Melaverde

Territorio

cegliere di esplorare il corso del Sinni, il più meridionale dei cinque fiumi che irrorano il Metapontino, significa viaggiare attraverso le epoche all’interno di una varietà di paesaggi sorprendente. Si comincia da Policoro, città dove sfocia il Sinni, dove è possibile visitare la straordinaria area archeologica di Siris-Herakleia, che racchiude i resti sovrapposti di due colonie greche: Herakleia è stata infatti costruita nel V secolo a.C. sui resti della ben più antica Siris (risalente forse all’VIII secolo a.C.). Molto interessante inoltre il Museo archeologico annesso. Andando verso, dalla pesca al canottaggio, oppure concedersi un pic-nic nel verde. Arrivati a Senise si possono visitare luoghi che racchiudono una inaspettata bellezza, come la Chiesa di San Francesco: l’edificio è stato costruito nel 1254 e all’esterno presenta un imponente portale a sesto acuto in pietra locale decorato con figure geometriche e raffigurazioni animali e floreali, dove inoltre sono presenti i due stemmi delle famiglie aristocratiche che hanno eretto la chiesa. L’interno è romanico, a navata unica e custodisce importanti opere d’arte come un crocifisso ligneo e un coro intagliato del XIV secolo, un organo del XVII secolo, degli affreschi del XIV e del XV secolo e un pregevole polittico del 1523 ad opera di Frate Simone da Firenze, situato sull’altare maggiore. Molto interessanti anche i portali dei palazzi nobiliari della città: Palazzo Donnaperna, Palazzo Sole, Palazzo Marcone e Palazzo Barletta. Il Sinni si addentra infine nel Parco Nazionale del Pollino, dove si trova il comune di Latronico: si tratta di una cittadina nota soprattutto per il suo complesso termale immerso in un grande parco con una cascata e per le grotte di Calda, dove sono stati rinvenuti numerosi reperti preistorici oggi visibili al Mula+, il polo museale della città. Ma a Latronico si trovano testimonianze di epoche persino più antiche, come il celebre pesce fossile, visibile in contrada Iannazzo: si tratta di un grande marlin risalente a circa 30 milioni di anni fa e lungo quasi 2 metri e mezzo. La lastra di pietra su cui si trova costituisce una preziosa testimonianza dell’ambiente marino del Miocene ed è raggiungibile attraverso un percorso di trekking.

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