In un giorno vispo di pioggia

Di Luigi Salerno

Due attori, Albert e Sophie, devono cercare a tutti i costi un'attrice che interpreti un personaggio molto astratto e problematico, di nome Silvye. Hanno in tutto dieci giorni di tempo. È quella l'ultima possibilità per salvare il loro spettacolo, ma anche la loro compagnia e la loro relazione clandestina. Si parte dal primo giorno e si prosegue:

• Lingua: Italiano
• Editore: Luigi Salerno
• Data di uscita: 15 nov 2014
• ISBN: 9786050336283

Anteprima del libro

Ringraziamenti

In un giorno vispo di pioggia

Racconto lungo in sette atti

I

Autunno. La compagnia teatrale ormai era povera di attori. Monca: di più diti. Tutti avevano rinunciato. Chi per una ragione, chi per un'altra. Esplosi nel nulla, svaniti come nel fumo. Il vecchio regista Omar, instancabile, raccattava attori per le parti di una commedia mai rappresentata, scritta tutta di suo pugno. Quella misteriosa commedia in tre atti e tre personaggi, adesso era tutta la sua vita. La sua rappresentazione avrebbe dato un senso a tutta la sua esistenza; l'avrebbe rappresentata. Per quella commedia cercava ancora un particolare personaggio, qualcuno che avesse quel certo spirito di dedizione, una tenacia, un amore, una sensibilità incondizionati, che non erano così facili da trovare riposti in una sola persona. La commedia, come dicevo, si incentrava su tre personaggi e divisa in tre atti. Numero perfetto. Nella compagnia di attori ne erano rimasti solo due. Mancava il personaggio femminile e centrale, quello di Sylvie. Sarebbe stato il personaggio chiave. I due attori rimasti si esercitavano di furia, ciascuno sulla propria parte, ma senza la presenza di Sylvie sarebbe stato tutto così vano e infelice. Il regista Omar, così, li radunava in un mattino al tavolo quadrato di un vecchissimo bar. In un giorno vispo di pioggia.

Ormai siamo giunti a un punto fermo. Dovete aiutarmi a trovare il personaggio che interpreterà il ruolo di Sylvie, da solo non mi è più possibile procedere, con una gamba sola, poi, non se ne parla. Agli annunci dei provini ormai non mi risponde più nessuno. Le ultime rappresentazioni sono andate deserte, non esistiamo per nessuno, né per il pubblico, né per gli attori, né per i giornali, miei cari signori! Per questo motivo è bene che voi sappiate come stanno davvero le cose. Mi sembra giusto essere limpido, come lo sono sempre stato, d'altra parte. Credo che dobbiamo trovare al più presto qualcuno che possa variare la rotta e farci ritornare un po' come una volta, non solo visibili ma brillanti, luminosi come stelle del cielo, del cinema o del circo Medrano, che poi fa lo stesso. Esistenti. In questo dovrete aiutarmi anche voi. Ciascuno cercherà nel suo mondo, nelle sue amicizie, non abbiamo più tempo per aspettare, dobbiamo essere noi a farci avanti. Questo è il copione, prendetene una copia ciascuno. Non mi interessa il suo viso, ma l'amore ossessivo per il personaggio di Sylvie. La persona che ne verrà ossessionata alla follia, allora sarà quella giusta. Non altrimenti. Ricordatevi che non conta la sua esperienza, il suo lavoro, il suo viso. Conta l'ossessione assoluta e incondizionata per il nostro progetto e per il terzo personaggio. Un amore ossessivo per Sylvie, niente di meno, niente di più. Mi auguro di essere stato chiaro. Cerco un'invasata del terzo personaggio. Ci daremo appuntamento a questo stesso tavolo, tra dieci giorni esatti. Alle dieci. In questi dieci giorni non dovremmo fare altro che ostinarci nella ricerca. Saranno interrotte tutte le nostre prove, naturalmente, e vi prego anche di rinviare, per quanto vi risulterà possibile, tutti gli altri impegni che avete già preso. Lo so che non sarà così facile, ma vi dico che la priorità da dare a questi dieci giorni di ricerca, su ogni altra cosa, sarà indispensabile per andare avanti. L'unica strada. Dobbiamo dedicarci giorno e notte alla nostra ricerca. Non fare altro, non pensare nemmeno ad altro: è tutto! Mi auguro che andrà tutto bene, per qualsiasi tipo di problema sapete dove trovarmi e come rintracciarmi.

Poi Omar si fermò. Sorseggiò la sua birra dal boccale, chiudendo piano gli occhi, come un cane durante una lunga carezza.

E se dopo questi dieci giorni non riusciremo a trovarla?, fece l'attore maschio.

Sarà un giorno triste e non vispo di pioggia, fece Omar.

Cosa significa?, fece l'attrice femmina.

Un giorno in cui..., ancora Omar

...in cui?, entrambi gli attori, con stupefazione,

Si scioglierà per sempre la compagnia. Come nella pioggia la birra non bevuta. Guardate un po' qui, e Omar lasciò sporgere il suo boccale dorato sotto l'acqua, lasciando sbiadire il giallognolo nel grigio azzurrastro dell'acquerugiola piovana. Quel suono della pioggia nel vetro era così inquietante, ma anche riposante. Misterioso. L'attrice strinse gli occhi e si fece buio intorno, in quel momento che si anneriva una nuvola sul tetto rosso del bar.

E la sua commedia, Omar?, disse l'attore.

La darò alle fiamme. Ecco perché è così importante!, gli rispose.

I tre non si dissero altro. Finirono nel silenzio le loro birre. Omar completò la sua, appena allungata nella pioggia. Una volta che Omar fece per rialzarsi, con un certo sforzo, anche gli altri due fecero lo stesso, ma senza alcuno sforzo. Il loro fu un gesto meccanico, poco