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Rudolf Steiner parla dei Grandi Maestri
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Rudolf Steiner parla dei Grandi Maestri
E-book205 pagine2 ore

Rudolf Steiner parla dei Grandi Maestri

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Info su questo ebook

Steiner in questo testo parla della saggezza perenne
che si trova nelle vite e nelle conquiste di figure
di straordinaria statura.
Nel corso delle sue indagini, Steiner discute argomenti
come la misteriosa alba dell'Europa preistorica,
il sogno dell'eternità in India, morte e risurrezione
nell'antico Egitto, saggezza esoterica di Mosè,
gli esseni e la loro formazione spirituale,
il significato di Cristo nell'evoluzione umana.
La vitalità, la freschezza, l'eccitazione della scoperta
che respira attraverso le parole di Steiner spiegano
molto bene la continua popolarità di questo libro.
 
Steiner parla dei Grandi Maestri contiene lunghi secoli di vita sulla terra
e riflette la più grande ricerca di tutte: la ricerca dello spirito.
 
LinguaItaliano
Data di uscita26 set 2019
ISBN9788869374777
Rudolf Steiner parla dei Grandi Maestri
Autore

Rudolf Steiner

Nineteenth and early twentieth century philosopher.

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    Anteprima del libro

    Rudolf Steiner parla dei Grandi Maestri - Rudolf Steiner

    ​CRISTO

    ​Rudolf Steiner

    Origini e formazione culturale

    Nacque nel 1861 a Murakirály nell' Impero austro-ungarico (odierna Donji Kraljevec in Croazia).

    Steiner affermava di avere avuto, fin dall'infanzia, la capacità di osservare il mondo dello spirito, sentendo di doversi accostare alla natura «per poter prendere posizione di fronte al mondo dello spirito, il quale mi stava innanzi come visione spontanea».

    Tale approccio costituì successivamente un punto fondamentale del suo pensiero.

    Il padre Johann(es) (1829-1910) lasciò il lavoro di guardiacaccia al servizio dei conti Hoyos di Geras ( Bassa Austria), per potersi sposare con Franziska Blie ( Horn, 1834-1918), anch'essa al servizio degli Hoyos come cameriera, in quanto il conte aveva rifiutato di autorizzare il loro matrimonio.

    Gli Hoyos erano una famiglia nobile spagnola, il cui nome derivava da El Hoyo de Pinares nella Provincia di Ávila, luogo in cui erano tracciate le loro origini fino al IX secolo. Un ramo della famiglia era ancora presente nella regione austro-ungarica.

    Johann trovò impiego come telegrafista nella Società Ferroviaria dell'Austria del Sud. Quando Rudolf nacque, il padre prestava servizio a Donji Kraljevec ( Regione del Međimurje dell'impero, odierna Croazia). Nei primi due anni di vita, la famiglia dovette trasferirsi due volte: dapprima a Mödling, non distante da Vienna, e subito dopo il suo passaggio al ruolo di capostazione, a Pottschach, ai piedi delle Alpi austriache.

    A causa di un diverbio fra il padre e il maestro della scuola primaria locale, Rudolf fu educato in famiglia. Nel 1869, all'età di otto anni, la famiglia si trasferì a Neudörfl, e nel 1872 Rudolf entrò nel regio ginnasio di Wiener Neustadt, indotto dal padre, che voleva farne un ingegnere delle ferrovie. Nell'Austria di quel tempo, la maturità liceale era obbligatoria per poter accedere al primo anno di università.

    Dal 1879 al 1883 la famiglia andò a vivere a Inzersdorf, per permettere a Rudolf di iscriversi all' Università tecnica di Vienna e frequentarvi corsi di mate-matica, fisica, chimica, botanica, biologia, letteratura e filosofia, senza conseguire alcuna laurea, a cui approderà invece più tardi in filosofia.

    Benché assorbito da numerosi impegni, frequentò i corsi del filosofo Franz Brentano, che influenzarono profondamente lo sviluppo della sua filosofia, ed ebbe scambi epistolari con l'allora notissimo filosofo spiritualista Eduard von Hartmann, la cui opera principale, Filosofia dell'inconscio.

    Risultati speculativi secondo il metodo induttivo delle scienze naturali, ebbe 10 ristampe fra il 1869 e il 1890.

    Nel 1882, Karl Julius Schröer, uno dei maestri di Steiner e docente di letteratura tedesca, suggerì il suo nome a Joseph Kürschner, curatore di una nuova edizione critica delle opere di Goethe ,. Kürschner propose a Rudolf di occuparsi delle opere del poeta romantico relative alle scienze naturali, offrendogli un'opportunità unica quanto insolita per un giovane studente ancora privo di qualsiasi referenza accademica.

    Prima di iscriversi all'Università Politecnica, Steiner aveva approfondito lo studio dell' idealis-mo tedesco: Kant, Fichte e Schelling, lasciando tutta-via in secondo piano il filosofo Hegel (1770-1831).

    Successivamente lesse approfonditamente Wilhelm Dilthey, che tenne a Berlino la cattedra di filosofia, che era stata di Hegel.

    Un tema ricorrente del pensiero e degli scritti giovanili di Steiner, fino alla successiva svolta spiritualista, è l'obbiettivo di dimostrare la tesi secondo la quale non esiste nessun limite innato ed essenziale alla capacità e possibilità della conoscenza umana

    Le prime opere

    Steiner in un ritratto di Otto Fröhlich, 1891/1892 circa

    Nel 1886 Steiner pubblicò un primo libro sulla filosofia di Goethe: Linee fondamentali di una teoria della conoscenza della concezione del mondo di Goethe (Grundlinien einer Erkenntnistheorie der goetheschen Weltansch-auung). Di conseguenza, nel 1888 Steiner fu invitato a lavorare come curatore negli archivi Goethe a Weimar , dove rimase fino al 1896, scrivendo introduzioni e commenti ai quattro volumi di scritti scientifici di Goethe e pubblicando nel 1897 un secondo libro sulla filosofia di Goethe: Goethes Weltanschauung (La concezione del mondo di Goethe).

    Nel 1891 Steiner ottenne il dottorato in filosofia all' Università di Rostock , con una tesi sul concetto di ego in Fichte , poi ampliata e pubblicata sotto il titolo Wahrheit und Wissenschaft (Verità e scienza). In quegli anni collaborò alle edizioni complete delle opere di Arthur Schopenhauer e di Jean Paul e nel 1894 pubblicò Die Philosophie der Freiheit ( La filosofia della libertà ), il cui sottotitolo (Risultati d'osservazione animica secondo il metodo delle scienze naturali) sembra scelto per collegarsi o contrapporsi alla famosa opera di von Hartmann.

    Poco dopo, nel 1895, Steiner scrisse: Friedrich Nietzsche: ein Kämpfer gegen seine Zeit (F.N.: un lottatore contro il suo tempo), lavoro che conclude la prima fase dell'opera steineriana, svoltasi sotto il segno dell' idealismo tedesco.

    Nel 1896 Elisabeth Förster-Nietzsche, sorella di Friedrich Nietzsche (all'epoca ormai catatonico), chiese a Steiner di riordinare l'archivio di Nietzsche a Naumburg, a circa 50 km da Weimar. In quell'occasione egli potè incontrare il filosofo, di cui lasciò una minuziosa descrizione nella propria autobiografia.

    Adesione alla Società Teosofica e alla massoneria

    Nel 1897 Steiner lasciò Weimar e si trasferì a Berlino , dove divenne proprietario, redattore capo e autore principale della rivista letteraria Magazin für Literatur , impresa che si rivelò un insuccesso, anche a causa della sua presa di posizione a favore di Émile Zola nell' Affare Dreyfus . Steiner cominciò anche a leggere i testi dell' anarchico individualista Max Stirner , ma poi li abbandonò affermando che essi conducevano nell'abisso del nichilismo .

    Preferì quindi avvicinarsi alla teosofia, dottrina esoterica propugnata dalla Società teosofica, fondata a New York nel 1875, secondo la quale tutte le religioni del mondo conservano soltanto residui parziali di un'unica verità divina conosciuta nelle varie epoche da un numero ristretto di grandi iniziati.

    L'avvicinamento avvenne nel 1899, allorquando pubblicò sul Magazine un articolo intitolato La rivelazione segreta di Goethe, saggio sulla natura esoterica di una fiaba di Goethe, Il serpente verde. Ne seguì un invito e poi una serie di conferenze alla Società Teosofica dove Steiner esponeva le proprie concezioni spirituali in quanto non gli erano ancora noti i testi della Società Teosofica.

    Autore di Theosophie. Einführung (Teosofia: un'introduzione) (1904) e conferenziere attivo in tutta Europa, Steiner contribuì alla crescita della sezione tedesca e ne fu presidente fra il 1902 e il 1912.

    Nel 1902 assieme a Marie von Sivers fonda la rivista Lucifer il cui nome (come da lui stesso rivelato) non si riferiva all’entità ma all’idea di apportare luce. La rivista poi si sarebbe fusa assieme alla viennese Gnosis divenendo Lucifer-Gnosis. In questa rivista verranno successivamente pubblicate le trascrizioni delle sue conferenze.

    A partire dal 1904 Steiner sviluppa le sue attività di conferenziere. Annie Besant (presidentessa della Società) lo nomina responsabile della sezione esoterica per Austria e Germania. Nel 1904 Eliza von Moltke diviene una delle allieve predilette di Steiner nella sua scuola, e, tramite lei, conosce personalmente il generale von Moltke il giovane. Nel 1905, Steiner smette di insegnare all'università popolare di Berlino.

    Nel 1906 John Yarker era ormai succeduto a Giuseppe Garibaldi come Gran Maestro dell' Ordine massonico di Memphis-Misraïm. In quello stesso anno Théodor Reuss, rappresentante di Yarker in Germania, rilascia a Steiner una patente per fondare a Berlino un Capitolo e un Gran Consiglio di Memphis-Misraïm col titolo distintivo di «Mystica Aeterna». Alla fine dell'anno Steiner fa un viaggio in Italia con Marie von Sivers e trascorrono il natale e il capodanno a Venezia. Nel 1907 tiene nuove conferenze.

    Nel mese di maggio si svolge a Monaco il congresso teosofico europeo, durante il quale viene rappresentata l'opera Il dramma sacro di Eleusis di Édouard Schuré. Annie Besant e Rudolf Steiner constatano che hanno delle concezioni differenti di quel che dovrebbe essere l' esoterismo. Alla fine di maggio, con il 100° membro affiliato alla Loggia «Mystica Aeterna», Steiner diventa Gran Maestro Deputato, principale dirigente del Rito di Memphis-Misraïm in Germania, e delle Logge sono installate a Berlino, Colonia, Lipsia, Stoccarda e Monaco.

    Steiner viaggia in Italia per quattro settimane durante l'estate e durante il ritorno, in settembre, trascorre alcuni giorni a Barr, in Alsazia, ospite di Édouard Schuré. Nel 1908 continua a dare delle conferenze e fa un nuovo viaggio in Italia. Steiner entra assai presto in conflitto con Reuss e diventa indipendente, fondando il suo proprio rito: la «Massoneria esoterica», alla quale sarebbe stato iniziato Édouard Schuré. Questo rito aveva un rituale il cui testo è parzialmente riprodotto nell'opera di Éliphas Lévi Dogme et Rituel de Haute Magie. Nella sua autobiografia, Steiner minimizza i suoi rapporti con la Massoneria, e con Reuss in particolare. È da notare che Theodor Reuss è stato membro della Società teosofica. Secondo certi autori Steiner sarebbe stato pure iniziato nell'Ordine della Rosacroce esoterica di Franz Hartmann, teosofo a amico di Reuss, che aveva fondato una branca dissidente della Società teosofica in Germania.

    Uscita dalla Società Teosofica e fondazione della Società Antroposofica

    Al più tardi dal 1907 in poi le tensioni tra Steiner e la Società teosofica cominciarono a crescere in maniera costante e progressiva, fino a sfociare nel 1912 nel distacco definitivo di Steiner e la creazione dell' Antroposofia. Sin dall'inizio della sua adesione egli aveva notato degli aspetti della Società teosofica che non gradiva e che ha raccontato ne La mia vita:

    «Ma in gran parte i membri erano seguaci fanatici dell'uno o dell'altro dei capi della Società Teosofica; e giuravano sui dogmi di quei capi che avevano un carattere spiccatamente settario.

    A me ripugnava questo modo di agire nella Società Teosofica, per la banalità e il dilettantismo che vi allignavano. Solo fra i teosofi inglesi trovavo una sostanza interiore, proveniente ancora dalla Blavatsky, che a quel tempo Annie Besant ed altri coltivavano in modo adeguato.»

    Oltre al fatto che Steiner sin dall’inizio della sua adesione aveva tenuto in seno alla Società Teosofica delle conferenze i cui contenuti, seppur attinenti ai temi della Teosofia, erano in fondo l’espressione di ciò che egli pensava riguardo alla spiritualità e ai mondi spirituali. Difatti egli parlava anche ne La mia vita, della sua speranza di creare una sezione antroposofica all’interno della stessa Società Teosofica.

    Tuttavia vi erano state due cause principali per la rottura insanabile tra le due visioni; uno era l'orientamento verso il cristianesimo europeo da parte Steiner, rispetto alla visione più fortemente basata sull' Induismo di Annie Besant ed il maggior interesse orientale-asiatico dei teosofi sotto la sua guida; ma più nell'immediato Steiner aveva pubblicamente preso le distanze dalla promozione che stava facendo la Besant di Jiddu Krishnamurti come nuovo Buddha ( Maitreya). A questo punto Steiner ed un gruppo di teosofi tedeschi di primo piano fonda ufficialmente la Società Antroposofica nel mese di dicembre del 1913; presto la stragrande maggioranza dei membri tedeschi della Società Teosofica li segue nel nuovo gruppo; i transfughi vengono esclusi definitivamente dalla Società Teosofica nel gennaio 1914.

    «Ciò che sarebbe stato bene capire, ma che allora fu preso in considerazione da pochissimi, era che la corrente antroposofica dava qualcosa di carattere totalmente diverso da quello che aveva la Società Teosofica.

    In questo carattere risiedeva la vera ragione per cui la Società Antroposofica non poté continuare a esistere come una parte di quella teosofica. I più diedero valore, invece, alle assurdità che si sono andate formando nella Società Teosofica e che hanno condotto a litigi senza fine.»

    Trasferitosi in Svizzera , Steiner architettò e progettò i due Goetheanum a Dornach in Svizzera. Il primo, costruito in legno tra il 1913 e il 1920, venne distrutto la notte del Capodanno 1922 da un incendio probabilmente doloso (da parte di nazionalisti tedeschi), il secondo fu realizzato in cemento armato dopo la sua morte e completato nel 1928 .

    Coadiuvato da Ita Wegman, Rudolf Steiner fu anche l'ideatore di una medicina antroposofica e tenne conferenze agronomiche su base esoterica (dai quali poi si svilupperà la cosiddetta agricoltura biodinamica). Ha inoltre concepito l'ideale politico della cosiddetta triarticolazione sociale e delineato una nuova arte del movimento, chiamata euritmia, che mira, attraverso gesti e movimenti, a rendere visibile l'invisibile ( suoni e forme del linguaggio, stati d'animo, forme e concetti archetipici).

    La tomba di Rudolf Steiner a Dornach

    Rudolf Steiner morì nel 1925 di malattia, secondo alcuni avvelenato. Negli ultimi anni si scontrò con i nazionalisti e i cattolici . Hitler attaccò pesantemente Steiner nel 1921, definendolo agente dell' ebraismo , e il fondatore dell'antroposofia (il quale aveva già stigmatizzato fortemente il putsch di Monaco ), prima di morire avrebbe profetizzato che nel 1933 (sarà l'anno dell'ascesa di Hitler) si sarebbe manifestata la Bestia dell'Apocalisse , che molti steineriani identificarono appunto con il führer .

    Nonostante la vicinanza all'esoterismo di molti gerarchi, nel 1935 Reinhard Heydrich chiuse le scuole fondate da Steiner in quanto considerate incompatibili con il nazismo.

    Steiner fu un instancabile conferenziere, tenendo più di seimila incontri pubblici in svariate città europee.

    I suoi libri fondamentali sono: Filosofia della libertà, Teosofia, L'Iniziazione, La scienza occulta nelle sue linee generali, La mia vita, Calendario dell'Anima (1912-13).

    Antroposofia e teosofia

    «[…] io non ero impegnato di fronte a nessuno al mantenimento del segreto, perché non prendevo nulla dalla sapienza antica: la conoscenza dello spirito che io posseggo è assolutamente un risultato della mia propria ricerca spirituale. Soltanto dopo essere arrivato ad una conoscenza per le mie proprie vie, cito quello che del sapere antico esiste già in qualche modo pubblicato, per mostrare la concordanza e insieme il progresso che è possibile all'investigazione attuale.

    Così, da un dato momento in poi, fui completamente in chiaro con me stesso che, presentando pubblicamente la conoscenza dello spirito, facevo una cosa giusta.»

    Steiner è il fondatore dell' antroposofia , a sua volta derivata dalla teosofia , dottrina propugnata dalla Società Teosofica, secondo la quale tutte le religioni deriverebbero da un'unica dottrina spirituale. Tale dottrina sarebbe stata tramandata nel corso della storia attraverso una strettissima cerchia di iniziati , che avrebbero rivelato solo gli aspetti più conformi al periodo storico in cui essi si sarebbero venuti a trovare. L'antroposofia si differenzierebbe dalla teosofia per la maggior importanza attribuita alla natura e al destino dell'uomo.

    L'antroposofia asserisce che la realtà universale è una manifestazione divina in continua evoluzione; in altre parole il mondo fisico è continuamente influenzato dal mondo spirituale, che ne guida le trasformazioni. Il mondo è una manifestazione dello spirito, che si è condensato in centri diversi, i quali, attraverso millenni di evoluzione e di successivi avatāra, ritorneranno all'unificazione finale dello spirito puro.

    Anche gli uomini quindi evolvono attraverso continue reincarnazioni. Steiner fa propria, anche se deformandola, la concezione induista di karma e reincarnazione, e sostiene che gli uomini cercano costantemente di elevare il proprio spirito attraverso le proprie azioni terrene, cambiando così il destino ( karma) che si sono dati con le loro azioni precedenti. Questo processo influenza anche l'aspetto fisico dell'uomo, determinandone l'evoluzione.

    L'antroposofia nega di essere una religione, ma incorpora in maniera sincretica elementi delle religioni storiche, come il cristianesimo o il bud-dhismo. Dall'induismo e dalla disciplina dello yoga prende a piene mani, soprattutto per quanto riguarda il concetto di Karma, di reincarnazione, di chakras e di costituzione occulta dell'uomo, così come per i consigli sugli esercizi di meditazione. Tuttavia l'iniziale uso di terminologia induista é stato a poco a poco abbandonato nell'antroposofia, che a quei termini classici ha sostituito una traduzione più occidentale, quasi a volersene distanziare o a far dimenticare quelle prese a prestito. Inoltre, mentre la teosofia resta tipicamente legata all' induismo, Steiner assegna un ruolo centrale nel divenire cosmico alla figura di Cristo, spirito tramite il quale è stato mediato il congiungimento tra divino e umano.

    Fondamento epistemologico dell'antroposofia

    L'antroposofia postula l'esistenza di un mondo spirituale, che sarebbe intellettualmente compre-nsibile e accessibile ad una esperienza diretta per mezzo di crescita e sviluppo interiore. Essa si propone l'investigazione e descrizione di questi fenome-ni spirituali per mezzo di una osservazione animica, descritta da Steiner nella sua opera principale ( La filosofia della libertà ) e considerata una espansione del metodo scientifico a oggetti non immediatamente sensibili.

    Il ruolo centrale della cosiddetta osservazione animica secondo il metodo delle scienze naturali fu sottolineato da Steiner, che scrisse: «la mia filosofia della libertà è la base epistemologica per la scienza spirituale orientata in senso antroposofico a cui mi rifaccio».

    «Chi avvicinerà la scienza dello spirito, quale oggi si presenta, ne sarà preservato da non pochi pregiudizi, anche da quello che il mondo soprasensibile sia stato creato dalla paura e dal bisogno. Chi riuscirà a conquistarsi questa veduta, non verrà nemmeno più ostacolato dal timore che l'occuparsi di scienza dello spirito possa estraniarlo dalla realtà pratica della vita; ma

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