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Scaccomatto: Cuochi si diventa
Scaccomatto: Cuochi si diventa
Scaccomatto: Cuochi si diventa
E-book171 pagine1 ora

Scaccomatto: Cuochi si diventa

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Info su questo ebook

Quali sono gli ingredienti per diventare un grande chef? Passione, lavoro duro, entusiasmo, curiosità, coraggio, un pizzico di follia. Ingredienti indispensabili, ma non sufficienti. È necessario amalgamarli nel modo giusto, aggiungere determinazione e cuore a volontà. Innamorarsi di una città che diventa la tua città, senza dimenticare dove affondano le tue radici con gli occhi aperti sul futuro. Lo chef Mario Ferrara racconta attraverso ricordi, esperienze, incontri e ricette la sua vita da chef “in viaggio”
LinguaItaliano
Data di uscita17 nov 2016
ISBN9788893470971
Scaccomatto: Cuochi si diventa

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    Scaccomatto - Mario Ferrara

    Mario Ferrara

    SCACCOMATTO

    Cuochi si diventa

    Prima Edizione Ebook 2016 © Edizioni del Loggione, Modena-Bologna

    ISBN: 9788893470971

    Foto:  Martina Ferrara

    Edizioni del Loggione

    Via Paolo Ferrari 51/c - 41121 Modena

    http://www.loggione.it  e-mail: loggione@loggione.it

    Mario Ferrara

    SCACCOMATTO

    Cuochi si diventa

    INDICE

    INTRO

    RICETTA MACCARUNE

    LA CUCINA È UN LINGUAGGIO

    BASILICATA

    INSALATA DI PATATE E PEPERONI

    A’ SCIOTTA

    CROSTATA DI SANGUINACCIO

    PANE CON OLIO DI OLIVA E MENTA

    ZUPPA AL MOSTO DI UVA FRAGOLA

    MOSTO DI VINO CONDITO

    INVOLTINI AL SUGO

    MATERA

    SALSICCIA, PEPERONI SECCHI E CIME DI RAPA

    SALSICCIA FATTA IN CASA

    TUBETTINI AI PISELLI

    FAVE E LATTUGA

    ZUPPETTA DI CARCIOFI FAVE E PISELLI

    RICETTA MINESTRA DI CAVOLO, VERZA E PATATE

    JESOLO

    METAPONTO

    TAIEDDA

    MERLUZZETTO ALLA DON NICOLA

    BOLOGNA

    TORTELLINI RIPIENI DI FONDUTA DI FORMAGGIO E MANDORLE

    TRIANGOLI RIPIENI DI RICOTTA MASCARPONE E FRAGOLE

    CICORIA E FAGIOLI

    AL BANDO LE GELOSIE

    SPAGHETTI AGLIO, OLIO, PEPERONCINO, CON CREMA DI SEPPIA NERA

    CHEESECAKE DI SQUACQUERONE ALLE PERE E ZENZERO

    TORTELLINI DI CARCIOFI IN BRODO DI SCAMPI

    GLI INCONTRI NON SONO MAI CASUALI

    RICETTA UOVO

    CODA DI BUE A MODO MIO

    FOIS MAGRE CON CIPOLLA ROSSA DI MEDICINA IN AGRODOLCE E OLIO DI ALLORO E ROSMARINO

    NON C’È SOLO IL RISTORANTE

    Bruno Damini e l’Arena del Sole

    ORSO CON POLENTA E PEPERONI CRUSCHI

    Il Gelatiere per eccellenza

    ALICI MARINATE CON GELATO ALLA ’NDUJA E STRACCHINO

    GELATO ALLA ’NDUJA E STRACCHINO

    GELATO AL PESTO

    BRAZIL

    Più vai lontano e più ti accorgi di ciò che hai vicino

    ROLLINO DI CAPRETTO, PATATE E FRIGGITELLI

    ZUPPETTA DI FRAGOLE ALLA MENTA E GELATO DI CREMA

    RACCOLTO, COTTO E MANGIATO

    TARTARE DI BARBABIETOLA CON SALSA AL PARMIGIANO E CIALDA DI MANDORLE

    SFOGLIA BIANCA RIPIENA DI PISELLI CON CREMA DI ZABAIONE SALATO E FINOCCHIETTO

    TELEVISIONE E GAVETTA

    TATAKI DI TONNO ALLO ZENZERO

    FINALMENTE IL GIAPPONE

    RICETTA RAGÙ

    GUANCIA DI MANZO AL SANGIOVESE CON CREMA DI DAIKON E BIETOLA PICCANTE

    ANIMELLE DI AGNELLO, SEPPIA MORBIDA CROCCANTE, SALSA ORIENTALE E CAVOLO ROSSO

    RINGRAZIAMENTI

    L’AUTORE

    I Quaderni del Loggione

    Ognuno ha la propria storia

    e ogni storia appartiene al singolo

    (Mario Ferrara)

    INTRO

    I contadini risalivano le strade con i loro animali e rifluivano alle loro case, come ogni sera, con la monotonia di una eterna marea... (…) e d’ogni intorno altra argilla bianca senz’alberi e senza erba, scavata dalle acque in bocche, in coni, in piagge d’aspetto maligno, come un paesaggio lunare... e d’ogni parte non c’erano che precipizi di argilla bianca, su cui le case stavano come liberate nell’aria...

    C. Levi

    Nel 1961 in Basilicata non c’erano ancora delle vere strade, ma solo delle mulattiere: dei sentieri sterrati e sconnessi tracciati dal passaggio di carovane con bestie da soma. Avete presente un carretto? Quello di legno con le ruote alte in ferro molto pesante? Ecco, immaginatene uno tirato da un cavallo pieno di ortaggi, legumi e grano, che viaggia con sopra un uomo e una donna. L’uomo si chiama Michele e la donna Lucia, incinta al nono mese.

    Fu lì, su quel carretto, che mia madre ebbe le prime doglie e fece appena in tempo ad arrivare in paese prima di mettermi al mondo. E mi piace immaginare che fu in quel momento, appena vidi la luce, che mi accorsi che il mondo intorno a me era pieno di verdure, grano, uova fresche, frutta… e probabilmente da subito dovetti udire il rumore del ferretto* con cui mia nonna preparava i maccarune.

    Negli anni sentii sempre fortemente il calore della famiglia, denso e avvolgente come il profumo del camino sempre acceso che serviva per tutto: per scaldarsi in inverno, per intiepidire l’acqua che occorreva per lavarsi e, soprattutto, per cucinare!

    Dopo Enzo e Paolo, mia madre si aspettava Caterina, ma nacqui io: Mario dal nome di nonna Maria. I miei fratelli sono più grandi di me di 5 e 7 anni e quindi hanno sempre fatto razza a parte e chissà, probabilmente anche per questo non abbiamo mai litigato.

    È lì, nel microcosmo della famiglia che ha avuto origine ciò che siamo oggi.

    È lì che inizia quella che chiamiamo cultura.

    Che cos’è per me la cultura? La cultura è qualcosa di impalpabile, di lieve ma penetrante, che ti entra in circolo appena nasci e non te ne accorgi. È come un liquido nel quale sei inconsapevolmente immerso e che fa parte di te nel profondo.

    È fatta di odori, profumi, puzze.

    È fatta di rumori, battiti, sibili.

    È fatta di stagioni, sole, pioggia, caldo, freddo, vento.

    È fatta di esperienze e di racconti.

    *Il Frzul è un ferretto lungo una quarantina di centimetri, a sezione quadrata, spesso qualche millimetro. Con questo semplice attrezzo, semola rimacinata di grano duro di eccellente qualità, un uovo ogni due etti o poco più di semola, acqua e sale, si producono i maccarun. Fonte http://cucinasuditalia.blogspot.it/

    RICETTA MACCARUNE

    Ingredienti (per 6 persone)

    600 gr. di farina di grano duro

    300 gr. di acqua (circa)

    Il condimento cambia a seconda delle stagioni. Per esempio d’inverno i maccarune vanno conditi con un ragù di capra, pecorino e rafano o con un sugo di costine di maiale.

    In primavera-estate il condimento diventa un sugo di peperoni e pomodoro con abbondanza di basilico oppure semplice pomodoro fresco.

    In autunno la morte naturale per i maccarune è condirli con le cime di rapa!

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