La risposta fintech alla crisi di liquidità
la reazione più comune degli investitori è quella di dismettere gli investimenti. Si tratta di un errore, perché vendere ai minimi equivale a incassare una perdita certa”. A dirlo, a Fortune Italia, è Antonio Lafiosca, Coo di , uno dei principali marketplace lending italiano per le pmi, commentando la gravissima situazione economica, è strutturato per essere assolutamente difensivo, in quanto contiene pezzi di 100 prestiti diversi ad altrettante diverse aziende”. Nata nel 2013 e specializzata nel credito alle micro, piccole e medie imprese, vanta oggi più di 25mila imprese clienti provenienti da tutta Italia, 4mila prestatori e oltre 80 mln di euro erogati. Per sostenere le società più duramente colpite dall’emergenza Coronavirus, la fintech ha lanciato “Cash Anti Covid-19”, un prodotto pensato appositamente per sostenere le piccole e medie imprese. Si tratta di un finanziamento bullet della durata di sei mesi progettato per coprire le spese correnti delle pmi (come salari e stipendi, affitti, utenze, ecc.) per il prossimo semestre. Attraverso questo prodotto, la fintech andrà ad anticipare fino a 500mila euro per le imprese che hanno un fatturato annuo maggiore di 10 mln, e fino a 300mila per le imprese sotto questa soglia. L’azienda ripagherà l’anticipo ricevuto solo allo scadere dei sei mesi, attraverso un ulteriore finanziamento rateale della durata di 12 mesi o più. “È un momento delicato – prosegue il Coo – che non conosce precedenti nella storia recente: l’emergenza sanitaria va affrontata per prima, ma non si può dimenticare che nel breve termine il danno per le imprese potrebbe trasformarsi in una nuova emergenza sociale. Già schiacciate a febbraio dalla disruption della supply chain che in qualche caso aveva bloccato le produzioni per mancanza di forniture dalla Cina, le imprese hanno subito un duro colpo con lo stop al 70% delle produzioni in Italia, che secondo le stime di Confindustria, equivarrà a una perdita di ricchezza di 100 mld di euro al mese”. L’Osservatorio sul working capital a cura di Cribis e Workinvoice stima che la situazione di forte stress dell’economia italiana potrebbe determinare un fabbisogno finanziario per le imprese di almeno 15 mld di euro nei prossimi 3 mesi e 45 mld in tutto il 2020. Una crisi che andrà a interessare maggiormente alcuni settori in cui lavorano molte aziende del commercio all’ingrosso, del turismo, della manifattura, del tessile e dell’abbigliamento. “Cash Anti Covid-19” è rivolto a tutte le aziende sul territorio italiano il cui business è o verrà messo in difficoltà a causa dell’emergenza Coronavirus. “Ci siamo focalizzati sulla raccolta di dati sulle strategie che le imprese stanno attuando a difesa del proprio business e abbiamo monitorato il portafoglio, per individuare eventuali situazioni temporanee di insolvenza”, spiega Lafiosca.
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