LA SERRA MORENICA D’IVREA è una dorsale di venti chilometri che digrada senza sussulti come un piano inclinato a 600 metri d’altezza. Potrebbe sembrare frutto di un taglio radicale, un colpo netto sulla montagna con un rasoio gigante, zac! In realtà la sua conformazione ben sagomata si deve al ritiro del Ghiacciaio Balteo, due milioni d’anni or sono, che trascinò con sé detriti e materiali, levigandoli e modellandoli; una forza della natura segnò l’identità ambientale, climatica e paesaggistica del Canavese, vasto territorio di pianure, pittoreschi laghetti e sinuose colline a nord di Torino. Terra ricca di sorprese e perle enogastronomiche.
L’anfiteatro morenico d’origine glaciale si estende da Andrate (Torino) fino alle porte di Cavaglià (Biella). Il territorio si sfrangia nelle alture del lago di Viverone, il bacino principale, che insieme a quello di Candia e ai Cinque Laghi d’Ivrea offre più di un motivo per visitare questo lembo di Piemonte settentrionale. Il Canavese confina con la Val d’Aosta e il Parco nazionale del Gran Paradiso e custodisce tesori naturalistici e gioielli