Storie di donne
Di Silvia Rossi
()
Info su questo ebook
Correlato a Storie di donne
Ebook correlati
Un battito per noi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniScopri se il Tuo Bello ti Cornifica Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCome salvare il tuo c***o di matrimonio Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRacconti brevi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNella testa del narcisista: Come usare le sue armi per sconfiggerlo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStorie d'amore, di morte e di follia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniQualcosa di magico Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLibera: Il cielo di mare e di lampare Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniParrasia Utopistica: Un’evoluzione individuale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniEroe Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniA piedi nudi tra gli Antenati Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSenza pietà Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI peggiori appuntamenti della mia vita (finora) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAmori virtuali Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDiario di un ragazzo bipolare Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGiù le mani da mamma! Drammatiche rivelazioni di figli mai ascoltati Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNessun sogno è impossibile Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNon sono lesbica. Zibaldone di... una ragazza per bene Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl Libricino della Felicità: come liberarsi dalle zavorre e raggiungere i propri obiettivi Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Tredici maggio Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniResilienza. Una storia tra le tante Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDal profondo del mio cuore Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniQuel sorriso che non so più regalare Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCoraggiosi da soli Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTorna: Lettera di un padre al figlio omosessuale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUna Sofia Piena di Sogni Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSpecchiarsi nella nebbia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniBasta con queste ca**ate: Come smettere di raccontarsi palle e godersi di più la vita. Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni...e troveremo il coraggio di perderci dentro gli occhi di qualcuno Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe mani degli uomini (ho imparato ad essere libera) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Autrici contemporanee per voi
Ragazze di città Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa meccanica delle vite possibili Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'orologiaio: Un Romanzo Breve (Edizione Italiana) Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Dolce novembre Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRacconti sardi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUna Bellezza Complicata Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMarte contro Venere: Storie vere e altre complicazioni dall'Universo Rosi Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUna donna Valutazione: 5 su 5 stelle5/5I Racconti belli dell'estate Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Casalinga Ideale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa vendetta delle Muse Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUn uomo spietato Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa Tata Vergine Valutazione: 3 su 5 stelle3/5Gioco Senza Regole Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Il Suo Miliardario Rockstar Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniBrava gente Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCome Cenerentola Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Dopo il crepuscolo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniSolo mia Valutazione: 5 su 5 stelle5/5A tempo di musica Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniNata in una casa di donne Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl mio Principe Pirata Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMi piaci da morire Valutazione: 3 su 5 stelle3/5Fratellastro Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniEffetto Carrero: La Serie Carrero, #1 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Recensioni su Storie di donne
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
Storie di donne - Silvia Rossi
essi.
CAPITOLO 1
Innamorarsi in chat
Non riesco proprio a capire perché debba iscrivermi a questa diavoleria.
- Dai fallo non ne resterai pentita.
Senti Simone, io non comprendo neppure a cosa serva.
- Non fare la solita, ci siamo tutti. Iscriviti e basta. Quando mi devi scrivere qualcosa, anche dall’ufficio, lo fai da li, vedrai che non si accorgerà nessuno.
Ma pensi sia una cosa pericolosa? Insomma, io non sono esperta di social network, come devo comportarmi? E se iniziano a scrivermi?
- Ma sei proprio testona. Come ti ho spiegato prima, accetti l’amicizia solo a chi vuoi tu, parli solo con chi vuoi tu, puoi avere anche soltanto me come amico. Poi se ti conosco sono convinto che entro breve avrai una flotta di gente.
Se lo dici tu. Va bene, dai. Giusto per questa volta, ti ascolto. Ma
- Cos’altro c’è?
Ma il mio ragazzo sarà contento di questo?
- Ginevra, tesoro mio, la mia ragazza non lo sa. Tu fai come vuoi, se vuoi dirglielo, fallo, altrimenti mantieni l’anonimato, ti iscrivi con un nome di fantasia, non inserisci le tue foto e ne fai quello che meglio credi. In chat alla fine puoi essere chi vuoi, puoi inventarti tutto quello che ti passa per la testa, fin quando troverai qualche sprovveduto che ci crede. Sta a te decidere se essere te stessa o crearti un personaggio o mille. Nessuno sa realmente chi sei o se al mattino vieni a lavorare con me in questo ufficio dove si gela, o fai la badante o fai la pornostar o sei un noto avvocato. Puoi essere chiunque, a tua discrezione. Ricordati però che anche dall’altra parte puoi incontrare chicchessia, quindi occhio a quello che dici, fai, o racconti, poi non venirmi a dire che non ti avevo avvertita.
Senti Simo, ma allora a che serve iscriversi ad una cosa del genere se rischio di espormi con personaggi che non esistono o sono solo il risultato della fantasia di un disgraziato che non si accetta o si sente troppo insicuro per mostrarsi per quello che è, o peggio qualche baldo giovane fidanzato o sposato, frustrato dalla propria storia. Scusa, non volevo offenderti, però questo penso.
- Tranquilla non mi sento affatto offeso, in effetti tutti i torti neppure li hai, ma come faccio a dire a Deborah che non voglio più stare con lei, ora che i suoi si sono lasciati, che lei è dovuta andare in Belgio con la madre ed il suo nuovo compagno, e la vedo si e no una volta ogni due mesi? Non me la sento adesso come adesso. Sarebbe una mazzata troppo grande per lei da poter sopportare, già ha questo terribile fardello da portarsi addosso che non vorrei dirle anche che non provo più nulla, oltre pena profonda e rammarico, aspetto si stanchi.
Tu sai che su questo non sono affatto d’accordo, lo hai sempre saputo. Cosa ci guadagni a stare attaccato ad un pc a raccontare storie di te a ragazze sprovvedute e credulone o che hanno bisogno soltanto di sentirsi dire certe parole e si accontentano anche di quelle di uno sconosciuto?
- Giny forse non ci guadagnerò un gran che, ma in quei momenti sento di stare meglio, sento di non fare troppo male a Deborah, non essendo me. Come se vivessi nella vita di un altro, è come se io fossi un altro, allora essere quello mi fa sentire bene.
Sei un vigliacco. Ti nascondi dietro ad un dito, ma lo vedi che sei un ragazzone e questo dito non ti copre? Dai Simone, trovati qualcosa di più gratificante da fare invece di stare a cazzeggiare con delle tipe sconosciute in una chat e soprattutto, se vuoi un consiglio, metti un punto a questa relazione che sta diventando squallida.
- Allora ti iscrivi?
Ti odio, sei tremendamente odioso e infantile quando fai così.
Mentre ti faccio la predica tu esci fuori con queste domande idiote. Comunque certo che mi iscrivo, a maggior ragione, brutto asino che non sei altro, così almeno ti controllo e giuro ti farò fare brutta figura con quelle poverette in cerca di affetto e non solo.
- Perfida, sei perfida. Forza dai, prima che arrivi il capo, devo tornare nel mio ufficio. Iniziamo subito l’iscrizione. Nome?
Ginevra Rossi.
- Quindi ti iscriverai con il tuo nome?
Certo. Non sono una vigliacca come te, poi lo dirò ad Andrea.
- Non ti sopporto quando sei così brava ragazza.
Tutta invidia la tua. Brameresti per trovare una perla come me.
- Stai zitta e scrivi i tuoi dati che ho poco tempo.
Sei antipatico.
- Acida.
Bamboccio.
- Befana
Ti odio
- Non è vero, mi vuoi bene, siamo amici da anni, quindi falla finita e scrivi che se ci beccano a fare queste puttanate ci licenziano entrambi.
Dunque: bla, bla, bla. Abbiamo finito?
- Si, ora mandami la richiesta di amicizia.
E come si fa?
- Ma dove hai vissuto fino ad oggi?
In una grotta. Dai, se ero capace facevo da sola.
- Inviata. Ora ti accetto. Da adesso sei libera. Fanne buon uso. Ok?
Ok! Simy, scusa l’ultima cosa.
- Dimmi
Come devo fare per scriverti?
- Scrivimi su whatsapp.
Daiiiiii. Falla finita.
- Flash!!! allora entri qua ed inizi la conversazione. Eccolo, il direttore. Sono qui per chiederti le copie delle fatture del materiale della commessa di Torino, poi lascia parlare me.
Si, si.
La porta si spalancò di botto, come se il direttore volesse cogliere di sorpresa qualcuno, ma visto si erano accorti Simone aveva già preso in mano un mazzo di fogli a casaccio e stava ricordando a Ginevra di quelle copie.
Buongiorno direttore.
- Buon giorno signori. Lei Simone come mai si trova qua?
- Ma direttore avevo bisogno di questi documenti, poi ho chiesto a Ginevra se poteva farmi le copie di alcune fatture, ma stavo giusto uscendo.
Bene, vada allora.
Ginevra lei mi ha preparato i documenti che le avevo chiesto?
Certo Dottore, li ho lasciati nel suo ufficio.
- Allora vado a dargli un’occhiata, mi auguro per lei che vadano bene perché oggi la giornata non è andata per niente come avrebbe dovuto e vorrei evitarle un richiamo.
Me lo auguro. Si rilassi un po’, le farà sicuramente bene.
Il direttore era appena uscito, quando Ginevra si accorse che il computer aveva fatto uno strano suono.
Oh cielo, dalla fretta ho dimenticato di chiudere questo attrezzo. Chi sarà? E chi può essere se non quell’incapace di là, ma che ha scritto? Sei una leccapiedi: - Dottore si rilassi. Io non mi devo rilassare dopo tutto il lavoro che ho fatto per iscriverti?
Gli risponderò dopo, mi sa che è meglio, se il direttore rientra siamo rovinati. Non va sempre bene.
Ginevra tornò a casa, ma la curiosità di capire come funzionasse quel mezzo infernale la stuzzicava parecchio.
Bene, allora veniamo a noi. Ora proviamo a caricare delle foto. Ci sono queste che sembrano carine. Andrea stasera è in netto ritardo. A no, eccolo!!! Amore ciao. Ben arrivato. Vieni qua che voglio farti vedere dove mi ha fatta iscrivere Simone.
- Neanche un bacio, stasera, mia piccola stella?
Ohi scusa, ero presa nel caricare le mie foto, ti prego di perdonarmi. Com’è andata la giornata? Hai cenato?
- Si si, tranquilla, tutto a posto. Su fammi vedere. Ma è un social network?
Si, Simone dice che c’è un sacco di gente. Sono tutti qua dentro.
- Ma tu che bisogno hai di iscriverti?
In verità nessuno, ma lui dice che è divertente e che è un modo come un altro per restare in contatto anche con persone che magari non vedi da tempo, con i vecchi compagni di scuola. Mi piacerebbe provare, ma se la cosa dovesse disgustarmi mi cancellerò. Ti infastidisce?
- No, so la persona che sei, quindi non provo certo paura di un social network. Magari un giorno iscriverai anche me.
Certo amore, sarei contenta se anche tu lo facessi.
- Scusa tesoro, ma stasera però sono stanchissimo, sono passato giusto un attimo perché avevo bisogno di vederti ma ho urgenza di stendermi le gambe, domattina dovrò alzarmi nuovamente alle quattro.
Tranquillo, tesoro. Non c’è nessun problema. Dormiamo insieme?
- Ma stasera è meglio di no, domattina poi sveglierei tutti alzandomi a quell’ora. Preferisco tornare a casa.
Va bene, come credi. La vuoi una camomilla prima della nanna?
- No, vado. La mia camomilla è stata vederti. Ora sto bene, sai che non riesco ad andare a dormire se non vedo il visino della mia stella.
Amore mio. Come farei senza di te. Allora buona notte. Mandami un messaggio prima che dormi.
- Certo stellina.
Andrea tornò a casa. Ginevra adesso era sola e poteva dedicarsi a questa attività, fin quando non sarebbe arrivato Morfeo. Terminò di caricare le foto che aveva scelto, poi iniziò ad inviare richieste di amicizia in qua ed in là a tutte le persone che le venivano in mente.
L’indomani mattina la sveglia aveva sortito in Ginevra lo stesso effetto di una bomba. Era praticamente sconvolta, il sonno non le era affatto bastato per stare a spulciare in quell’aggeggio. Giunse in ufficio praticamente con le occhiaie che le arrivavano al pavimento.
- Buondì Ginevra. Dico che hai combinato stanotte?
Ohi Simy, Buongiorno a te. Maledetto tu e le tue invenzioni, sono stata a caricare foto e prendermi gli affari degli altri fino a notte fonda. Lo sapevo che non dovevo confondermi con te.
- Ah bene! Allora vuol dire che ti è piaciuto?
In effetti non posso negarti il contrario, mi sono divertita parecchio a ricercare persone che conosco e sinceramente devo ammettere che giusto pochissimi non ci sono, o magari ci sono ma sono iscritti con pseudonimi che ignoro.
- Mica pretenderai di ritrovare tutti nel giro di una notte?
No, però la cosa mi aveva un po’ preso la mano e così ho fatto troppo tardi.
- Dai ora scappo, ci vediamo alla pausa pranzo.
Si, a dopo!
La giornata scorse rapidamente, quella sera Andrea era troppo stanco per poter uscire e quando avvertì Ginevra che non si sarebbe presentato lei era già in pigiama, quindi aveva la serata davanti per ridare un’occhiatina.
Quante richieste di amicizia! Wow che spettacolo. Ma questo Iron X
adesso chi sarà? Accetto via, si farà vivo.
Neanche due secondi dopo.
- Ciao
Ciao Iron X.
Vediamo se questo è l’imbecille di turno!
- Ti disturbo?
Se mi avessi disturbata non avrei risposto.