Astronomia Ermetica

Di Paracelso Theophrastus Bombastus Von Hohenheim

Questo libro riunisce due trattati scritti da Philippus Aureolus Theophrastus Bombastus von Hohenheim, detto Paracelso, tradotti per la prima volta in lingua italiana. In essi vengono descritti i principi cosmologici alla base della magia, dell'astrologia e delle arti divinatorie. Paracelso, con il suo linguaggio conciso e diretto, descrive sia il modo in cui le stelle esteriori influenzano l'uomo che il modo in cui le stelle interiori influenzano il suo mondo esterno. Inoltre, tutte le scienze che si interessano dello spirito e non solo degli elementi vengono raggruppate sotto il mantello della Scienza dell'Astronomia e vengono illustrati i rispettivi scopi e campi di interesse.
 

• Lingua: Italiano
• Editore: Artemide Libri
• Data di uscita: 17 feb 2017
• ISBN: 9781536903881

Anteprima del libro

Magia

Prefazione all'Interpretazione delle Stelle

scritta dal Dottor Theophrastus di Hohenheim

Avendo notato che la vera natura e l'ordine dell'astronomia è sconosciuto a molti ho ritenuto ragionevole e conveniente esprimere il mio parere per iscritto. É necessario che io mi faccia avanti proprio in questo momento nel quale tutta la scienza è in via di completa corruzione, inquinata da nozioni vergognose e, nonostante ciò, essa chiama imperativamente all'illuminazione mediante la sua natura e sensi originari. Eppure, considerando i tempi attuali, sono certo che per molti questi scritti ed il mio lavoro appariranno essere assurdi ed inutili. Tale è la cecità del mondo per la quale si preferisce invariabilmente il nome piuttosto di ciò che è significato dal nome.

L'Astronomia è composta da sette facoltà o religioni: colui che non le conosce tutte non è degno di chiamarsi astronomo. Che ogni uomo rimanga nella religione o materia di cui si occupa; che l'astrologo si occupi di astrologia; che il religioso che si interessa di magia rimanga un mago; colui che si interessa di divinazione rimanga nel suo campo; colui che si interessa di negromanzia rimanga un negromante; colui che studia i segni o simboli un traduttore di segni; colui che è devoto alle arti incerte rimanga un incerto; l'investigatore della materia rimanga un fisico. Che l'astronomo non neghi che l'astronomia può essere magia, né si rifiuti di riconoscere il valore della divinazione, della negromanzia e delle altre materie. Tutte queste infatti, come anche l'astrologia, sono parti che costituiscono la stessa astronomia. Esse sono le scienze naturali ed essenziali delle stelle e colui che le padroneggia insieme è degno di essere chiamato astronomo. Esse sono sorelle ma, purtroppo, la loro relazione reciproca è rimasta per molto tempo ignorata dai più. È importante riconoscere questa loro relazione reciproca per far si che esse non si scontrino e disprezzino tra loro.

L'astronomia, ovviamente, non conduce ad una vita che è eterna, anche se può essere ritenuta la massima forma di sapienza naturale posseduta dai mortali. Non è però la massima forma di sapienza umana. Oltre a questa, infatti, vi è un'altra forma di sapienza che è donata dall'alto e che trascende il creato e sorpassa di gran lunga ogni forma di sapienza mortale. Ma, replicherete, il Padre ha creato la Luce della Natura e l'uomo stesso. Beato è colui che cammina in quella luce per la quale era stato formato vedendo che questa deriva dal Padre stesso! Ma, cosa accadde in seguito? Il Figlio diede la Luce della Sapienza Eterna all'uomo in modo da consentire anche a questo di camminare nella luce. Possono contaminarsi l'un l'altro? Felice è colui che cammina nel Padre, felice è colui che cammina nel Figlio! È giusto vivere in entrambi – nell'uno per ciò che è eterno, nell'altro per ciò che è mortale. Poiché dove il Padre non è in collera con il Figlio anche il Figlio non è in collera con il Padre. Come può essere separata, quindi, la Luce della Natura da ciò che è eterno? Una rimane nell'altro. Eppure, questi legami vengono recisi da colui che dà agli altri ciò che non possiede e che parla con la bocca di ciò che non conosce col cuore. Ognuno sulla Terra ha il suo predestinato dono speciale ed è giusto che lavori nella sua direzione. Oltre a ciò, vi sono doni dello Spirito Santo – che è a dire profetici ed apostolici. Coloro che corrono dietro ai beni del proprio vicino non possiedono il dono divino, ed a coloro che parlano con ipocrisia non vengono elargiti doni dallo Spirito Santo.

Confesso apertamente di non aver mai incontrato di persona un profeta o un apostolo. Ho però potuto leggere i loro scritti, i quali sono pieni di saggezza eterna. Per questo motivo non posso preferire la luce della Natura, sulla quale poggio i piedi come fosse uno scalino. I profeti, infatti, hanno profetizzato cose che nessun astronomo sarebbe stato in grado di prevedere. Gli apostoli hanno curato ferite che la medicina non avrebbe mai potuto guarire. Quindi, la relazione che esiste tra il fisico e l'apostolo è la stessa che esiste tra l'astronomo ed il profeta.

Quale fisico può resuscitare i morti? Esiste forse un astronomo capace di profetizzare come David? La medicina è fallibile, non gli apostoli. La saggezza di Dio viene prima di tutto. Detto ciò, il mio compito è quello di insegnare all'interno di queste limitazioni, su materie che riguardano la Natura e noi stessi in quanto mortali. L'astronomo è a conoscenza della figura, forma, apparenza ed essenza dei cieli. Il mago opera sul vecchio e sul nuovo cielo. Il divinatore traduce la voce delle stelle. Il negromante controlla i corpi siderali. Il segnatore conosce le costellazioni microcosmiche. L'adepto delle arti insicure governa l'immaginazione. Il fisico compone.