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L'agire formativo: Stili di apprendimento e strategie didattiche
Abitare il futuro: Competenze per vivere da cittadini responsabili
Lo specchio magico: Pensieri e parole di un formatore riflessivo
Serie di e-book7 titoli

Growth Path

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Info su questa serie

L’arte di avere successo
Ecco un testo che a più di cent’anni dalla sua prima uscita, conserva ancora fascino e, soprattutto, offre a chiunque una guida sicura per ottenere il meglio dalle attività nelle quali si è impegnati. Lo potremmo chiamare un manuale di self-help utile per comprendere noi stessi e le nostre potenzialità di successo. Ma non solo, il testo racconta come usare la persuasione, come governare la volontà, come vincere la timidezza, come parlare bene in pubblico e molto altro ancora. Un testo che non ha nulla da invidiare agli autori più acclamati – Napoleon Hill, Dale Carnegie, o ai contemporanei Robert T. Kiyosaki o Robin Sharma – un percorso di consapevolezza, di crescita e di conquista.
L’autore: Ellick Morn è lo pseudonimo utilizzato da Giovanni Bertinetti (Torino, 22 febbraio 1872 – Beinasco, 28 ottobre 1950) quando scriveva di psicologia e di economia. Lo si ricorda come un validissimo scrittore di letteratura per l’infanzia oltre che essere stato uno dei primi scrittori di fantascienza italiani.
LinguaItaliano
Data di uscita10 set 2013
L'agire formativo: Stili di apprendimento e strategie didattiche
Abitare il futuro: Competenze per vivere da cittadini responsabili
Lo specchio magico: Pensieri e parole di un formatore riflessivo

Titoli di questa serie (7)

  • Lo specchio magico: Pensieri e parole di un formatore riflessivo

    1

    Lo specchio magico: Pensieri e parole di un formatore riflessivo
    Lo specchio magico: Pensieri e parole di un formatore riflessivo

    Una guida innovativa per la crescita professionale del formatore Per ogni adulto che lavora l’identità professionale è dimensione molto importante per la costruzione di una salda identità personale. Ma questa identità professionale quando può dirsi raggiunta? Ogni adulto, di tanto in tanto, dovrebbe passare davanti allo “specchio”, esercitare la pratica riflessiva e nel fare questo ripercorrere la propria storia, rinfrescare le proprie competenze e sviluppare capacità di ricezione e di attenzione nei confronti degli altri. Quante richieste, quante dimensioni da monitorare, certo non si tratta di un processo facile, spesso si tratta di mettere in crisi se stessi, le credenze e le convinzioni che si consideravano vere, imperturbabili. La ricerca degli autori parte da alcune domanda di senso che non possono abbandonare il professionista della formazione: che senso ha il “fare formazione” e la relazione con l’altro nella crescita e nel percorso formativo del professionista? In che modo i luoghi della formazione possono essere ‘sfruttati’ in positivo per il sé e per l’identità professionale? In che modo il formatore cambia e in che modo la relazione diviene per lui strumento di crescita, sprone verso la maturità? Il formatore cresce ed apprende nell’azione, cambia e migliora nella stessa pratica formativa, nell’hic et nunc e nella riflessione che compie su di esso. Parallelamente il formatore può raggiungere la propria maturità professionale solo se, oltre a conoscere se stesso, la definizione di sé, entra in armonia con le definizioni che gli altri creano, le immagini che gli altri riflettono. Questo arduo, lungo, ma intrigante processo verso la professionalità richiede, da parte del formatore, una costante mediazione tra interno ed esterno. Interno – esterno di cosa, di chi? Non si può negare che queste due dimensioni assumono nella formazione molteplici significati e dimensioni, anche se in questo lavoro abbiamo gli autori hanno cercato di approfondirne uno in particolare, quello che risulta essere basilare rispetto all’intero processo formativo: interno – esterno del sé. Martin Buber afferma: ‘colui il quale sa molto sul conto degli altri può essere dotto. Ma chi conosce se stesso è più intelligente’. È proprio da qui che ha inizio la riflessione condotta dagli autori: la conoscenza di sé è una dimensione necessaria per riuscire a condurre se stessi, gli altri e il contesto al vero cambiamento. Una ricerca appassionata dove cinema e letteratura, filosofia e pratica zen fanno da sfondo alla ricerca di un’identità sempre mutevole e cangiante.

  • L'agire formativo: Stili di apprendimento e strategie didattiche

    2

    L'agire formativo: Stili di apprendimento e strategie didattiche
    L'agire formativo: Stili di apprendimento e strategie didattiche

    Programmazione Neuro Linguistica e formazione Ogni professionista della formazione ha, tra i molti, anche l’obiettivo di personalizzare l’apprendimento dei diversi soggetti in formazione che si trova a gestire nelle diverse situazioni date. Sappiamo anche come questo sia uno degli obiettivi più difficili da perseguire: seguire ognuno avendo di vista il gruppo; non tralasciare nessuno e avere la capacità di guidare il gruppo intero verso traguardi condivisi. Per raggiungere questo risultato è importante comprendere il modo personale con il quale ognuno di noi apprende sapendo che le modalità percettive sono diverse e costituiscono una canale preferenziale personale di ognuno. La riflessione che ha dato l’avvio al volume è stata la seguente: quali strategie didattiche sono da mettere in campo se vogliamo personalizzare l’apprendimento valorizzando gli stili di percezione individuali? Da qui si è sviluppata una ricerca che ha portato ad individuare nella Programmazione Neurolinguistica lo strumento per migliorare la capacità di comunicare e di entrare in rapporto empatico con l’interlocutore, per facilitare la comprensione degli stili di apprendimento individuali. La PNL, infatti, è lo studio di come ogni individuo percepisce e interpreta se stesso, gli altri e il mondo che lo circonda. Permette quindi di analizzare ogni comportamento componendolo in sequenze di elementi osservabili, riproducibili e modificabili. Può quindi rappresentare un’opportunità per migliorare la comunicazione interpersonale, la costruzione di unità di apprendimento coerenti con gli stili di apprendimento dei soggetti in formazione, l’individuazione di modalità efficaci con le quali modificare la mappa delle nostre convinzioni per trovare soluzioni appropriate ai diversi problemi, relazionali e apprenditivi, riscontrabili nelle azioni formative. Utilizzare alcuni riferimenti essenziali della PNL può aiutare a raggiungere un importante obiettivo: la personalizzazione dei percorsi di apprendimento, contribuendo al miglioramento della motivazione, partecipazione, coinvolgimento e, in conclusione, all’assimilazione di nuovi apprendimenti. Le energie e gli studi che hanno permesso di perfezionare i messaggi più comunicativi vengono quindi impiegati per migliorare la consapevolezza delle migliori condizioni di apprendimento sia da parte dei docenti che, soprattutto, dei soggetti in formazione. Dagli studi di PNL si possono ricavare le indicazioni che possono migliorare la didattica formativa, senza avere la preoccupazione che ci possa essere condizionamento alcuno nella spontaneità dei soggetti in formazione e soprattutto, elemento critico e per questo fondamentale, senza introdurre strumenti manipolatori ad uso discrezionale dei formatori. Il volume si completa con una serie di casi che descrivono bene, e pragmaticamente, come sia possibile introdurre la PNL nelle metodologie formative e come sia vantaggioso poter disporre di uno strumento in grado di dare un contributo sostanziale alla progettazione e alla gestione di percorsi formativi che vogliono essere utili alla crescita dei soggetti.

  • Abitare il futuro: Competenze per vivere da cittadini responsabili

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    Abitare il futuro: Competenze per vivere da cittadini responsabili
    Abitare il futuro: Competenze per vivere da cittadini responsabili

    Frutto di una lunga ricerca in ambito comunitario, il testo ci descrive come sia possibile identificare un insieme di competenze di primaria importanza per partecipare in modo attivo e consapevole alla propria vita dal punto di vista economico, politico, sociale, familiare, delle relazioni interpersonali pubbliche e private, dello sviluppo personale individuale. Una ricerca che ci aiuta a vivere meglio il "tempo presente" di ognuno definendo i criteri per una vita realizzata e il buon funzionamento della società. Il progetto DeSeCo, questa la ricerca comunitaria, è diventato in breve tempo una sorta di agenda politico-sociale per i Paesi che vogliono adeguare la propria proposta educativa e sociale alla nuova Europa che si sta costruendo e che attraverso la creazione di opportuni raccordi tra mondo della scuola e mondo del lavoro, rende possibile il consolidarsi di nuove modalità relazionali, sociali, politiche. Uno strumento di lavoro per policy-maker, imprenditori, responsabili scolastici, e tutti coloro che vogliono migliorare le condizioni di vita dei cittadini. Importanti contributi di qualificati studiosi, completano un'opera ricca di contenuti e proposte operative.

  • Il potere della vision

    5

    Il potere della vision
    Il potere della vision

    Spesso confusa con la missione aziendale, o con un obiettivo a media o lunga scadenza, la vision è in realtà il più potente motore motivazionale a disposizione di aziende e organizzazioni, in quanto via diretta per accedere al sistema dei valori individuali e sociali. Troppe volte, però, questo formidabile strumento è del tutto ignorato, oppure ridotto a generiche e vaghe dichiarazioni di circostanza: buoni propositi con cui aprire una brochure o un sito internet, ma poi puntualmente ignorati o – peggio – disattesi nei fatti. E invece una vision forte e condivisa, ben costruita e ben comunicata, resa vitale dai fatti e rispecchiata nei programmi, è la chiave del coinvolgimento, dell’identificazione, dell’impegno e della soddisfazione personale. Partendo da un'analisi del concetto di “valore” e dai rapporti fra valori, energia, soddisfazione e qualità della performance, il libro definisce il significato e le caratteristiche di una vision efficace, per poi considerarne le influenze sul clima umano e gli effetti sulle prestazioni individuali e del gruppo. Nella terza parte, infine, viene presentata – passo dopo passo – una guida pratica e dettagliata per la realizzazione di una vision valida e coerente: dalle modalità per individuare ed estrarre i valori individuali e collettivi, a quelle per definire e comunicare una visione che possa essere sentita e condivisa, fino ai criteri per una sua applicazione nella realtà aziendale più concreta e quotidiana.

  • Una scuola di qualità

    4

    Una scuola di qualità
    Una scuola di qualità

    La scuola ha bisogno di qualità Un testo che si inserisce nel profondo processo di trasformazione che la scuola italiana sta vivendo e che offre non solo riflessioni su come rendere le nostre scuole dei veri laboratori di qualità ma che, e forse soprattutto, offre un modello di intervento completo, documentato, pronto per essere utilizzato dalle scuole che vogliono mettere in atto serie politiche di qualità scolastica. I principi della Qualità Totale sono discussi e resi evidenti con molti esempi, strumenti, modalità operative. Tutto per offrire la possibilità a chiunque di agire in modo responsabile per il bene della scuola, attuando serie politiche scolastiche. La scuola italiana cambia verso e questo testo offre il vento per spiegare le vele e solcare nuovi mari.

  • Managing Zen: Il centro del movimento è un punto immobile

    6

    Managing Zen: Il centro del movimento è un punto immobile
    Managing Zen: Il centro del movimento è un punto immobile

    “La ruota gira, ma il perno che consente il movimento rimane immobile. E così chiunque abbia il compito di coordinare persone, gruppi, strutture o eventi, dovrà sapersi rendere immobile, se vorrà essere il reale perno della ruota e consentirne il movimento. Dovrà cioè trovare il proprio centro per diventare un centro. E questa pratica è senz'altro il modo più diretto ed essenziale per scoprire, raggiungere e abitare il proprio centro immobile.” Un libro che parla di oggettività, autocoscienza e meditazione, ma anche di leadership, sistemi di qualità, motivazione, problem solving e stili di management. I principi della pratica e della visione zen, e i benefici nella vita privata e professionale illustrati in modo semplice e diretto attraverso un approccio “dall'interno”, scritto da un esperto in formazione umana e manageriale che è anche – da oltre trent'anni – praticante e istruttore di meditazione zen.

  • Il mondo è tuo!: Come avere successo nella vita

    7

    Il mondo è tuo!: Come avere successo nella vita
    Il mondo è tuo!: Come avere successo nella vita

    L’arte di avere successo Ecco un testo che a più di cent’anni dalla sua prima uscita, conserva ancora fascino e, soprattutto, offre a chiunque una guida sicura per ottenere il meglio dalle attività nelle quali si è impegnati. Lo potremmo chiamare un manuale di self-help utile per comprendere noi stessi e le nostre potenzialità di successo. Ma non solo, il testo racconta come usare la persuasione, come governare la volontà, come vincere la timidezza, come parlare bene in pubblico e molto altro ancora. Un testo che non ha nulla da invidiare agli autori più acclamati – Napoleon Hill, Dale Carnegie, o ai contemporanei Robert T. Kiyosaki o Robin Sharma – un percorso di consapevolezza, di crescita e di conquista. L’autore: Ellick Morn è lo pseudonimo utilizzato da Giovanni Bertinetti (Torino, 22 febbraio 1872 – Beinasco, 28 ottobre 1950) quando scriveva di psicologia e di economia. Lo si ricorda come un validissimo scrittore di letteratura per l’infanzia oltre che essere stato uno dei primi scrittori di fantascienza italiani.

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