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La città della fortuna

Nella Provincia di Pesaro e Urbino, non lontana dalla foce del fiume Metauro, Fano è una cittadina che affaccia sul Mar Adriatico ricca di storia, di meraviglie e di antiche tradizioni. Luogo amatissimo per le vacanze estive e interessantissimo anche da visitare nella stagione invernale, principalmente nel periodo di Carnevale, questa località ha origini picene ma soprattutto è stata un importante centro romano che era conosciuto come Fanum Fortunae e, ancora oggi, è denominata la Città della Fortuna. Il nome romano di Fano lo si deve al tempio dedicato alla Dea Fortuna intorno al quale, si pensa, la città sia stata costruita. Tale tempio – di cui non vi è più traccia – in origine era stato edificato in ricordo della nota Battaglia del Metauro del 207 a.C. quando le legioni romane vinsero sull’esercito del cartaginese Asdrubale.

Abbracciata dalle mura di Augusto

Che Fano sia stata un importante centro dell’epoca romana lo dimostrano le mura che abbracciano (ormai solo in parte) il centro storico , oggi l’attuale via Arco di Augusto, e il , oggi Corso Matteotti. La prima opera architettonica dal grandissimo valore storico e artistico che si incontra in questa cittadina delle Marche è la Cattedrale di Santa Maria Assunta, o Santa Maria Maggiore. La struttura è opera di Magister Rainerius, risale alla prima metà del 1.100 ed è in stile romanicorinascimentale. L’esterno prettamente romanico è abbellito da un bel portale in marmo che apre a una struttura a tre navate. Il pulpito è particolarmente interessante per via delle lastre marmoree con rilievi, anch’essi tipicamente romanici, ma ad attrarre subito lo sguardo è la cappella barocca dei Nolfi, importante famiglia di Fano, risalente al XVII secolo. Continuando a passeggiare per Fano, poco lontano dalla Cattedrale, si passa “dal sacro al profano” e ci si trova davanti al bellissimo Palazzo Malatestiano, dove aveva sede la signoria dei Malatesta. Inutile sottolineare che lo stile della struttura è squisitamente rinascimentale e impreziosito da bifore gotiche. Il palazzo oggi ospita diversi eventi ma soprattutto è sede del Museo dell’Archeologia, della Numismatica, della Ceramica e della Pinacoteca. In particolare, la Pinacoteca di Fano è degna di nota perché conserva diverse scenografie di Giacomo Torelli e nella la sala Morganti, che un tempo era l’armeria dei Malatesta, decisamente fascinosi qui sono i decori e il soffitto con travi a vista dalle mensole intagliate. L’opera architettonica più curiosa e strabiliante di Fano si trova nel cuore del centro storico della città e si tratta dell’ex Chiesa di San Francesco. La struttura non ha più il tetto ed entrando al suo interno si cammina direttamente sull’erba. Costruita nella seconda metà del XIII secolo d.C., la ex chiesa presenta una sola navata ricca di elementi neoclassici e neogotici. Le suggestive tre tombe conservate al suo interno, dei Malatesta, sono in stile tardogotico. Prima di dirigerci verso il mare, vale la pena quantomeno citare altre due architetture religiose molto importanti, e che senza dubbio meritano una visita. La prima è la Chiesa di San Pietro in Valle che, oltre la sua semplicissima facciata incompiuta, all’interno ospita una pianta a croce latina tracotante di oro, stucchi, marmi, pitture e legni che caratterizzano ogni cappella. In particolare, la navata centrale è arricchita da un gioco luminoso che accosta bianco e oro. Siamo davanti a uno dei più grandi e nobili esempi di barocco marchigiano. Oltre alla Chiesa di San Pietro in Valle da visitare sono senza dubbio l’Eremo di Monte Giove che si trova sulla punta più alta delle colline che circondano Fano, a circa 223 metri sopra il livello del mare. Approdare sul colle regala anche la soddisfazione di poter ammirare la città e la sua fascia costiera dall’alto.

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