Scopri milioni di eBook, audiolibri e tanto altro ancora con una prova gratuita

Solo $11.99/mese al termine del periodo di prova. Cancella quando vuoi.

Psicologia di massa del fascismo
Psicologia delle folle
La nascita del mito dell'eroe
Serie di e-book5 titoli

Psicologie

Valutazione: 0 su 5 stelle

()

Info su questa serie

Come ci ricorda l’autore – noto psicoterapeuta italiano con una vastissima esperienza professionale anche internazionale - «Le riflessioni che compongono questo libro erano state inizialmente inserite in un insieme più ampio scandito in quattro sezioni (filosofia, etica, psicologia, psicoterapia), e sono state divise poi in due libri (il presente libro include riflessioni su filosofia ed etica).
Questa articolazione avrebbe lo scopo di rendere più liscio il cammino fra i concetti e le pratiche: in realtà tutto comunque scorre, però non è facile lasciarlo andare, dato che il pensiero digitale richiede passaggi concettuali controllati piuttosto che fluidi, mentre la pratica si muove spesso su cammini analogici». In una logica di circolarità tra i quattro elementi sopra, l’autore ci presenta la propria visione del pensare e dell’agire filosofico e psicologico: «la psicoterapia si appoggia su una psicologia che non si regge su una struttura rigida di concetti ma sul presupposto del valore, nello specifico del valore etico, e che si basa sulla fenomenologia, un pensiero che poggia sull’esperienza in ottica esistenzialista». In quest’ottica viene presentato il sapere filosofico ed etico che apre alle successive riflessioni psicologiche avendo ben chiaro che il compito dello psicoterapeuta fenomenologico-esistenzialista è quello di condurre ad una visione “prismatica” della realtà, in cui dal finito si diparte l’infinito.
LinguaItaliano
Data di uscita2 apr 2018
Psicologia di massa del fascismo
Psicologia delle folle
La nascita del mito dell'eroe

Titoli di questa serie (5)

  • La nascita del mito dell'eroe

    1

    La nascita del mito dell'eroe
    La nascita del mito dell'eroe

    Come nascono gli “eroi” Questo testo è unanimemente considerato uno degli studi più profondi e completi sul tema della nascita del mito dell’eroe secondo un’interpretazione piscoanalitica. Presentando il metodo interpretativo adottato, Rank fonda la legittimità della psicoanalisi come strumento di indagine della mitologia assumendola quale "proiezione" del "Mondo Interno" dell'Uomo. Dopo aver passato in rassegna alcuni tra i principali miti a partire da Sargon per arrivare a Lohengrin, viene presentata la sua tesi che vede l’identificazione dell'Io del bambino con l'eroe del mito. "Ricordiamoci - scrive Rank - che il mito rivela normalmente il tentativo di emanciparsi dai genitori e che tale desiderio si risveglia anche nella fantasia del bambino nel periodo in cui cerca di conseguire la propria indipendenza ed autonomia. Nel fare ciò l'Io del bambino si comporta come l'eroe della leggenda: in effetti l'eroe si deve interpretare come un "Io" collettivo dotato delle più alte qualità". Nella "rivolta contro il padre" Rank vede la giustificazione del mito della nascita dell'eroe: il mito sembra quindi fornire una soluzione culturale ad una contraddizione interna tra sentimenti antitetici di ostilità e di sfida, di tenerezza e di bisogno verso il padre. Il testo è così uno dei saggi più importanti per comprendere i riferimenti simbolici e psciologici della mitologia. L’autore: Nato in una famiglia ebrea modesta, Otto Rank (1884-1939) segue una formazione secondaria tecnica e lavora in un’officina di meccanica. Appassionato di letteratura, di teatro e di storia, scopre la psicoanalisi e conosce Freud. L'amicizia e la collaborazione tra i due uomini dureranno quasi vent'anni. Rank è aiutato finanziariamente da Freud durante i suoi studi di filosofia e di letteratura che termina nel 1912. Diventa segretario della Società psicoanalitica di Vienna. È a lui che dobbiamo i verbali preziosi delle riunioni del mercoledì. La sua cultura prodigiosa orienterà le sue ricerche verso la psicoanalisi applicata all'arte, alla mitologia ed alle scienze umane.

  • Psicologia di massa del fascismo

    2

    Psicologia di massa del fascismo
    Psicologia di massa del fascismo

    Comprendere la natura del fascismo Questo importante testo fu scritto durante gli anni della crisi tedesca, 1930-33, ed in seguito bandito dai nazisti, ed è un contributo senza eguale alla comprensione di uno dei fenomeni cruciali anche dei nostri tempi, il fascismo. Reich applica la sua conoscenza clinica della struttura caratteriale umana alla scena sociale e politica e respinge fermamente il concetto che il fascismo sia l’ideologia o l’azione di un singolo individuo o di una singola nazionalità, o di un qualsiasi gruppo etnico o politico. Egli nega pure una spiegazione puramente socio-economica, quale era stata avanzata dagli ideologi marxisti. Reich concepisce il fascismo come espressione della struttura caratteriale irrazionale dell’uomo medio, i cui impulsi e le cui necessità primarie, biologiche, sono state represse per migliaia di anni. L’importanza di questa opera oggi non deve essere sottovalutata. La struttura caratteriale umana che diede vita a movimenti fascisti organizzati esiste tuttora, e domina i nostri attuali conflitti sociali. Se vogliamo un giorno eliminare l’agonia caotica dei nostri tempi, dobbiamo rivolgere la nostra attenzione alla struttura caratteriale che la crea; dobbiamo capire la psicologia di massa del fascismo. L’autore: Wilhelm Reich nacque in Austria nel 1897. Studiò medicina a Vienna dove, in seguito, diresse il Seminario di terapia psicanalitica. Con l’avvento del nazismo fu costretto a fuggire dalla Germania e, dopo un breve soggiorno in Norvegia, si trasferì negli Stati Uniti fondando a New York l’Orgone Institute. Denunciato per i suoi esperimenti, venne rinchiuso nel penitenziario di Lewisburg dove morì di infarto. Il pensiero di Reich è sempre stato in bilico tra freudismo e marxismo, dei quali tenta una sapiente quanto ardita sintesi, proiettandosi in tal senso verso un filone della psicoanalisi che potremmo definire erotica. Psicoanalisi e marxismo sono da Reich concepiti prospettive parziali e insufficienti se non incollate fra loro, efficaci solo e soltanto se integrati, in modo tale da penetrare la dialettica psicosociale dell’uomo.

  • Psicologia delle folle

    3

    Psicologia delle folle
    Psicologia delle folle

    Folla e potere (ed. 2022) Un testo rivoluzionario e di sicuro riferimento per moltissimi studi che hanno affrontato lo studio delle masse. Gustave Le Bon fu il primo a studiare scientificamente il comportamento delle folle, un fenomeno non più sottovalutabile dopo gli sviluppi dell’industrializzazione e dell’urbanizzazione. In questo studio ha identificato i caratteri peculiari del fenomeno "folle" e ha proposto tecniche volte a guidarle e controllarle. Applicando un paradigma di studio scientifico derivato dall’approccio clinico, Le Bon utilizza i concetti di contagio e suggestione per spiegare i meccanismi della folla che portano all’emergere dell’emotività dall’istintualità e dall’inconscio, altrimenti repressi negli individui dal controllo sociale. Le Bon dipinge le folle come una forza di distruzione, priva di una visione d'insieme, indisciplinata e portatrice di decadenza, esaltando invece le minoranze come forza capace di creare. La sua analisi, lucida e puntuale, lo porta a criticare la tendenza conservatrice delle folle, che spesso diventano manipolabili da elementi esterni e dal prestigio di singoli individui all'interno di esse. Sicuramente un testo di indubbia attualità.

  • Pensare per vivere Psicologia e psicoterapia

    4

    Pensare per vivere Psicologia e psicoterapia
    Pensare per vivere Psicologia e psicoterapia

    Come ci ricorda l’autore – noto psicoterapeuta italiano con una vastissima esperienza professionale anche internazionale - «Le riflessioni che compongono questo libro erano state inizialmente inserite in un insieme più ampio scandito in quattro sezioni (filosofia, etica, psicologia, psicoterapia), che è stato diviso poi in due libri: il presente libro include le riflessioni su psicologia e psicoterapia. Questa articolazione avrebbe lo scopo di rendere più liscio il cammino fra i concetti e le pratiche: in realtà tutto comunque scorre, però non è facile lasciarlo andare, dato che il pensiero astratto richiede spesso passaggi concettuali controllati digitalmente piuttosto che fluidi, mentre la pratica si muove su cammini analogici». In questo testo troviamo così una sintesi del pensiero dell’autore che ci consegna una piccola “summa” del sapere psicologico e dell’intervento piscoterapeutico. Il legame tra i quattro saperi ricordati sopra si lega laddove l’autore sostiene che «la psicoterapia richiede cammini sostenuti, articolati e verifcati dalla logica, che è l’ossatura stessa della filosofia: il termine “logica” significa “connettere”, e indica una connessione tra le parole e l’ineffabile che sta sullo sfondo». Un testo che sostiene il lettore, attraverso il dispiegarsi del sapere specifico, in un percorso di sviluppo e di cambiamento.

  • Pensare per vivere Filosofia ed etica

    5

    Pensare per vivere Filosofia ed etica
    Pensare per vivere Filosofia ed etica

    Come ci ricorda l’autore – noto psicoterapeuta italiano con una vastissima esperienza professionale anche internazionale - «Le riflessioni che compongono questo libro erano state inizialmente inserite in un insieme più ampio scandito in quattro sezioni (filosofia, etica, psicologia, psicoterapia), e sono state divise poi in due libri (il presente libro include riflessioni su filosofia ed etica). Questa articolazione avrebbe lo scopo di rendere più liscio il cammino fra i concetti e le pratiche: in realtà tutto comunque scorre, però non è facile lasciarlo andare, dato che il pensiero digitale richiede passaggi concettuali controllati piuttosto che fluidi, mentre la pratica si muove spesso su cammini analogici». In una logica di circolarità tra i quattro elementi sopra, l’autore ci presenta la propria visione del pensare e dell’agire filosofico e psicologico: «la psicoterapia si appoggia su una psicologia che non si regge su una struttura rigida di concetti ma sul presupposto del valore, nello specifico del valore etico, e che si basa sulla fenomenologia, un pensiero che poggia sull’esperienza in ottica esistenzialista». In quest’ottica viene presentato il sapere filosofico ed etico che apre alle successive riflessioni psicologiche avendo ben chiaro che il compito dello psicoterapeuta fenomenologico-esistenzialista è quello di condurre ad una visione “prismatica” della realtà, in cui dal finito si diparte l’infinito.

Autore

Gustave Le Bon

Gustave Le Bon lebte von 1841 bis 1931 und wurde weltberühmt mit seinem Werk "Psychologie der Massen", mit dem er einen Standard in der Massenpsychologie setzte.

Correlato a Psicologie

Ebook correlati

Psicologia per voi

Visualizza altri

Categorie correlate

Recensioni su Psicologie

Valutazione: 0 su 5 stelle
0 valutazioni

0 valutazioni0 recensioni

Cosa ne pensi?

Tocca per valutare

La recensione deve contenere almeno 10 parole