«L’unico modo per riconoscere se un libro sui Templari è serio è controllare se finisce col 1314, data in cui il loro Gran Maestro viene bruciato sul rogo».
La citazione di Umberto Eco fotografa, in maniera ineccepibile, con la sua proverbiale ironia quello che è un tema discusso e allo stesso tempo affascinante. Se provassimo a fare una semplice ricerca online sui Cavalieri Templari o altresì provassimo a stilare una bibliografia sullo stesso argomento, ci troveremmo al cospetto di una enorme mole di materiale, quasi infinito. Perché, dunque, tutto questo interesse considera to che tali vicende storiche risalgono a oltre settecento anni fa? La risposta è difficile e comunque non unica e univoca. Forse le vicende dei Templari, ma più in generale anche degli altri ordini religiosi e cavallereschi, affasci-nano a prescindere, per uno strano alone di mistero che ci riconduce a un’epoca leggendaria.
Forse le vicende dei Templari, ma più in generale anche degli altri ordini religiosi, affascinano a prescindere, per uno strano alone di mistero
Le fonti storiche a disposizione sono risicate, ma in questo contesto di ricerca a parlare sono più le tracce ancora visibili, per esempio in alcune chiese documenti più che ingialliti. Questo è vero anche in un territorio come la Lucania, che in queste vicende storiche potrebbe sembrare periferica, ma solo a prima vista. La presenza o il passaggio degli ordini cavallereschi nel territorio lucano potrebbero evidenziare un indissolubile intreccio tra le micro-storie e la storia cosiddetta ufficiale.
PANORAMICA SUGLI ORDINI CAVALLERESCHI
Dal XI secolo c’è stato un fiorire di ordini religiosi che possiamo definire anche cavallereschi. Questa precisazione diventa importante in relazione alle attività svolte parallelamente a quelle spiccatamente religiose. Infatti, a partire proprio dalla fondazione dell’Ordine dei Templari, all’aspetto teologico se ne aggiunge un altro più pratico, che riguarda per esempio la partecipazione in azioni militari contro gli infedeli o le opere di mutua assistenza per i pellegrini e i fedeli.
In questo mutato contesto storico, un ruolo prioritario è stato svolto dai cosiddetti , ovvero