, concentrandosi sul come e quando sia consigliato utilizzare le Modalità Creative. Non mancano, inoltre, accenni riguardo al flash incorporato e alla post-produzione per migliorare le vostre fotografie. I consigli argomentati in questo manuale sono utili anche per chi utilizza la Mirrorless, la Bridge o una qualsiasi macchina fotografica che disponga delle Modalità Creative.
LinguaItaliano
Data di uscita28 mag 2020
ISBN9788831675697
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    Appunti di un fotografo amatoriale - Davide Osmani

    stretto.

    2. CONCETTI FONDAMENTALI

    Aprendo la scatola della nostra nuova reflex, la prima cosa che abbiamo potuto constatare è che si presenta composta da due parti principali: il corpo macchina e l'obiettivo.

    , la cui posizione varia a seconda del modello e che indica il piano verticale su cui è posto il sensore ed il punto dal quale considerare la distanza minima necessaria affinché il soggetto possa essere messo a fuoco. Il valore della distanza minima di messa a fuoco è indicato sull'obiettivo e nella figura 1, qui di seguito, è evidenziato dove leggere e come viene indicato tale valore.

    .

    Nella zona frontale dell'obiettivo, invece, sono riportate le informazioni che riguardano i parametri dell’escursione della lunghezza focale (zoom minimo e massimo) e l'apertura massima disponibile del diaframma, indicata generalmente con due valori, corrispondenti alla relativa lunghezza focale minima e massima; inoltre in alcuni casi è riportato anche il diametro della lente (vedi fig. 2).

    Figura 2. Informazioni fondamentali relative all'obiettivo.

    I valori della Lunghezza Focale (LF) descrivono la distanza che si crea tra la lente dell'obiettivo e il sensore. Nell'esempio riportato in figura 2, quindi, la distanza minima è di 18mm e quella massima è di 55mm. Nella figura 1, invece, la minima è di 75mm mentre la massima è di 300mm. L'aumento della LF comporta una progressiva restrizione del campo visivo e l'aumento del dettaglio di un determinato soggetto, in gergo si fa lozoomo si zooma il soggetto. Conoscere il valore della LF è importante, non tanto per sapere a quanti millimetri si trova la lente dal sensore, ma per un altro aspetto che verrà approfondito nei capitoli successivi.

    Esistono anche degli obiettivi, detti a Focale Fissa, che non consentono nessun tipo di zoom e di conseguenza, in questi casi la lente più vicina al sensore si trova sempre alla stessa distanza.

    Riguardo ai valori dell'apertura massima del Diaframma, alla rispettiva lunghezza focale, è utile semplificare con alcuni esempi. Nel primo caso (vedi fig. 2) i numeri riportati, 1:3.5-5.6, indicano che alla lunghezza focale di 18mm, questo obiettivo, consente un'apertura massima del diaframma pari a f3.5; mentre, all'estensione focale di 55mm, consente un'apertura massima del diaframma di f5.6.

    Immaginiamo, ora di avere un altro obiettivo con le seguenti caratteristiche: 17-85mm e 1:4.0-5.6.

    Allo stesso modo di prima, possiamo dedurre che:

    • alla LF di 17mm..................è possibile un'apertura massima del diaframma pari a f4.0;

    • alla LF di 85mm..................è possibile un'apertura massima del diaframma di f5.6.

    Invece, quando sull'obiettivo è indicato un solo valore di apertura massima, ad esempio 1:2.8, significa che è possibile impostare a qualsiasi lunghezza focale il diaframma f2.8. Obiettivi con questa caratteristica sono generalmente molto costosi.

    Gli argomenti che tratteremo qui di seguito servono solo a fornire la conoscenza di alcuni elementi della fotocamera e del loro funzionamento basilare. L'effettiva influenza che questi hanno per la realizzazione della fotografia sarà approfondita nei capitoli dedicati alle Modalità Creative.

    2.1 - Concetto di Otturatore.

    L'otturatore è posto tra lo specchietto reflex e il sensore digitale (vedi fig. 3) ed è costituito da due tendine indipendenti (di metallo o di tela) che scorrono in verticale sul piano focale della fotocamera, quindi parallelamente al sensore. Nello specifico la I tendina si apre, facendo fluire la luce verso il sensore, mentre la II tendina si chiude, interrompendone il flusso.

    Figura 3. Da sinistra verso destra: specchietto reflex, otturatore e sensore digitale.

    Considerando solo il corpo macchina, al momento dello scatto avvengono tre passaggi in una frazione di secondo: lo specchietto si alza, si attiva l'otturatore per il tempo necessario a far passare la luce (in base alle impostazioni definite) e in ultimo, il sensore registra l'immagine.

    La velocità con la quale si apre e si richiude l'otturatore, a seconda che sia elevata o meno, è uno dei fattori fondamentali che influisce sul risultato della fotografia.

    2.2 - Concetto di Diaframma.

    Il diaframma è definito come un sistema a iride, atto a regolare il passaggio della luce attraverso l'obiettivo. Può essere costituito da tre o più lamelle a seconda delle caratteristiche dell'obiettivo (vedi fig. 4).

    Il diaframma è un elemento molto importante nella fotografia e incide sul risultato finale sotto vari aspetti; per il momento è sufficiente comprendere che si comporta come l'iride dell'occhio, perciò in un ambiente molto luminoso tende a chiudersi. Viceversa, quando la quantità di luce disponibile diminuisce, tende ad aprirsi (vedi fig. 5).

    L'apertura del diaframma è identificata con un numero preceduto dalla lettera f e come si può vedere anche dalla figura 5: più questo numero è piccolo, più l'apertura del diaframma sarà maggiore.

    Quindi, per esempio, a f3.5 si ha un'apertura di gran lunga maggiore rispetto ad f22.

    2.3 - Sensore

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