BIOLOGICO PER TRADIZIONE
n uomo determinato ma anche sentimentale. Lavorare sodo con la volontà ferrea di comprare quella terra di cui era il mezzadro. La storia di Natalino Bartolomei scorre nelle pagine della sua autobiografia, “Una storia di vino nelle Marche”, ma a raccontarla ci sono anche i figli Massimiliano e Walter. Insieme portano avanti l’azienda Ciu Ciu, dove si produce il Rosso Piceno doc. è sull’azienda madre “Ciu Ciu”, a Offida (AP) nelle Marche, dove ad aggiungere smalto a una storia imprenditoriale affascinante, sono la bottaia e lo showroom che la famiglia ha ubicato in un’ala del prestigioso Palazzo Mercolini Tinelli. “Abbiamo acquistato una parte del palazzo” – racconta Walter Bartolomei – “anche in omaggio alla tradizione di questa famiglia marchigiana che un tempo produceva vino oltre al suo principale business, che era il baco da seta. E in rispetto alla tradizione che voleva la cantina posta sotto il palazzo, lì abbiamo realizzato la bottaia, mentre lo showroom è al piano terra. “Ciù Ciù era il soprannome con cui era nota la mia famiglia, quello con cui i clienti ci cercavano in paese per ritirare il vino in cantina. Lo riteniamo un portafortuna”-aggiunge Walter-“la nostra filosofia produttiva muove da questa convinzione: per fare il vino buono serve la materia prima buona. Fin dall’inizio l’azienda ha creduto nei vitigni autoctoni, da cui oggi nascono 15 etichette. 1,5 milioni di bottiglie, vini molto richiesti da chi nel bicchiere oltre alla piacevolezza cerca la storia, il profumo, l’eco della gente che ci lavora. Le potenzialità delle colline marchigiane, dove arriva l’aria di mare e le notti sono fresche e ventilate, hanno permesso di creare etichette importanti in cui svettano Rosso Piceno Superiore, Passerina, Pecorino, per citare le più note. «Quando portiamo il nostro vino in altri paesi e nazioni”– continua – “prima del prodotto raccontiamo del territorio, le Marche, in particolare delle colline tra Acquaviva, Offida e Ripatransone dove le vigne della cantina sorgono, perché solo così, assaporando il profumo di questi paesaggi il consumatore è in grado di comprendere fino in fondo la bellezza e la bontà del nostro vino”. Tra i filari dei vigneti Ciù Ciù, prospera una vegetazione spontanea che rende il terreno più permeabile all’aria e all’acqua migliorando la vitalità delle radici stesse: borragine, crespigna, tarassaco, pimpinella, cicoria selvatica, portulaca, visitate da uccelli e insetti benefici. “La nostra produzione di vino è 100% biologica certificata dal 1996, da quando ancora la coltivazione biologica era materia solo di scienziati”, specifica Walter Bartolomei. Il biologico è per noi una tradizione di famiglia. Ai concimi chimici preferiamo la tecnica del sovescio di leguminose, che crescono tra i filari e conferiscono il giusto nutrimento alla vite in modo naturale”.
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