non ha ancora trent’anni e parla correttamente cinque lingue. L’italiano l’ha imparato tra le mura del carcere di Rebibbia dove è entrata nel 2018 per il reato di detenzione ai fini di spaccio. Fino ad allora conduceva una vita tranquilla e, dopo la laurea in Relazioni Internazionali, lavorava in un hotel nel suo Paese. Ha accettato di diventare un corriere aereo di droga perché le serviva denaro per un intervento chirurgico estremamente delicato che avrebbe dovuto affrontare la madre. Durante il suo periodo di reclusione ha svolto tutte le attività sportive e culturali possibili ma, a differenza di altre detenute, non ha fatto in tempo a iscriversi al corso da sommelier di Bibenda promosso dalla Fondazione Severino. Non avrebbe potuto concluderlo: stava finalmente per uscire di prigione. Era il 23 marzo 2022. Rimase però in contatto con Eleonora Di Benedetto, avvocatessa e consigliera della Fondazione, organizzazione che mette a disposizione di soggetti svantaggiati l’esperienza di sua madre, Paola Severino, ex ministra della Giustizia della Repubblica Italiana. «Spesso c’è
Il sapore del riscatto.
Jun 12, 2024
6 minuti
Stai leggendo un'anteprima, iscriviti per leggere tutto.
Inizia i tuoi 30 giorni gratuiti