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“Pastina”, antica osteria affacciata sul Lago d’Iseo

’è un posto sulle alture di Sale Marasino da dove si vede il lago padroneggiare sulla valle. Un luogo autentico fatto di persone autentiche con pezzi di storia autentici. L’ è un’osteria familiare di montagna a 850 m d’altezza, un’attività storica, portata avanti dalla famiglia Bonardi e tramandata dai bisnonni che già intorno agli anni ’30 dello scorso secolo avevano il , cioè il permesso di somministrare al pubblico il vino e i formaggi prodotti. A quei tempi i clienti erano i lavoratori delle fabbriche che a deve l’origine del suo soprannome alla che si preparava fin dai primi del ’900 e veniva servita al pubblico. La nonna Betta passò il testimone a suo figlio Battista che insieme a Sandra, sua moglie, iniziò a gestire l’osteria oltre all’azienda agricola che produceva – e produce ancora oggi – il formaggio con il latte di una quindicina di vacche brune alpine. Battista è il classico uomo di montagna, nato e cresciuto tra queste montagne: contadino e boscaiolo, gestisce i prati di proprietà dove fa pascolare gli animali. In cucina, Sandra si occupa della gestione dei piatti da preparare senza mai abbandonare le tradizioni valligiane e i prodotti del territorio, assolutamente freschi. Battista e Sandra stanno passando il testimone a Silvia, una delle loro tre figlie. La scelta di Silvia è una passione che ha intrapreso fin da bambina, seguendo la nonna che le ha tramandato l’amore per una vita semplice in montagna, a contatto con la natura ma anche con la gente, l’amore per la cucina tradizionale e casalinga. Silvia frequenta la scuola alberghiera fino ad acquisire tutta la preparazione idonea al passo coi tempi per esprimersi oggi al meglio, senza allontanarsi dalle tradizioni familiari. Insieme a lei le altre sorelle, Valeria e Giovanna, hanno aiutato concretamente i genitori nella gestione della Pastina: fin da piccole tornando da scuola, tra un compito ed una lettura, c’era chi tirava la sfoglia, chi rassettava, chi col mestolo girava la polenta. Tutta l’espressione contadina del nostro Paese, antica e sana. Silvia ora ha 39 anni e una figlia di 6, Asia, e vivono qui, insieme a Battista e Sandra nell’osteria, al piano di sopra, affrontando giorno per giorno i sacrifici di una vita contadina ma gioendone ogni momento per il cielo azzurro, la pioggia, la neve, il prato da tagliare, le vacche a cui badare. Basta affacciarsi alla finestra per ammirare le alture in cui vive la famiglia Bonardi, la bellezza della natura che la circonda. Prati che d’estate diventano alpeggio per il bestiame, montagne con la vetta incoronata da una croce “Punta Almana”, meta di escursioni oltre a vari sentieri che la collegano ad altre vallate, leggendari e storici: dalla Tratta del Sale ai sentieri battuti dai partigiani durante la Resistenza, ma anche unico modo di comunicazione per potere andare al lavoro in fabbrica nel dopoguerra. Ed è così che è nata Pastina, come unico rifugio e riparo tra le montagne. Inoltre, sempre affacciandosi dall’osteria, si trova di fronte a noi la splendida Montisola, proprio nel mezzo del lago, l’isola lacustre più grande d’Italia e tra le più estese in Europa, da dove ammirare meravigliosi tramonti. La scelta della cucina è semplice e casalinga, seguendo ricette tramandate dalla nonna e utilizzando prodotti stagionali. Partendo dagli antipasti troviamo gli affettati, la giardiniera e verdure in salsa rossa della nonna passando poi al “re” dei primi piatti bresciani, i casoncelli (ravioli fatti in casa con pasta all’uovo) al burro e salvia, le tagliatelle fresche con funghi, la pasta con salmì di selvaggina. Ritornando al piatto tipico per eccellenza già citato, lo spiedo, è preparato con un mix di carni selezionate (porchetta, costine, pollo, faraona e lombi) messe a cuocere infilzate su una struttura d’acciaio con braccia per circa 4 ore, continuamente irrorate da burro di malga. Lo spiedo viene servito accompagnato con polenta. In Pastina si trova anche un piccolo spaccio dove trovare prodotti pronti all’acquisto come formaggi, salumi, miele, liquori, burro prodotti dalla famiglia Bonardi. Come secondi piatti viene proposta anche carne alla brace con funghi, selvaggina della zona e piatti tipici casalinghi che ormai nelle nostre case non si cucinano più, ma in montagna non mancano mai, ovvero il formaggio fuso cotto alla piastra. I vini sono selezionati tra la Franciacorta – con le sue eccellenze – e la Val Camonica, come l’azienda vitivinicola Roche dei Vignali. Piatti della tradizione abbinati ad un servizio semplice, sani e gustosi, come l’ambiente che i Bonardi e Silvia hanno voluto rispettare.

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