Cenere

Di Giovanni Arestìa

Riflessioni interiori alla ricerca di un cammino, una Via, di emancipazione dal dolore. Lo stato d'animo di confusione iniziale in cui tutti prima o poi nella vita ci ritroviamo, viene racchiuso dapprima in uno spazio definito, e poi con lo scorrere della pagine, incanalato sotto forma di poesie o di aforismi, sempre più definiti, personali, intimi.

• Lingua: Italiano
• Editore: Giovanni Arestìa
• Data di uscita: 23 gen 2015
• ISBN: 9781326163082

Anteprima del libro

PREFAZIONE

Il cammino, mi ha portato qui, su queste pagine, non so come ci sono arrivato.

Inizialmente cercai di descrivere quanto più approfonditamente potessi ciò che stavo provando in quel momento, allo scopo di fare luce dentro di me, ma questa non bastava mai, c’era sempre qualcosa di inesplorato. Col tempo le parole divennero troppe, quasi un ostacolo all’espressione di ciò che sentivo, così iniziai a scriverne di meno, a gettarne via qualcuna, forse per indicare la mia posizione a chi avesse voluto cercarmi, o forse, per ritrovare la strada di casa, più ne perdevo più mi rendevo conto che per quanto cerchiamo di comprendere la sofferenza c’è sempre qualcosa che ci sfugge. Alla fine capii che il dolore nasconde sempre un messaggio , che la sofferenza non va combattuta ma ascoltata, perché parte di noi stessi, della vita, le parole sono solo un mero tentativo di descrivere ciò che è indescrivibile, perché legato alla percezione soggettiva e relativa che ognuno ha del dolore stesso, e se per alcuni rappresentano la verità per altri costituiscono una menzogna. Per questo è necessario ascoltarsi, e capire che ognuno è custode soltanto di un frammento della verità e che solo unendone il maggior numero possibile avremo una visione più chiara, o meglio meno oscura, di chi siamo e di dove ci troviamo in un determinato momento.

Cenere è ciò che rimane di un fuoco dopo che ha cessato di esistere, non puoi avvicinarti anche se credi che sia spenta, se la annusi tossisci, e se la sollevi può accecarti, ma dopo un po’ tornerai sempre a controllare se è finalmente fredda, bianca, innocente, pura.

Simulacri di luce velati da freddi silenzi,

echi di voci lontane,

ceneri di oscuri tormenti.

lì nell'istante tra l'oggi e il domani,

dell'anima muore il desìo di nuovi venti,

solo