Melaverde

Lo zucchero italiano è di famiglia

’è solo una filiera dello zucchero 100% italiano e a gestirla è una famiglia con 5.000 soci. In Europa già Greci e Romani conoscevano uno sciroppo dolce ottenuto dall’ebollizione di una radice, ma i veri esportatori di questo piacevole prodotto furono gli Arabi che introdussero. Lo zucchero di canna, per secoli, raggiunse l’Europa grazie agli scambi commerciali con le colonie sparse in Africa, America e Asia, finché Napoleone, nel 1810, impedì le importazioni lasciando tutta Europa a “bocca amara”. In Europa da anni si parlava di un tubero chiamato barbabietola, dal quale si riusciva a estrarre uno sciroppo che dava origine a una polvere dolce cristallizzata. Arrivò così in Europa la coltivazione della barbabietola da zucchero, grazie alla quale anche in Occidente fu possibile produrre questo dolce e prezioso alimento. Oggi in Italia è rimasta una sola cooperativa che produce zucchero, una famiglia agricola responsabile dell’unica vera produzione di zucchero 100% italiano e che mantiene viva una tradizione grazie al duro lavoro di migliaia di soci che da generazioni coltivano barbabietole. Coprob-Italia Zuccheri, con sede a Minerbio, in provincia di Bologna, si è posta come obiettivo creare uno zucchero di qualità che desse lavoro a migliaia di famiglie. Questo ha fatto sì che l’azienda svolgesse negli anni innumerevoli ricerche volte alla selezione delle varietà migliori e allo sviluppo di tecniche di coltivazione e raccolta innovative per agevolare il lavoro nei campi e ridurre notevolmente l’impatto ambientale. Ancora oggi, dopo 60 anni, ogni agricoltore è supportato da un di agronomi esperti che segue tutto ciò che avviene in campagna, offrendo consigli e accorgimenti che garantiscono una materia prima di qualità sempre più sostenibile e sicura. Una scrupolosa programmazione divide le raccolte negli oltre 28.000 ettari coltivati tra Emilia-Romagna e Veneto, in una zona dove la terra e il giusto microclima garantiscono ogni anno una produzione pari a 240.000 tonnellate di zucchero (16% del fabbisogno nazionale). Le barbabietole raggiungono il piazzale dell’azienda dove, dopo diversi passaggi di controllo qualità e scrupolosa pulizia, iniziano un percorso lungo un circuito ad acqua che le porta pulite e perfette al processo di lavorazione. Ma come si trasforma un tubero in puro e candido zucchero? La barbabietola, al suo interno, contiene principalmente saccarosio (zucchero) insieme ad altre sostanze naturali come sali e amminoacidi. Durante il processo di lavorazione, tramite ebollizione in passaggi ad alta tecnologia, il saccarosio viene separato da tutto il resto e poi cristallizzato, pronto per essere confezionato e portato sulle nostre tavole. Una dolce realtà italiana che dimostra che l’unione e la voglia di fare permettono di raggiungere grandi risultati.

Stai leggendo un'anteprima, iscriviti per leggere tutto.

Altro da Melaverde

Melaverde3 min letti
Ricette
Arrostiti, ripieni o a crudo, i ravanelli con il loro particolarissimo sapore piccante possono essere alla base di sfiziosi antipasti, contorni o primi piatti di primavera. Da provare, il loro freschissimo estratto: dissetante e detossinante! facile
Melaverde4 min letti
La Regina Delle Sagre
Talmente tenera da sciogliersi in bocca ma croccante; saporita e speziata, ma al contempo delicata al palato; ottima con il vino rosso, ma anche con il bianco e deliziosa se accompagnata con le bollicine… Sembra impossibile, eppure da secoli esiste u
Melaverde4 min letti
La Valle Delle Donne
La Valle di Scalve si trova tra le Alpi Orobie Orientali, nella parte nord-orientale della provincia di Bergamo. In dialetto bergamasco è la Al de Scalf. Una parola che deriva dall’antico celtico skalf e che significa “fessura”. Risalendo dalla Valca

Correlati