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La celeste condottiera: Tredici catechesi biblico-mariane e una riflessione sul Natale…
La celeste condottiera: Tredici catechesi biblico-mariane e una riflessione sul Natale…
La celeste condottiera: Tredici catechesi biblico-mariane e una riflessione sul Natale…
E-book83 pagine1 ora

La celeste condottiera: Tredici catechesi biblico-mariane e una riflessione sul Natale…

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Info su questo ebook

Gesù Cristo è “la via, la verità e la vita” (Gv 14,6): queste Catechesi a Lui vogliono introdurre, poiché non c’è altri che possa salvarci dall’abisso della perdizione e dalla maledizione, a cui il caos di oggi introduce.
“Questa è la vita eterna, che conoscano Te, l’unico vero Dio, e Colui che hai mandato, Gesù Cristo” (Gv 17,3). Tutti vogliamo la vita piena e duratura; ma solo Gesù che viene dal Padre può darcela.
Nessun altro infatti, ha vinto la morte e il peccato. Anche i più grandi uomini del mondo sono stati dei peccatori e sono morti. Nessuno di loro è risorto; Gesù sì. Per questo noi lo annunciamo da due mila anni a tutti, perché in Lui abbiano la vita.
Gesù vuole essere conosciuto, perché non si può amare ciò che non si conosce. Tanti cercano verità e giustizia, amore e grazia, perdono e misericordia: tutto ciò si trova in Gesù, mandato da Dio per la nostra salvezza.

Sacerdote Giuseppe Tagliareni
Nato nel 1943 in San Giovanni Gemini (Agrigento) e laureatosi in medicina a Palermo (1968), ha studiato teologia a Roma e Torino, dove è stato ordinato sacerdote (1976). Completati gli studi di Licenza in Teologia Morale Pastorale all’Università Pontificia Salesiana di Roma è tornato in Sicilia, vive a Sciacca (Agrigento), dove ha fondato l’Opera della Divina Consolazione (1983), che dirige. È anche parroco di una piccola parrocchia rurale.

 
LinguaItaliano
EditoreChorabooks
Data di uscita14 dic 2017
ISBN9789887851332
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    Anteprima del libro

    La celeste condottiera - Giuseppe Tagliareni

    Natale

    Prefazione

    I testi che seguono sono delle semplici meditazioni bibliche espresse in forma quasi catechetica, su temi molto differenti e sempre interessanti, che toccano la vita e le domande di fondo che tutti si fanno.

    La santa Tradizione cattolica, nel cui ambito nascono e con cui vogliono essere in piena sintonia, dà risposta certa a quelle domande di senso ultimo, attingendo alla rivelazione cristiana.

    Gesù Cristo è la via, la verità e la vita (Gv 14,6): queste Catechesi a Lui vogliono introdurre, poiché non c’è altri che possa salvarci dall’abisso della perdizione e dalla maledizione, a cui il caos di oggi introduce.

    Questa è la vita eterna, che conoscano Te, l’unico vero Dio, e Colui che hai mandato, Gesù Cristo (Gv 17,3). Tutti vogliamo la vita piena e duratura; ma solo Gesù che viene dal Padre può darcela.

    Nessun altro infatti, ha vinto la morte e il peccato. Anche i più grandi uomini del mondo sono stati dei peccatori e sono morti. Nessuno di loro è risorto; Gesù sì. Per questo noi lo annunciamo da due mila anni a tutti, perché in Lui abbiano la vita.

    Gesù vuole essere conosciuto, perché non si può amare ciò che non si conosce. Tanti cercano verità e giustizia, amore e grazia, perdono e misericordia: tutto ciò si trova in Gesù, mandato da Dio per la nostra salvezza.

    Tanti, troppi, anche cristiani non lo sanno. Non si sono mai posti in cerca di Gesù, colui che può guarire, risanare, illuminare, istruire, perdonare a nome di Dio e persino fare risorgere i morti.

    Gesù è l’unico che ha vinto tutti i nemici dell’uomo: Satana, il mondo, la carne con le sue passioni corrotte e il peccato a cui questi nemici portano. Nessuno può da solo riscattare se stesso e spezzare le catene della morte e del peccato.

    Gesù è venuto per redimere, per pagare il nostro riscatto col suo Sangue, per dare la vita in abbondanza a tutti coloro che accettano di credere in lui e di amarlo. La Chiesa esiste per questo: per far conoscere Gesù e fare incontrare con Lui.

    Possano queste pagine, queste catechesi mariane, non solo fare chiarezza su certi temi di impatto vitale, ma soprattutto dare luce a chi è nel buio, orientamento a chi cerca il senso, prova e testimonianza della speranza che è in noi credenti: quella d’incontrare, attraverso Maria, Cristo e fare con Lui il cammino della vita e con Lui tornare al Padre.

    Sciacca, 26 novembre 2017, Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo

    Padre Giuseppe Tagliareni

    Catechesi 1: Messaggio di Fatima

    Il defunto Pontefice Giovanni Paolo Il ha riconosciuto che non è la Chiesa che si è imposta a Fatima, ma è Fatima che si è imposta alla Chiesa. Ciò che la Madonna dunque, ha rivelato ai tre pastorelli nelle sei apparizioni del 1917 è da prendere in seria considerazione, perché è un messaggio per tutti , che la Chiesa riconosce e autentica. Cosa ha detto la Madonna a Fatima? Ecco:

    1. Dio è molto offeso dai peccati degli uomini.

    Il peccato è l'offesa fatta a Dio disubbidendo alla sua Legge d'amore e di verità. È Dio che ha creato e regge l'universo. L'uomo è libero, ma non di peccare, perché il peccato fa danno: da esso nasce tutto il male che c'è nel mondo. Per questo Dio lo proibisce. Ma gli uomini non l'ascoltano e accumulano peccati su peccati, offendendo l'Amore di un Dio che ci è Padre. L'angelo del Portogallo, apparso più volte prima della Madonna, disse ai tre piccoli:

    Consolate il vostro Dio, così profondamente oltraggiato dai peccati degli uomini. E insegnò loro a dire: Mio Dio, io credo, adoro, spero e amo e Vi domando perdono per quelli che non credono, non adorano, non sperano e non amano. Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, io Vi adoro profondamente e Vi offro il Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo, presente in tutti i tabernacoli del mondo, in riparazione degli oltraggi, sacrilegi e indifferenze da cui Egli stesso viene offeso. E per i meriti infiniti del suo Sacratissimo Cuore e per l'intercessione del Cuore Immacolato di Maria, Vi domando la conversione dei poveri peccatori.

    2. Le guerre sono un castigo di Dio per i peccati degli uomini.

    La Madonna disse che la guerra (Prima Guerra mondiale) stava per finire, ma se gli uomini non avessero smesso di peccare, un'altra e più terribile ne sarebbe scoppiata, sotto il pontificato di Pio XI. Cosa che poi avvenne. Certo Dio non vuole la guerra ma la pace; tuttavia a volte non la impedisce, a causa di enormi quantità di peccati di molti popoli. La conversione, la preghiera e il digiuno possono allontanare i castighi di Dio, come fu per la città di Nìnive ai tempi dei profeta Giona. Ma se invece di convertirsi gli uomini moltiplicano e giustificano i propri errori e delitti, vanno incontro agli inevitabili castighi di Dio, come le guerre e le distruzioni, le pestilenze e le deportazioni. Basta ricordare il Diluvio universale, Sodoma e Gomorra, la distruzione dì Gerusalemme da parte di Nabucodonosor e poi nel 70 d.C. da parte dei Romani, come predetto da Gesù. Dio è tutto Misericordia per chi si pente; ma è anche Giustizia per chi si indurisce nel suo peccato: Chi regge i popoli forse non castiga? (Sal 94,10).

    3. L'inferno esiste e molti peccatori ci vanno a finire.

    In una delle apparizioni la Madonna fece vedere per pochi istanti un mare di fuoco e anime dannate immerse nelle fiamme come carboni accesi e demoni dalle forme orripilanti e disse: Avete visto l'Inferno, dove vanno a finire i peccatori. La cosa non è da sottovalutare, perché si tratta di una pena eterna: dall'inferno non si esce più. Va alla dannazione chi muore senza essersi pentito dei suoi peccati, ostinato nella sua volontà ribelle e perversa. I dannati all'inferno oltre al fuoco, soffrono la pena di tutti i sensi, specialmente di quelli con cui più peccarono, poi quella del tormento interiore a causa del rimorso, le urla e le bestemmie degli altri dannati, la terribile e torturante presenza diabolica, il buio e il fetore, la disperazione e soprattutto la privazione di Dio come Amico e l'odio implacabile verso tutti e tutto. Gesù dice nel Vangelo: fuoco eterno, tenebre, pianto e stridore di denti (cf. Mt 22,13; 25,41).

    4. Preghiere e sacrifici preservano dall'inferno.

    Il pentimento finale è una grazia immensa, che il peccatore non merita, ma

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