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Nostalgia
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E-book94 pagine33 minuti

Nostalgia

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Info su questo ebook

“Sento dei passi, mi giro e ti vedo,
bella giovane, allegra come allora...
Mi stropiccio gli occhi, il piazzale è vuoto,
sta piovigginando, mi stringo il trench,
mando un bacio al cielo e mi commuovo
e in un guazzabuglio di estasi e rimpianto
torno indietro e dal sogno scivolo via.”

Dall’autore di Attimi fuggenti (Bacchilega)
un’altra raccolta di poesie
oniriche e struggenti
LinguaItaliano
Data di uscita16 dic 2021
ISBN9788832762433
Nostalgia

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    Anteprima del libro

    Nostalgia - Stefano Baldi

    Nota introduttiva

    Ho intitolato questa mia seconda raccolta di poesie ‘Nostalgia’, filo conduttore di diversi componimenti presenti in questo albo che ricordano gli anni dell’infanzia e le persone che non ci sono più, le emozioni e i primi turbamenti della giovinezza e rimarcano soprattutto il tempo che passa inesorabilmente e non si può fermare.

    Ma questa sinossi tratta anche altri temi, primo fra tutti quello dell’amore, un sentimento antico, misterioso e difficilmente definibile per le emozioni che, da diverse angolazioni e contesti, suscita nell’animo umano; dei grandi e piccoli drammi che segnano, alle volte indelebilmente, la vita di un individuo e, non ultimo, dell’ecologia a causa dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici derivanti dallo sfruttamento dissennato delle risorse del pianeta da parte di chi dovrebbe invece farne tesoro.

    l’autore

    Un amore infinito

    Il convivio si è protratto

    al di là di ogni congettura.

    È mezzanotte, l’ora dei commiati

    e in quel momento mi appari

    bella, giovane, radiosa,

    più seducente che mai,

    come spesso ti ho sognata.

    Curiosamente non so nulla di te,

    neppure il nome.

    Mi sorridi, uno slancio, un abbraccio,

    le nostre guance si sfiorano

    avvampando in un impeto fugace.

    Nel tuo sguardo mi stempero

    rapito dall’azzurro dei tuoi occhi

    che rifulge da socchiuse palpebre,

    quel fluido pensiero libera dall’oblio

    un profluvio d’immagini lontane...

    So che non è un sogno

    da uno squarcio del tempo

    rivivo l’amore di una vita passata.

    Sì, mio dolce, imperituro amore,

    dalle tenebre mi hai salvato

    e io, errabondo prigioniero delle stelle,

    a un’altra vita sono approdato.

    Nel nulla in cui una scintilla muore

    mi ritrovo nella sala del meeting.

    La stanza è ormai deserta,

    tu non ci sei, il mio cuore è in tumulto,

    con gli occhi ti cerco...sei già lontana.

    Ora so che non ho più scelta

    e già si profila un epilogo inevitabile

    ma all’umano sconforto non cedo,

    so che per noi ci sarà altro tempo

    ove rivivrà il fuoco dell’amore.

    2 novembre

    In un fluttuare d’immagini sfocate,

    nel silenzio pervasivo dei sepolcri,

    sotto il cielo plumbeo di novembre

    mi avvio lungo un vialetto ombroso.

    Eppure, dopo l’ultima pioggia,

    il luogo non appare né triste né greve.

    Spira appena un palpito di vento

    sollevando dal suolo il velo di nebbia,

    fugando dagli anfratti le ultime ombre.

    M’incammino tra logge e portici

    ricolmi di effimeri ricordi floreali,

    preludio di foglie secche e sterpi.

    Volendo rifuggire dal logoro rituale,

    sono qui in quest’ora mattutina

    per udire l’eco dei miei passi.

    Scorre davanti a me sulle lapidi

    una teoria d’immagini quale registro

    non decifrabile di tante vite vissute,

    pozzo infinito di ancor vive emozioni.

    Questa dei miei è l’ultima casa:

    sono vicini a me, mi sorridono...

    Spezzoni di vita passata riaffiorano;

    esitante cacciatore, nel plenilunio

    vedo stremato mio padre tornare,

    non ha selvaggina nella giberna,

    ha un

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