Dolce di natura
Prodotto p. 60
Territorio p. 62
Ricette p. 66
e Romani impiegavano lo zucchero, importato dall’Oriente in piccole quantità, a scopi terapeutici. Verso l’anno Mille, gli Arabi lo introdussero in Spagna e in Sicilia, e la sua diffusione nella nostra penisola avvenne grazie alle Repubbliche Marinare. Raro e costoso, ricavato dalla canna da. Veniva chiamato “sale dolce” e spolverato sulle pietanze per impreziosirle, modellato nei “trionfi” che adornavano le tavole dei banchetti. A poco a poco, come rivelano gli antichi ricettari, lo zucchero entrò nella preparazione di molte pietanze, fino a diventare, a partire dal ’700, un prodotto consumato diffusamente, utilizzato anche in bevande come il caffè e la cioccolata. Per lungo tempo, in Italia fu la canna da zucchero la prima fonte di questo delizioso ingrediente. Ma fu quando la sua disponibilità iniziò a scarseggiare a causa dei blocchi commerciali imposti da Napoleone che si provvide a sostituire lo zucchero di canna importato con quello di barbabietola, riprendendo un’intuizione dell’, che alla fine del ’500 aveva scoperto che la barbabietola, una volta cotta, produceva uno sciroppo dolce.
Stai leggendo un'anteprima, iscriviti per leggere tutto.
Inizia i tuoi 30 giorni gratuiti