Una luminosità sullo schermo, un’eleganza di gesti, di modi di porsi, di parlare, una profondità di pensiero e di espressione rari. Un talento riconosciuto anche all’estero, e sottolineato da premi come il David di Donatello per “Giorni e nuvole” e “Il papà di Giovanna”, e la coppa Volpi per “Hungry hearts”. E una voce, esitante e convincente, infantile e maliziosa, che funziona benissimo anche da sola, notoriamente come voce narrante della serie “L’amica geniale”. Alba Rohrwacher ha vari film in attesa della riapertura delle sale cinematografiche, “Tre piani” di Nanni Moretti, tratto dal romanzo di Eshkol Nevo con Riccardo Scamarcio e Margherita Buy, il film d’esordio di Chloé Mazlo “Sous le ciel d’Alice” presentato all'ultima Semaine de la critique a Cannes, e “Last words” di Jonathan Nossiter, «in giro per i pochi festival in streaming che si stanno tenendo». Ha girato “The lost daughter” di Maggie Gyllenhaal, con Ed Harris
ALBA Rohrwacher
Mar 08, 2021
5 minuti
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