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Manuale Audio per il Podcast: Impara le Basi dell’Audio Digitale e Migliora il Suono dei tuoi Podcast. Microfoni, Cuffie, Registrazione, Editing, Mix, Sound Design e tanto altro: Stefano Tumiati, #3
Manuale Audio per il Podcast: Impara le Basi dell’Audio Digitale e Migliora il Suono dei tuoi Podcast. Microfoni, Cuffie, Registrazione, Editing, Mix, Sound Design e tanto altro: Stefano Tumiati, #3
Manuale Audio per il Podcast: Impara le Basi dell’Audio Digitale e Migliora il Suono dei tuoi Podcast. Microfoni, Cuffie, Registrazione, Editing, Mix, Sound Design e tanto altro: Stefano Tumiati, #3
E-book326 pagine2 ore

Manuale Audio per il Podcast: Impara le Basi dell’Audio Digitale e Migliora il Suono dei tuoi Podcast. Microfoni, Cuffie, Registrazione, Editing, Mix, Sound Design e tanto altro: Stefano Tumiati, #3

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Info su questo ebook

Sei un Podcaster? Hai un'azienda, un'istituzione e vuoi dare voce al tuo brand tramite un Podcast? Non sai come registrare la tua voce e ottenere un suono professionale?

Questo è il libro che fa per te:

Manuale Audio per il Podcast: Impara le Basi dell'Audio Digitale e Migliora il Suono dei tuoi Podcast. Microfoni, Cuffie, Registrazione, Editing, Mix, Sound Design e tanto altro. Ideale per Podcaster, Podcasting, Branded Podcast, dare Voce al tuo Brand

di Stefano Tumiati, Fonico e Sound Designer
con prefazione di Rossella Pivanti, Podcast Producer e Formatrice

Magari ti è capitato di fare ricerche tipo: Fare Podcasting, Podcast da Zero, Podcast for Dummies, Podcast Production, Podcast Marketing, Branded Podcast ... A me è capitato spesso. Ho sempre trovato tanto materiale che tratta l'argomento Podcast in generale ma nulla che si soffermi sulla parte tecnica del Podcasting (e quella che spaventa un po' di più): l'Audio.

Avere la padronanza di Microfoni, Microfoni USB, Schede Audio, Software e avere le basi giuste per fare Editing, Mix e Sound Design è un requisito fondamentale per creare un Podcast di qualità (almeno a livello tecnico).

La cura dell'Audio, del Suono arriva in genere dopo la parte di Ideazione, di Ricerca, di come sviluppare lo Storytelling, di come sviluppare il Contenuto da far ascoltare, ... e si occupa di finalizzare tutto il lavoro fatto prima per portarlo poi alla fase di upload e pubblicazione del Podcast.

L'audio è un linguaggio potente, che riesce ad essere molto verticale e sopravvivere anche senza la presenza del video. Non avendo una componente visiva il Suono percepito e soggetto alla propria immaginazione. Questo vuol dire che ogni ascoltatore è libero di visualizzare ciò che sente attraverso le proprie esperienze o fantasie diventando qualcosa di personale; per questo il Sound Design aiuta il Podcast a essere un media molto più incisivo e performante.

Se stai impostando una Content Strategy o un piano di Podcast Marketing per la tua azienda... non puoi sottovalutare la qualità del Suono. E' un po' come uno Youtuber che non utilizza una buona camera, delle luci adeguate o uno sfondo non curato e si accontenta solamente che "il video venga registrato".

Nello specifico in questo manuale affronteremo:

 

  • Le basi della teoria audio
  • Come creare un home studio
  • I Microfoni: come funzionano, quale scegliere e in quale situazione
  • I Microfoni USB
  • La scheda audio
  • Il computer e il sequencer
  • Le cuffie
  • Le casse
  • La corretta procedura di registrazione
  • La registrazione in esterna
  • L'editing
  • Il Mix
  • Il Sound Design
  • La loudness

    ...e tanto altro ancora!


E' presente infatti un capitolo finale ricco di interviste a nomi del settore: Guido Bertolotti e Luca Micheli (Chora Media), Alessandra Scaglioni (Il Sole 24 Ore), Carlo Annese (Piano P), Mirko Lagonegro (Digital MDE), Marcello Pozza (GOODmood Edizioni), Jonhatan Zenti e Rossella Pivanti (Podcast Producer e Audio Designer Freelance), Matteo Ranzi (Podcast Italia Network), Antonio Mezzadra e Cecilia Belluzzo (Storielibere.fm) e Emanuele Campagnolo (Podcastory e Mediaset).

Guadagna visibilità e autorevolezza tramite il nuovo rinascimento dell'audio: il Podcast!

LinguaItaliano
Data di uscita20 feb 2022
ISBN9798201719616
Manuale Audio per il Podcast: Impara le Basi dell’Audio Digitale e Migliora il Suono dei tuoi Podcast. Microfoni, Cuffie, Registrazione, Editing, Mix, Sound Design e tanto altro: Stefano Tumiati, #3

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    Anteprima del libro

    Manuale Audio per il Podcast - Stefano Tumiati

    Stefano Tumiati

    TUTTI I DIRITTI RISERVATI

    Si ricorda che la copia del libro che hai acquistato è strettamente personale e che Stefano Tumiati è titolare esclusivo della proprietà intellettuale del materiale messo a disposizione in questo libro.

    E’ vietata la riproduzione totale o parziale, anche in forma di rielaborazione, di uno qualsiasi degli elementi costituenti il testo come tutelato dalla legge.

    Nomi e marchi citati nel testo sono generalmente depositati o registrati dalle rispettive case produttrici e sono citati unicamente a scopo didattico.

    E’ vietato utilizzare i testi per corsi didattici senza previo avviso tramite email a ste.tumiati@gmail.com e successiva approvazione.

    Ogni violazione verrà punita secondo le normative in ambito di Diritto d’Autore.

    www.stefanotumiati.it

    "Impara a conoscere l’Audio...

    e usalo per una comunicazione di qualità"

    INDICE

    Prefazione di Rossella Pivanti

    Introduzione

    1 – Cominciamo dalle basi

    Com’è cambiata la registrazione audio

    La Catena Audio

    Segnali audio sbilanciati e bilanciati

    Processo di bilanciamento del segnale

    Connettori audio analogici

    Connettori e cavi dati

    Frequenza, Periodo, Lunghezza d’onda

    Frequenze della voce

    Volume valori riferimento

    2 – Come creare un Home Studio

    Il Computer

    La Scheda Audio

    Il Sequencer

    Le Cuffie

    Le Casse

    Come collegare il tutto

    3 – I microfoni

    Le caratteristiche tecniche dei microfoni

    I Microfoni Dinamici

    I Microfoni a Condensatore

    I Microfoni Shotgun

    I Microfoni USB

    Accessori per microfoni

    Riassunto con Pro e Contro

    Situazioni di utilizzo e consigli

    4 – La registrazione in studio o al chiuso

    Operazioni preliminari

    Procedura corretta di registrazione con microfono tradizionale

    Procedura corretta di registrazione con microfono USB

    Consigli utili per la registrazione

    Cosa fare dopo la registrazione

    Come correggere l’acustica di una stanza

    5 – La registrazione in esterna

    I Registratori portatili

    I Microfoni shotgun e accessori di presa diretta

    I Microfoni lavalier

    I sistemi di radiotrasmissione /wireless

    La registrazione

    Consigli per una buona registrazione

    6 – La registrazione da remoto

    Metodi di collegamento

    Consigli per una buona registrazione da remoto

    7 – Editing e Post Produzione

    Operazioni preliminari

    Creare la sessione

    Le cartelle di sessione

    Impostare Buffer Size e Playback Engine

    Le finestre principali: Edit e Mix

    Le tracce

    Importare audio

    Funzioni di Editing

    Le 4 modalità di lavoro della Edit window

    Fade e Crossfade

    Le Automazioni

    Il Clip Gain

    Clip groups e Strip Silence

    Gestire i livelli di Zoom

    Sessioni di Backup

    Consigli di editing

    Esempi di sessioni di lavoro

    8 – Musica e Sound Design

    Librerie sonore

    Composizione originale

    Registrazione di suoni e ambienti in esterna

    Riprese sonore stereofoniche

    Riprese sonore binaurali e ambisoniche

    Utilizzo di effetti audio

    Uso di musica edita nei podcast

    Consigli di sonorizzazione

    9 – Il Mix

    Introduzione ai plugins

    L’Equalizzatore

    Le frequenze della voce

    Il Compressore

    Il De Esser

    I Bus

    I Submix

    Il Solo Safe

    Gestire un effetto con un Bus

    Gli effetti audio

    Volumi e Pan

    La mia catena di plugins sulla voce

    Leggere i meter

    Parametri di esportazione

    Consigli per il Mixaggio

    Gestire le richieste di modifica

    10 – La Loudness

    La Loudness War

    Normalizzazione loudness con meter e mix

    Normalizzazione loudness con correttori

    Ultimo step

    11 – Interviste a tecnici, case di produzione e podcaster

    Guido Bertolotti

    Luca Micheli

    Antonio Mezzadra

    Emanuele Campagnolo

    Mirko Lagonegro

    Marcello Pozza

    Matteo Ranzi

    Carlo Annese

    Alessandra Scaglioni

    Jonhatan Zenti

    Rossella Pivanti

    Cecilia Belluzzo

    Prefazione di Rossella Pivanti

    ––––––––

    All’inizio dei giochi, nel 2015-2018, quando il mondo del podcasting ha iniziato a svilupparsi anche in Italia, la narrazione che andava per la maggiore era: fare podcast è facile, basta attaccare un microfono.

    Sicuramente al tempo poteva avere un senso: l’obiettivo era avvicinare quanti più creators e quanti più ascoltatori a questo nuovo mezzo, che altrimenti non sarebbe mai esploso.

    Il rovescio della medaglia è stato però quello di lasciare un senso di banalità e pressapochismo di cui solo ultimamente il podcasting si sta liberando.

    Con l’aumento dei contenuti e l’interesse delle case di produzione e dei grandi gruppi editoriali, ora non si tratta più solo di fare podcast: si tratta di farli bene!

    La qualità infatti è l’elemento che può davvero aiutare chiunque, dal creator indipendente all’agenzia di produzione, ad emergere dalla massa.

    Beh penserete voi, facile!

    Di fonici, tecnici audio e ingegneri del suono, il mondo è pieno! Certamente, peccato che il suono sia una materia tanto vasta quanto eterogenea. Non si tratta quindi solo di imparare a gestire la strumentazione o le varie fasi di produzione, si tratta di conoscere e parlare un nuovo linguaggio sonoro.

    Così come il metal, il jazz e il pop hanno un proprio suono caratteristico, anche il podcast ha il suo! E’ fondamentale comprendere davvero quali sono le necessità di un ascoltatore, le caratteristiche tecniche di quel file audio e in che modo e in che contesto sarà fruito.

    Oltre ovviamente ad ascoltare valanghe di produzioni prima di capire come potrebbe suonare davvero un podcast ... esattamente come si fa per ogni genere musicale o per ogni prodotto audio a cui ci approcciamo.

    Ecco perché l’affermazione che tanto basta attaccare un microfono è riduttiva quanto deleteria. 

    Nessuno aveva ancora trattato il lato tecnico della produzione podcast in maniera così esaustiva in Italia, (anzi diciamo che era un grande gap fino ad ora) ed ecco perché questo libro è fondamentale. Arriva in un periodo di grande fermento in cui anche i creators indipendenti stanno iniziando a guadagnare ed alcuni ne hanno già ricavato una professione a tempo pieno.

    La ricerca della qualità, la conoscenza del mezzo e delle tecniche dovrebbe essere un mantra per chiunque voglia produrre podcast seriamente, con l’umiltà di chi si sta approcciando ad un nuovo linguaggio.

    In questo caso Stefano Tumiati è stato pioniere, mostrando da subito enorme sensibilità e interesse in questo ambito e dimostrando, con questo libro, di comprendere le necessità e i bisogni di chi si affaccia a questa materia.

    Un manuale essenziale, completo e dritto al punto, che potrà aiutare la scena italiana, dal creator indipendente fino al professionista, a fare davvero il salto di qualità che merita.

    Rossella Pivanti

    Podcast Producer e Formatrice

    Introduzione

    ––––––––

    Se hai scelto di acquistare questo libro sicuramente sei interessato al mondo del podcasting.

    Mi chiamo Stefano Tumiati, sono un fonico, mi occupo di audio. Tra i vari rami del settore audio lavoro anche con i podcast, sia a livello di registrazione che di sonorizzazione, post produzione e mix. Questo testo non è il classico libro sul podcast, che tratta l’argomento in generale. Non troverai capitoli riguardanti lo sviluppo dell’idea, la scrittura, l’organizzazione, la gestione dei clienti, l’upload, la distribuzione, la promozione, il marketing, ... Affronteremo esclusivamente il lato tecnico: i microfoni, la registrazione, la post produzione, il sound design, il mix e la finalizzazione.

    Ho deciso di scrivere questo manuale per cercare di dare una risposta ai dubbi e alle domande tecniche che spesso mi vengono poste da clienti, podcaster o appassionati.

    Spero che con le nozioni che troverai nelle prossime pagine tu possa migliorare il suono dei tuoi podcast e essere più consapevole dei processi audio.

    Sei pronto? Cominciamo dalle basi!

    1 – Cominciamo dalle basi

    Una solida base teorica è essenziale per poter comprendere bene tutti i processi audio. In questo capitolo verranno trattati alcuni argomenti iniziali utili per un’infarinatura generale.

    Com’è cambiata la registrazione audio

    La tecnologia con la quale si effettuano registrazioni audio è cambiata parecchio da quando si incideva su nastro magnetico ad oggi. La più grande rivoluzione è stata quella dell’audio digitale, ovvero il poter incidere una chitarra, un suono, una voce su un software... e quindi su un computer!

    I macchinari impiegati per la registrazione analogica, a nastro, erano costosi e solo veri studi di registrazione potevano permettersi attrezzature del genere. Sono stati prodotti registratori analogici da 2, 4, 8, 16 fino ad arrivare anche a 24 piste.

    Con lo sviluppo della tecnologia è stato necessario tradurre il segnale audio analogico, una variazione di tensione elettrica, in un linguaggio comprensibile per il computer: il codice binario. Il processo di traduzione è detto conversione analogico/digitale (A/D) e viene effettuato da un convertitore di segnale o da una scheda audio.

    Questo prevede l’utilizzo di alcune strumentazioni che vedremo tra poche pagine. Soffermiamoci però sulle differenze che il digitale ha portato nel mondo dell’audio.

    Registrazione Analogica

    Pro: massima fedeltà tra suono registrato e suono inciso

    Contro: registratori molto costosi, supporto fisico di incisione ingombrante, poca possibilità di editing (taglio fisico del nastro), duplicazione del registrato non identica al 100%.

    Registrazione Digitale

    Pro: costi contenuti, supporto di incisione pratico (hard disk), molta possibilità di editing, copie identiche

    Contro: il suono digitale non sarà mai identico a quello registrato in analogico.

    Vediamo perché il suono digitale non sarà mai come quello analogico. Partiamo dalla definizione.

    Il suono è una perturbazione meccanica, prodotta da una sorgente, che si propaga in un mezzo e da’ sensazioni uditive.

    È una continua compressione e decompressione dell’aria, il mezzo, che si propaga tridimensionalmente nello spazio. Se prendessimo per esempio la rappresentazione grafica di un suono puro, che contiene solo una frequenza, avremmo una sinusoide

    Tale grafico mostra delle porzioni positive, sopra l’asse orizzontale, e delle porzioni negative, sotto l’asse orizzontale, che indica lo scorrere del tempo. L’asse verticale indica il valore di pressione sonora, in genere misurato in Pascal. Il risultato grafico rappresenta l’effettiva compressione e decompressione del mezzo nel quale si propaga il suono.

    L’andamento continuo sta a significare che i due eventi si ripetono ciclicamente fino all’esaurimento dell’intensità sonora. Finché rimaniamo in campo analogico possiamo affermare che questa sinusoide è descritta da infiniti punti che si susseguono. Le cose cambiano però se ci spostiamo nel dominio digitale. La conversione in digitale non accetta infiniti punti ma deve avere un campione minimo oltre il quale non è possibile scendere: il suono dev’essere quantizzato.

    I due valori corrispettivi di pressione sonora e tempo in digitale sono il Bit Depth e il Sample Rate.

    Il Bit Depth descrive quanti possibili valori è possibile descrivere sull’asse verticale per ogni campione. I valori possibili sono:

    8 bit, il suono dei videogame di fine anni novanta

    16 bit, qualità CD audio

    24 bit, qualità video

    32 bit floating point, ultima possibilità introdotta che però non introduce informazioni superiori del 24 bit.

    Il Sample Rate descrive quante volte in 1 secondo il suono viene campionato. I valori possibili sono:

    44.100 Hz, qualità di stampa CD audio

    48.000 Hz, qualità video

    88.200 Hz

    96.000 Hz

    176.400 Hz

    192.000 Hz

    Maggiori sono i valori di Bit Depth e Sample Rate e maggiore saranno fedeltà e definizione del suono digitale rispetto a quello analogico. La risultante grafica della sinusoide di prima sarebbe così:

    Per quanto la sinusoide digitale possa essere dettagliata e definita non sarà mai identica a quella analogica. In sintesi la qualità di conversione audio per materiale solo da ascoltare è di 44100 Hz 16 bit (anche 24 bit può andare), mentre per l’audio legato al video p di 48000 Hz 24 bit. La qualità audio digitale è comunque ottima e la conversione A/D garantisce numerosi vantaggi sulla registrazione analogica. Ormai tutte le produzioni musicali vengono sviluppate tramite computer. L’apparecchiatura che si occupa di convertire il suono in digitale è la scheda audio; essa è presente in ogni pc ma si può scegliere di usarne anche una esterna per aumentare il numero di input e output.

    Il software che si occupa di accogliere, modificare e mixare il materiale audio convertito è detto sequencer.

    La Catena Audio

    La catena audio è l’insieme di tutti i processi fatti al suono da quando viene ripreso da un microfono a quando viene riprodotto da casse o cuffie. Conoscerla ci può aiutare a progettare un home studio e, in caso di problemi, individuare in che punto il segnale si interrompe.

    Vediamo i punti principali.

    1)  Il suono viene emesso da una sorgente e genera una pressione sonora misurabile in Pascal (Pa)

    2)  Un microfono, detto anche trasduttore fono-elettrico, capta tale pressione e la trasforma in tensione elettrica nell’ordine dei mV (milliVolt)

    3)  Il segnale per poter essere registrato e lavorato adeguatamente da un sequencer deve essere ingrandito. Si aumenta quindi la tensione elettrica fino a portarla nell’ordine dei Volt (V), più precisamente il valore di riferimento è di 1,228 V (sui software corrisponde in genere a -14 dB). Questa fase è importantissima ed è chiamata preamplificazione. In genere può essere fatta con un pomello chiamato gain che si può trovare su mixer, schede audio, recorder portatili o un preamplificatore (una

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