Dov’eravamo rimasti? Sì, il nostro consueto ghost tour si rimette in marcia ma stavolta, ve lo anticipo subito, non serviranno molti “chilometri” per raggiungere la nuova destinazione. A dividere Palazzo Nuonno – del quale abbiamo ampiamente tracciato le peculiarità mefistofeliche tra le pagine dello scorso numero – e il Castello D’Alessandro, ci sono circa trenta minuti di macchina. A unirli, ça va sans dire, secoli di enigmi, misteri ed eventi inspiegabili.
Già, stessa regione – il Molise per l’appunto – e stessa provincia: Isernia. Come dite? Parliamo di un territorio poco esteso? Be’, avete ragione a evidenziare che quello molisano non può contare su una vasta superficie (lo troviamo in penultima posizione tra le venti regioni italiane), ma il paranormale, lo sappiamo, non segue confini prestabiliti e non risponde delle dinamiche geografiche.
Ci troviamo quindi a Pescolanciano, un comune abitato da meno diche può vantare almeno mille anni di storia, rappresenta un’autentica delizia dell’architettura molisana. Sorto con tutta probabilità su un originario sito fortificato sannitico, ha subito più volte lavori di restauro, anche a causa degli eventi sismici che si sono susseguiti negli anni (come, ad esempio, il devastante terremoto del 1805).