FILIPPO ANELLI
Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri
È INIZIATA con personaggi celebri come il Papa (ricordate l’iconica foto di Francesco col piumino bianco?) e Taylor Swift. E in alcuni casi ha provocato piccoli terremoti politici (pensiamo al falso arresto di Donald Trump o a Emmanuel Macron che assiste agli scontri fra polizia e manifestanti a Parigi). Come un virus, l’epidemia dei deepfake è esplosa, togliendo il sonno anche ai nostri ‘camici bianchi’. Nell’era dell’intelligenza artificiale, infatti, sempre più medici si ritrovano, loro malgrado, protagonisti di video-truffe online. Spezzoni di interviste rilasciate in tv vengono modificati con programmi ad hoc e trasformati, appunto, in ‘deepfake’. Mini-video in cui si rubano immagine e voce del protagonista e gli si mettono - letteralmente - in bocca parole mai dette si trovano ormai ovunque sui social. Il tutto non per gioco, ma allo scopo di pubblicizzare integratori, creme, diete o prodotti sedicenti ‘miracolosi’.
“Un fenomeno inquietante e che ci preoccupa”, sottolinea Filippo Anelli, presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri. “Si tratta di un tema molto sentito da noi medici ma anche dai cittadini. Nel momento in cui si creano false notizie sui colleghi, vedrete che queste tendono a diventare virali. Pensiamo solo al video manipolato per dimostrare che i medici ballavano mentre intubavano pazienti Covid”. A