a quando nell’ottobre 2015 è diventato il direttore del Pérez Art Museum (PAMM) a Miami, Franklin Sirmans ne ha fatto crescere in maniera esponenziale la notorietà rendendo il PAMM una destinazione internazionale, oltre che, de facto, l’hub per gli studi di arte contemporanea della diaspora caraibico-latinx. Capace di affinare la missione della collezione e di espandere le sue collaborazioni strategiche con la società civile, Sirmans ha unificato una città dagli interessi in competizione, trasformandola in una comunità. Non è un compito semplice in un’era in cui i musei e le organizzazioni culturali no-profit affrontano la più acuta flessione nella storia recente, dovuta al rinnovato impegno pubblico nel vedere le collezioni decolonizzate, il personale sindacalizzato, i comitati sottoposti a interrogazioni e la sostenibilità e l’accessibilità prese seriamente in considerazione. Eppure Sirmans, che durante la sua carriera è stato un critico, un editor, un ricercatore e un curatore – sia presso The Menil Collection di Houston sia al Los Angeles County Museum of Art (LACMA) – è una figura in grado di vedere attentamente la
CULTURE fit
Dec 03, 2021
6 minuti
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