Matematica Esoterica: Numerologia Pitagorica e Chematrie cabalistiche

Di Frater Efes

“La Matematica è la lingua con cui D-o ha scritto l’Universo”. È una citazione di Galileo Galilei, che però era conscio di ribadire una consapevolezza assai più antica. Pitagora ci disse che tutto ciò che sapeva lo doveva ai sacerdoti d’Egitto.
In questo libro, presentiamo, secondo la lectio Massonica, le 10 tappe sacre della Numerologia Pitagorica, un corpus sapienziale fatto di idee e simboli senza tempo in cui siamo completamente immersi e da cui siamo totalmente dipendenti ancora oggi. Questa collana di libri appartiene a questa Tradizione e intende renderle testimonianza fedele. Davanti all’apparente entropia delle scuole iniziatiche contemporanee, assumiamo come responsabilità anche nostra di fare tutto ciò che è necessario perché il Filo d’Oro non si interrompa, e passi autentico e vitale nelle mani delle prossime generazioni. Nel 2° volume della collana introduciamo i nostri lettori ai misteri affascinanti della Numerologia. Anche in questo caso pubblichiamo, illustrate e commentate, una serie completa di Tavole Massoniche consecutive, organizzate come corso esoterico di base per apprendisti, dedicato alle dottrine Numerologiche del Pitagorismo relative ai primi 10 numeri costituenti la “Divina Tetractys”, il triangolo Magico in cui si raffigurano le dinamiche essenziali delle Energie Primarie dell’Universo. Questi principi sono infine accostati e posti in relazione con il sistema Cabalistico delle 10 Sefirot del glifo dell’Albero della Vita e con la grande Numerologia Mistica Ebraica nota come Ghematria, che viene qui accuratamente presentata ed illustrata nelle sue forme più diffuse e pregnanti.

• Lingua: Italiano
• Editore: Fontana Editore
• Data di uscita: 19 apr 2021
• ISBN: 9791280418074

Anteprima del libro

Pitagorica

TAVOLA I – Presentazione

Vieni, Spirito di Luce, aiutaci a dissipare le tenebre che imprigionano le nostre menti, e guida i nostri passi lungo la via della Verità e della Sapienza eterne.

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Il Numero è ciò che governa le forme e le idee, nonché la causa generante di Dei e Demoni. Pitagora

[Come riportato ne La Vita di Pitagora di Giamblico di Calcide, ca. 300 a.C.]

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Fratelli, questo nuovo corso è forse il più classico, il più sobriamente denso, il più tradizionale, tra tutti i corsi fondamentali proposti dalla nostra scuola iniziatica.

Il Maestro Incisore ci richiama subito qui, in limine, alla necessità che si desti in noi la consapevolezza che, in quanto iniziati, noi siamo dei VEGLIANTI in un mondo di dormienti, che sono ancora persi nel loro sognare i sogni inutili e primitivi di soddisfacimento del proprio Ego attraverso le vie della Materia. Ciò ribadito con forza, possiamo allora ricordarci che, nel momento in cui affrontiamo questo corso esoterico sui più grandi tra gli archetipi – i primi 10 numeri naturali - deve essere parimenti ben desta e chiara in noi la consapevolezza della meta che ci poniamo quale obiettivo finale di tutto questo lavoro, di tutta una vita, quando essa sia stata votata al perfezionamento di noi stessi. E questo obiettivo è quello di POSIZIONARCI COME LA SFINGE che compare raffigurata nella Lama X degli Arcani Maggiori dei Tarocchi, che si mostra a noi FUORI ED AL DI SOPRA DELLA RUOTA DEL DIVENIRE.

Ancillari a questi concetti ci sono quelli per cui la via iniziatica richiede sempre di fare molta attenzione, di esercitare profonde e prudenti qualità di giudizio, ed in base a quest,o di astenersi dalle assunzioni incontrollate, che poi risultano indigesti conglomerati di materia e di pensiero. Se leggiamo qualcosa sui temi che ci stanno più a cuore, facciamolo senza che ciò comporti il saltare a conclusioni affrettate. Riflettiamo sul fatto che solo perché un certo concetto risulta che è stato stampato, - (*N.d.A. ed oggi con i social diremmo anche che sia stato postato oppure che appaia in un blog o che sia stato espresso in un testo che appare ad un certo indirizzo elettronico), questo fatto non implica affatto, di per sé, che tale concetto sia anche vero. Portiamo allora, piuttosto, quanto ci sia rimasto più impresso di queste letture, facendoci una copia della fonte, e portiamola nel gruppo per discuterne e lì confrontiamoci con i Maestri ed i Fratelli. Usiamo sempre il criterio della kavannàh dei Cabalisti o della Haqq dei Sufi, cioè dell’intenzione pura e corretta, rivolta non verso l’ego ma verso la Verità, che è la forma manifesta di D-o, come strumento per distinguere e separare il buon grano dalla pula. I Maestri spesso sono silenti, ma questo è una naturale conseguenza del fatto che essi hanno contemplato l’ineffabile. E per definizione ineffabile è quello che non si riesce a comunicare perché è impossibile trovare parole che riescano, al puro livello verbale, a descrivere e trasferire ad altri un’esperienza che sia stata realmente trascendentale. Tuttavia i Maestri, anche quando sono silenti, conoscono bene la via che ci consente di scalare la