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Modelli di anamnesi per le professioni socio-pedagogiche
Paradigma per una pedagogia fenomenologica interrelazionale
Serie di e-book2 titoli

Le orme

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Info su questa serie

Il processo di presa in carica del cliente, la messa a fuoco del bisogno, e la successiva strutturazione dell’alleanza educativa, è un percorso estremamente delicato e complesso. Le variabili in gioco sono notevolmente eterogenee: l’età, la condizione di salute fisica e psicologica, il motivo dell’invio, la natura stessa della presa in carico, solo per citarne alcune.
Le scienze dell’educazione, con l’ovvio ausilio delle neuroscienze, della sociologia, della psicologia, dell’antropologia, forniscono al professionista le indispensabili basi teoriche per poter condurre un percorso di rilevamento.
Tuttavia, in letteratura mancano dei modelli precisi di anamnesi che possano essere di facile uso per il professionista ma che, al contempo, risultino abbastanza ricchi e plastici da consentire di non perdere l’individualità del racconto fornito dal cliente.
Il rischio è quello di andare a tentoni, per prove ed errori, basandosi più su un’intuizione soggettiva che non su una scientificità di raccolta dei dati. Perdendo, a volte, elementi nevralgici per la comprensione della realtà di vita del cliente, del suo comportamento attuale, delle sue paure, dei suoi bisogni nascosti.
Modelli di anamnesi per le professioni sociopedagogiche presenta quattro schemi di rilevamento dati:
  • soggetti da 0 a 16 anni (minori)
  • soggetti maggiori di 16 anni (adulti)
  • coppia
  • gruppo
L’etimo «anamnesi» nel titolo è utilizzato nella sua accezione pragmatica di «ricordo», avvicinandosi in questo più alla sua natura filosofica che non a quella diagnostica. I modelli sono una raccolta di dati, finalizzati alla conoscenza profonda del cliente, della sua storia di vita, del suo bisogno. Non sono finalizzati all’incasellamento del cliente in profili standardizzati.
I modelli investono tutti gli ambiti di rilevazione utili in fase di presa in carico e avvio del percorso di supporto, suggerendo al professionista una nutrita serie di ambiti di indagine senza, però, vincolarlo in rigidi schemi predefiniti ma fornendogli un imprescindibile spazio descrittivo autonomo.
Il testo è suddiviso in due volumi. Il volume 1, Modelli, fornisce la descrizione d’uso di ogni strumento, mentre il volume 2, liberamente fotocopiabile, riporta i quattro modelli proposti.
LinguaItaliano
Data di uscita11 dic 2022
Modelli di anamnesi per le professioni socio-pedagogiche
Paradigma per una pedagogia fenomenologica interrelazionale

Titoli di questa serie (2)

  • Paradigma per una pedagogia fenomenologica interrelazionale

    2

    Paradigma per una pedagogia fenomenologica interrelazionale
    Paradigma per una pedagogia fenomenologica interrelazionale

    Cos’è la pedagogia, e a cosa serve? Qual è la definizione pragmatica di un pedagogista, e cosa dovrebbe muovere il suo agire? In che rapporto sta la pedagogia con tutte le altre discipline limitrofe? Qual è la sua peculiarità? Dopo oltre vent’anni della mia vita spesi a fare il pedagogista, ho sentito il bisogno di mettere per iscritto la mia visione della pedagogia. Inizialmente pensavo di scrivere poche righe, ma poi mi sono ritrovato tra le mani un testo completo, una mia proposta organica di un nuovo paradigma pedagogico. Per una pedagogia fenomenologica interrelazionale. Questo libercolo è il mio modo del tutto soggettivo di intendere la pedagogia, e come tale è sicuramente sbagliato. Ma il mio intento non è quello di convincere il lettore della bontà delle mie tesi, quanto piuttosto provare ad innescare un dialogo critico. Per tale motivo ogni capitolo è accompagnato dall’analisi di alcuni colleghi provenienti dal mondo universitario, cooperativistico, libero professionale, verso cui nutro una profonda stima professionale. La realtà sociale e professionale ha condotto la pedagogia italiana di fronte a un bivio: o rinnovarsi ripensando profondamente le proprie radici fondanti, nell’intento di svolgere ancora un ruolo sociale per il futuro, o il ripiegarsi su se stessa fino a diventare l’inutile copia di altre discipline. E questo momento, secondo me, è giunto. Se non ora, quando? Pier Paolo Cavagna, pedagogista libero professionista, consulente pedagogico, formatore, supervisore, saggista, content creator e divulgatore. Già fondatore e presidente di una cooperativa sociale e Giudice Onorario per la Corte di Appello del Tribunale di Cagliari. Ha maturato una esperienza ventennale come educatore di comunità, educatore di strada, educatore per i SET, pedagogista coordinatore e responsabile di laboratorio, formatore per enti pubblici e privati, oltre a diciannove anni di esperienza quotidiana come educatore domiciliare.

  • Modelli di anamnesi per le professioni socio-pedagogiche

    Modelli di anamnesi per le professioni socio-pedagogiche
    Modelli di anamnesi per le professioni socio-pedagogiche

    Il processo di presa in carica del cliente, la messa a fuoco del bisogno, e la successiva strutturazione dell’alleanza educativa, è un percorso estremamente delicato e complesso. Le variabili in gioco sono notevolmente eterogenee: l’età, la condizione di salute fisica e psicologica, il motivo dell’invio, la natura stessa della presa in carico, solo per citarne alcune. Le scienze dell’educazione, con l’ovvio ausilio delle neuroscienze, della sociologia, della psicologia, dell’antropologia, forniscono al professionista le indispensabili basi teoriche per poter condurre un percorso di rilevamento. Tuttavia, in letteratura mancano dei modelli precisi di anamnesi che possano essere di facile uso per il professionista ma che, al contempo, risultino abbastanza ricchi e plastici da consentire di non perdere l’individualità del racconto fornito dal cliente. Il rischio è quello di andare a tentoni, per prove ed errori, basandosi più su un’intuizione soggettiva che non su una scientificità di raccolta dei dati. Perdendo, a volte, elementi nevralgici per la comprensione della realtà di vita del cliente, del suo comportamento attuale, delle sue paure, dei suoi bisogni nascosti. Modelli di anamnesi per le professioni sociopedagogiche presenta quattro schemi di rilevamento dati: soggetti da 0 a 16 anni (minori) soggetti maggiori di 16 anni (adulti) coppia gruppo L’etimo «anamnesi» nel titolo è utilizzato nella sua accezione pragmatica di «ricordo», avvicinandosi in questo più alla sua natura filosofica che non a quella diagnostica. I modelli sono una raccolta di dati, finalizzati alla conoscenza profonda del cliente, della sua storia di vita, del suo bisogno. Non sono finalizzati all’incasellamento del cliente in profili standardizzati. I modelli investono tutti gli ambiti di rilevazione utili in fase di presa in carico e avvio del percorso di supporto, suggerendo al professionista una nutrita serie di ambiti di indagine senza, però, vincolarlo in rigidi schemi predefiniti ma fornendogli un imprescindibile spazio descrittivo autonomo. Il testo è suddiviso in due volumi. Il volume 1, Modelli, fornisce la descrizione d’uso di ogni strumento, mentre il volume 2, liberamente fotocopiabile, riporta i quattro modelli proposti.

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