PADRE HO PECCATO! Contro il Cielo e contro di Te (tradotto): Guida a una buona confessione - Versione tradotta da Beppe Amico in lingua italiana corrente

Di Beppe Amico e Fra Giuseppe Faraldi

Questo breve libretto vuole essere un supporto per tutti i fedeli cristiani che seguono un cammino di fede ed anche per quelle persone che magari non sono praticanti ma che sentono il desiderio di confessarsi almeno una volta all’anno.
Indubbiamente è adatto soprattutto per gli atei, coloro che non credono in Dio e voglia il Signore di tutte le misericordie concedere una grazia così grande a chi non ha ancora conosciuto l’ineffabilità dell’amore divino e le tenerezze del Suo abbraccio misericordioso.
Il Sacramento della Confessione riscatta il peccatore e lo rende nuovamente degno del Paradiso.
In queste pagine troverai utili istruzioni su come fare una buona confessione.
Dall’esame di coscienza, all’analisi dei comandamenti più importanti, fino alle preghiere da recitare prima e dopo la confessione sacramentale.
Durante la lettura potrai metterti alla prova e capire a che punto sei nel cammino della vita e in quello spirituale.
Il curatore di questa nuova edizione di un antico libretto di pietà invita il lettore a segnare con una spunta le caselle delle centoundici preposizioni inserite nel libro per comprendere in che modo migliorare alcuni difetti che possono ostacolare il cammino di fede.
Uno strumento prezioso estrapolato da un vecchio libretto di devozione scritto alla fine del XVIII secolo che è stato riattualizzato in una nuova edizione e tradotto in lingua italiana corrente[1] a vantaggio anche della generazione dei “Millennial” che potranno trovare utili spunti per prepararsi ad una buona confessione e avanzare nel loro percorso di fede. 

[1] In questa edizione annotata e ritradotta sono state aggiunte delle parti che nell’originale del 1792 non erano presenti. Le note a piè di pagina visibili nel testo di questa nuova versione specificano le aggiunte a cura della redazione.

• Lingua: Italiano
• Editore: Libera nos a malo
• Data di uscita: 12 ott 2022
• ISBN: 9791222010878

Anteprima del libro

Titolo

Fra Giuseppe Faraldi – Beppe Amico

PADRE HO PECCATO!

Contro il Cielo e contro di Te

Guida ad una buona confessione

VERSIONE ANNOTATA TRADOTTA DA BEPPE AMICO IN LINGUA ITALIANA CORRENTE

SEI SANTO O PECCATORE?

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Note editoriali e copyright

" Celebrare il Sacramento della Riconciliazione significa essere avvolti in un abbraccio caloroso: è l’abbraccio dell’infinita misericordia del Padre" (Catechesi di Papa Francesco all'Udienza Generale del 19/02/2014)

A cura di Fra Giuseppe Faraldi

Estratto dall’edizione originale del 1792 (Manuale cristiano in cui si contengono molte preghiere ed istruzioni) – libro di pubblico dominio

Nuova edizione tradotta da Beppe Amico in italiano corrente

Cover: Ega web design

Immagini: tratte da www.pixabay.com

Blog: www.professionescrittore.org

© Copyright 2022 - Proprietà letteraria riservata

Disclaimer

Il presente libro non intende prevenire il giudizio della Chiesa cattolica, secondo i decreti di Urbano VIII del 15.3.1625 ed è conforme al decreto della S. Congregazione per la Propagazione della fede, in AAS 38 (1966) già approvato da Paolo VI, 14.10.1966, e ai decreti della S. Congregazione dei riti.

Introduzione

Cos’è il Sacramento della Confessione? Perché dobbiamo confessare i nostri peccati?

Tanti si chiedono: "perché mai dovrei confessare ad un prete i miei peccati? Che autorità ha un sacerdote per poter assolvere un peccatore comune come me?

Ed ancora: Non posso confessarmi direttamente con Dio e chiedere a lui perdono per le mie mancanze?.

Questo è quello che la maggior parte della gente si chiede quando per qualche motivo si parla della Confessione, Sacramento istituito dallo stesso Gesù subito dopo la sua risurrezione, quando entrato nel cenacolo diede agli apostoli la facoltà di rimettere i peccati [1] .

E’ importante chiarire che senza la Confessione Sacramentale i peccati non possono ritenersi perdonati, anche se chiediamo perdono a Dio per le nostre mancanze.

Solo in caso di grave necessità come ad esempio una guerra, una catastrofe naturale o nei casi di massima urgenza o pericolo, il penitente, in mancanza di un sacerdote disponibile, può chiedere perdono a Dio dei suoi peccati sicuro che il Padre di tutte le misericordie sicuramente lo giustificherà [2] .

Tale evidenza si intravvede chiaramente nelle stesse parole di Gesù che ai suoi apostoli disse: A chi rimetterete i peccati saranno rimessi, a chi non li rimetterete non saranno rimessi (Gv 20, 22-23).

Purtroppo, esiste una nutrita schiera di persone che affermano di non avere bisogno della confessione perché loro sarebbero brave persone. "In fin dei conti – argomentano – non ho mai ucciso nessuno, cerco di comportarmi onestamente e di essere corretto nelle varie circostanze della vita".

Caro lettore, non agitarti… [3] perché quello che leggerai da qui in avanti ti sorprenderà e voglia Iddio che tu possa