a ragazzo, dopo Natale, spesso andavo a casa dei nonni a Maniago, una cittadina tra la pianura friulana e le Prealpi Carniche. La mattina mi svegliavo presto e salivo in montagna in compagnia del mio cane e del mio inseparabile binocolo. L’aria dell’inverno era pura e pungente. Tutto sembrava immobile, eppure a guardar bene si potevano scorgere le tracce degli animali sulla neve e soprattutto si potevano osservare gli uccelli sugli alberi spogli. La mia passione erano i ciuffolotti, i picchi muratori, le cince e i frosoni che in inverno sono più facili da vedere. Una di quelle mattine, in un bosco di abete rosso, un canto delicato che sembrava una preghiera attirò la mia attenzione, puntai il binocolo e per perché lo si vede più facilmente in inverno, nel periodo natalizio e perché la leggenda narra che un crociere si mise ad estrarre caparbiamente un chiodo conficcato nella mano di Gesù crocifisso e morente. La bestiola si insanguinava, ma continuava a lavorare col becco per aiutare quell’uomo sulla croce. Nostro Signore aprì gli occhi e lo benedisse dicendo:
Piume rosse, becco curvo
Dec 28, 2023
4 minuti
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