QUANDO MIA MOGLIE HA AVUTO LA POSSIBILITÀ di spostarsi in Senegal per lavoro, ho immediatamente cominciato a prepararmi, mentalmente e praticamente, per il trasferimento. Una pagina vuota, immacolata, da scrivere. Il privilegio di poter entrare in contatto con una cultura così ricca e differente dalla nostra. Un mondo nuovo da esplorare.
Dakar, città giovane, estesa e polimorfa, si affaccia sul blu profondo dell’Atlantico dalla punta più occidentale del paese e dell’intero continente. Una metropoli vibrante e ricca di contraddizioni, che include affollate banlieue, confortevoli zone residenziali punteggiate di boutique e boulangerie, quartieri artigiani frenetici e chiassosi e grandi mercati a cielo aperto, attraversati da indolenti greggi di capre belanti.
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Tra le cose che più mi hanno spiazzato, il grande numero di eventi culturali, piccoli e grandi, che scandiscono il ritmo delle settimane. Vernissage, appuntamenti mondani, una nightlife intensa, che si svolge soprattutto all’aperto,