Un tema che ancora oggi continua a suscitare forti perplessità è quello relativo alle missioni tedesche in Antartide tra la fine degli anni Trenta e la prima metà dei Quaranta. La maggior parte delle informazioni fanno parte della storia ufficiale e sono proprio queste a dare la possibilità di ipotizzare legittimamente scenari su cui non tutto è stato ancora chiarito.
Cerchiamo di affrontare la tematica con ordine.
La prima spedizione che intendiamo esaminare è quella che si svolse, con una nave chiamata Schwabenland, tra il 17 dicembre 1938 e il 12 aprile 1939, alcuni mesi prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale.
La spedizione visitò la parte occidentale di quella che oggi è conosciuta come Dronning Maud Land e nacque dalle preoccupazioni del governo tedesco sul futuro dell’industria baleniera. Il governo tedesco voleva evitare di trovarsi nella stessa situazione dell’Atlantico meridionale, dove la Gran Bretagna si era arrogata il diritto di imporre pesanti tariffe per le concessioni di caccia alle balene. Fu quindi pianificata una spedizione segreta per rivendicare un pezzo di Antartide per la Germania e per trovarvi un luogo adatto a una base per la flotta baleniera tedesca. La spedizione riuscì, soprattutto grazie al bel tempo, a sorvolare la terraferma e a utilizzare la fotografia aerea obliqua per mappare un’area di circa 250mila chilometri quadrati che chiamarono .