All’inizio del XX secolo, il matrimonio tra moda e auto era diretto. Le nuove tecnologie vennero incorporate nei capi d’abbigliamento grazie agli sviluppi della produzione tessile, con la creazione di materiali come il rayon e il nylon. Negli anni Venti i balli in costume diventarono luoghi di sperimentazione tecnologica, portando ad alcune delle prime forme di tecnologia indossabile. Al ballo delde Beaumont nel 1924, la Marchesa Luisa Casati indossò il “Fountain Dress” di Paul Poiret, che richiedeva un complesso disegno di fili e perle. Secondo l’artista Christian Bérard, il tentativo di innovazione del design finì per assomigliare a uno “zeppelin distrutto”. Alcuni degli altri capi sperimentali di Casati sarebbero andati letteralmente in fumo. Per esempio, quando partecipò a un evento nei panni di San Sebastiano, il suo costume simile a un’armatura ricoperta di frecce illuminate, un cablaggio difettoso che provocò una potente scossa elettrica. Nei decenni successivi, con l’infiltrazione della tecnologia in nuovi aspetti della vita quotidiana, il rapporto tra moda e auto si è trasformato nel concetto di “stile di vita”. Quando nei primi decenni del 1900 le automobili diventano ampiamente disponibili, diventano anche rapidamente simbolo di innovazione e novità, oltre che di lusso e ricchezza. Negli anni Venti, durante il primo decennio di attività de , gli articoli si concentrano sullo “stile di vita” alla moda rappresentato dalle automobili.
MODA & motori
Nov 06, 2023
3 minuti
Importanti STILISTI HANNO DISEGNATO LE uniformi PER LE ASSISTENTI DI VOLO, DA Chanel A PIERRE CARDIN, DA Christian DIOR A BALENCIAGA.
Stai leggendo un'anteprima, iscriviti per leggere tutto.
Inizia i tuoi 30 giorni gratuiti