Gnaoua, musica e trance
Nov 23, 2020
4 minuti
A cura di VALERIO CORZANI @valerio_corzani
, città marocchina sull’Atlantico a tre ore da Agadir, deve la propria notorietà alla lila – dall’arabo layla (notte) – un rituale nel corso del quale vengono invocate sette famiglie di spiriti (mhalate), ognuna contraddistinta da un diverso colore delle “divise” dei musicisti che offrono la colonna sonora al rito. Il sacrificio di un vitello o di un montone apre la cerimonia, si accendono bacchette di incenso e al culmine molti vanno in trance. Tutta la notte è scandita dalla gnaoua, consolidato vessillo sonoro di quest’area e attrazione irresistibile per gli adepti – eredi della comunità di ex schiavi che l’ha codificata
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