In un mondo PARALLELO
orse vi ricorderete , film del 2007 con Nicole Kidman e Daniel Craig. Era il primo capitolo di una trilogia che però venne interrotta. Daniel Craig ha avuto lo, anche lì la versione cinematografica americana delle opere di Stieg Larsson si è fermata al primo capitolo. E alcuni elementi dei due film sembrano peraltro avere qualcosa in comune, vi invito ad andare a rivederli (ricordiamoci la morte quanto meno sospetta di Larsson che all’epoca indagava sull’omicidio di Olof Palme). Ora però la narrazione de ha trovato nuova vita. Tutto parte dai libri di Philip Pullman, raccolti sotto il titolo , stesso nome dato alla nuova serie che trovate nel pacchetto di Now Tv o sugli schermi di Sky Atlantic. L’ambientazione è in un mondo parallelo al nostro che al nostro può accedere attraverso delle fessure/portali. Lì siamo in una realtà simile a quella dei primi del nostro Novecento. Tecnologia alla Jules Verne, mongolfiere, dirigibili, chiatte, macchine fotografiche. Gran parte del mondo è governato dal Magisterium, una sorta di chiesa deputata a mantenere il popolo nell’ignoranza. Ogni abitante di questo mondo è accompagnato da un , un animale che ne rappresenta l’anima. I dei bambini mutano di aspetto e si stabilizzano in una forma con l’arrivo dell’età adulta. La caratteristica del descrive il carattere di chi ce l’ha, come se l’anima fosse visibile: un conto è avere un animo da scimmia, un conto averne uno da cane oppure da tigre. Nelle terre del nord il Magisterium stenta a chiudere i suoi tentacoli e la scienza cerca strade alternative per conoscere la realtà. La realtà ultima da definire è quella della polvere, la prima materia della luce. Un bel viaggio con alcuni semi che chi vorrà potrà coltivare.
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