LE VALLI DEL NATISONE
Aria meno inquinata, effetto delle montagne? Sia quel che sia, il Friuli è comunque un’Italia diversa.
È una delle più fiere tra le tante “piccole patrie” del nostro Paese. Orgogliosamente tale.
Qui si lavora sodo, ma ci si sa anche consacrare del tempo per lo stare insieme, meglio se con un taj in mano. Perché il vino, se è buono, e in queste terre lo è al di là di ogni dubbio, aiuta la socialità e rilassa l’anima.
Il Friuli è un piccolo grande mondo e il viaggio che qui vi suggeriamo ne esplora solo una piccola parte: un assaggio che sicuramente vi costringerà a tornare per scoprire il moltissimo d’altro che questa esoterica terra di confine svela a chi sa aprire gli occhi. Il nostro viaggio prende il via da un castello per concludersi in un Santuario, che a sua volta fu una fortificazione. Quasi a rimarcare l’importanza che ha avuto la Chiesa in questo territorio, con il Patriarcato di Aquileia a fungere da guida religiosa ma anche temporale.
Il Castello da cui partiamo domina Udine. Il suo è un “dominare” davvero relativo, dato che la città è in pianura. L’esistenza di questo piccolo rialzo è stata sufficiente per farne prima un luogo di difesa che via via si è fatto di “rappresentanza” e, oggi, uno straordinario museo.
Al suo interno, nell’imponente Salone del Parlamento, è allestita una affascinante mostra su una delle glorie friulane, quel Giovanni da
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