Io speriamo che me la...canto!

Di Annabella Palleri

"Io speriamo che me la...canto!" nasce dalla raccolta sistematica di anni di strafalcioni nati sui banchi di scuole secondarie di primo grado, le ex scuole medie, durante le lezioni di musica; lezioni pratiche, teoriche oppure ore di verifica, queste ultime svolte evitando accuratamente i famigerati test a crocette, che non permettono alla personalità di ogni ragazzo di venire allo scoperto. Lo sguardo dell'insegnante è al tempo stesso ironico e bonario ed il suo intento primario è quello di ridere insieme ai ragazzi e valorizzarne la notevole fantasia.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 11 lug 2023
• ISBN: 9791221463828

Anteprima del libro

1. L’ANTICHITÀ ED IL MEDIOEVO

La musica nella preistoria era molto più moderna.

Il Medioevo inizia nel 476 A.C.

Quando parliamo di medioevo ci troviamo nel alto e basso medioevo, ma soprattutto nel basso. Ottocento e novecento.

Nel Medioevo la coltura veniva conservata solo dai monaci.

Parliamo del medioevo nel periodo storico religioso, tipo a creta o in grecia si compiono queste cose, questi riti, tipo quello della musica cioè suonare o cantare. Ci furono anche i Carmina Burana di O Fortuna, che è stata compiuta nel rito religioso del medioevo storico.

Gli strumenti

Tra gli strumenti musicali del Medioevo c'era il sultengio.

Il salterio veniva utilizzato per quando un cavagliere perchè cantava a una fanculla per farla innamorare di lui.

Salterio: poligono a corde pizzicate.

Salterio: era uno strumento policolare a corde