nelle cinque pampinose terre”: un vino che è una vertigine, un affronto poetico e brutale, così come il contesto da cui proviene. Cinque borghi di pescatori incastonati nella roccia, Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore, compresi tra Punta Mesco e Punta di Montenero e sormontati da crinali terrazzati con fatica, con intelligenza, al cospetto di vette che si spingono fino agli ottocento metri di altitudine. E di un mare che appare altrettanto verticale, quasi uno specchio, per uno dei paesaggi più belli e caratteristici del mondo. Eccole le Cinque Terre, con i loro ibridi, ovvero in piani, gradoni, dove l’olivo e la vite affondano la radice e regalano il loro frutto sofferto, dunque buonissimo.
Quel fiero Sciacchetrà
Aug 09, 2021
3 minuti
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