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Diario di una escort: L'arte di vendersi
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Diario di una escort: L'arte di vendersi
E-book52 pagine45 minuti

Diario di una escort: L'arte di vendersi

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Mia è una prostituta da 500 euro a sera. Durante la sua attività lavorativa ha imparato come far impazzire ogni tipo di uomo e racconta dentro questo libro la dinamiche di comportamento con i suoi clienti fissi. In che modo riusciva ad eccitare anche quelli dove tante altre donne e colleghe fallivano e soprattutto, che cosa faceva per fare in modo che un uomo sia disposto a pagare 500 o 1000 euro per una notte insieme a lei. Una descrizione reale del vero mestiere della escort, dove il sesso è sempre una parte essenziale e indispensabile e le umiliazioni, il condimento della felicità maschile.
Nessuna favola, nessuna storia romantica, solo la realtà di una donna che con il suo impegno riesce a far impazzire gli uomini, ognuno nel modo che desidera di più.
LinguaItaliano
EditoreMia MIlos
Data di uscita6 mag 2019
ISBN9788834101636
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    Anteprima del libro

    Diario di una escort - Mia Milos

    Crediti

    Il Mestiere Maledetto

    Non esiste un luogo pulito

    p.p1 {margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; text-align: justify; font: 12.0px 'Adobe Garamond Pro'} p.p2 {margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; text-align: justify; font: 12.0px 'Adobe Garamond Pro'; min-height: 14.0px} p.p3 {margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; text-align: justify; font: 17.0px 'Adobe Garamond Pro'; color: #0069ff}

    Si leggono ovunque storie di prostitute che vivono felici e contente, pornostar che vivono la sua vita meglio di tante altre donne e che giustificano il mestiere che fanno in tanti modi razionali, confrontando soprattutto i soldi che guadagnano e la vita che fanno con le umiliazioni che il matrimonio comporta.

    Grazie ad aver deciso di prostituirsi riescono ad avere un vita in famiglia, insieme ad un uomo meraviglioso che le ama come loro desiderano ma che le rispetta veramente, senza pretendere in loro il ruolo sottomesso che contraddistingue tanti matrimoni infelici.

    Io devo essere coerente. In questo libro ci sono le riflessioni della mia vita nel mestiere che in qualche modo ho scelto. Non è assolutamente un invito ad entrare nel mondo della prostituzione, ma bensì tutto il contrario. Non è mia intenzione raccontare i momenti meravigliosi che la vita da escort mi ha regalato e non è nemmeno raccontare le umiliazioni ed il disprezzo che ho subito dagli uomini.

    Non voglio vendere nessuna favola, né smascherare nessun mito. Sono una prostituta, una prostituta di lusso. Ho venduto ogni parte del mio corpo, ogni parte della mia vita e della mia anima. Che abbia esercitato il mio lavoro dentro suite di alberghi, che mi abbiano pagato cinquecento o mille euro per una serata o che sia stata venerata da uomini meravigliosi non cambia la essenza di ciò che ho fatto. Il mio mestiere è quello di dare piacere agli uomini ed in quello non c’è spazio per il viceversa. Nessun uomo ti paga per venerare te o per farti felice, nessun uomo ti paga per farti sentire importante o per gratificarti, questo deve essere chiaro. Durante il mio lavoro sono loro che si divertono, sono loro che si sentono importanti e validi e, soprattutto, sono loro che decidono quello che si fa. Anche se decidono di essere maltrattati, decidono loro il modo, il come ed il quando.

    I cliché della TV

    Pretty Woman, Cenerentola e tante altre: sono favole. Questo mestiere è un qualcosa che ti rimane addosso, plasmato nella tua essenza. Una donna non Fa la puttana, ma è una puttana. Smettere di esercitare non significa ritornare pura, magari lo fosse. Come ho detto prima, io devo essere coerente, non con quello che vorrei che fosse questo mestiere ma con quello che questo mestiere è stato nella mia vita.

    L’arte di fare la puttana

    Credo che ogni mestiere di questo mondo si possa fare in due modi, il primo in modo tradizionale, con l’approccio che di solito hanno le persone mediocri con il proprio lavoro. Lo faccio più o meno bene e mi accontento di uno stipendio.

    Nel mio caso, sin dall’inizio, mi specializzai nel capire quali erano le cose che spingevano i diversi tipi di uomo a spendere 500 euro per fare quello che avrebbero potuto fare con le proprie donne senza pagare nulla.

    La psicologia, facoltà che ho frequentato per ben tre anni, giustifica il fatto di pagare una donna con il senso di colpa che la religione impone come modo per espiare la colpa di fare sesso. Pagare una donna in qualche modo viene proposto come una punizione per permettersi un peccato. La realtà è che a nessun uomo fa piacere pagare una donna e quando un uomo lo fa e perché riceve qualcosa di valido in cambio che non è la scopata che possono avere dentro casa.

    I punti di vista

    Dal punto di vista delle persone che si mantengono fuori dal

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