UN MONDO IN FIAMME
IL VIRUS
Gennaio 2020: il governo cinese mette in quarantena decine di milioni di persone per la diffusione di un nuovo virus, il Covid-19. È l'inizio di una pandemia: in Italia, i primi due casi si registrano il 30 gennaio
I MICROCHIP
Causa pandemia, le fabbriche si fermano: la produzione mondiale di beni per mesi perde colpi. Poi, nel febbraio 2021, un'ondata di gelo in Texas blocca la produzione di microchip; il 19 marzo, in Giappone, un incendio distrugge parte dello stabilimento di Hitachi Naka della Renesas, impedendo per mesi la fornitura di chip. A Taiwan, in primavera, diventa allarmante la siccità: scarseggia l'acqua necessaria alla produzione di wafer di silicio. In tutto il mondo mancano i semiconduttori e la produzione di auto si ferma
I PORTI
Il 23 marzo, la nave Evergiven s'incaglia nel Canale di Suez, bloccandolo per sei giorni: nei mari si crea un ingorgo gigantesco. In giugno, per alcuni casi di contagio di coronavirus, la Cina chiude il porto di Yantian; in agosto, tocca a quello di Ningbo-Zhoushan, il terzo per importanza del Paese. Le ripercussioni sul traffico marittimo sono pesanti in tutto il mondo: i container restano bloccati sulle banchine, i costi dei noli marittimi vanno alle stelle
ce li avessero raccontati tutti insieme, ben difficilmente ci avremmo creduto. Com'è possibile registrare, in un lasso di tempo così contenuto, una tale concentrazione di eventi – per usare un eufemismo – sfavorevoli? Eppure, tra i primi mesi
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