«Dubitare di tutto o credere a tutto sono due soluzioni ugualmente convenienti, perché ci dispensano entrambe dal pensare»
Henri Poincaré matematico, fisico e filosofo francese
Se credevate che fantasmi, esorcisti e case infestate fossero un fenomeno legato al passato, a romanzi gotici, film “de paura”, medium di dubbia credibilità, ebbene vi sbagliate. Proprio dalla Francia, culla della razionalità e del Secolo dei Lumi, arrivano notizie che non interessano lugubri castelli diroccati, sperduti in brughiere nebbiose, ma moderne case popolari situate poco lontano da Parigi.
È stato il quotidiano Le Parisien a rilanciare la singolare richiesta inviata nel maggio 2022 al sindaco di Fontenay-aux-Roses da dieci cittadini, residenti al numero 100 di Avenue Gabriel Péri. Un palazzone squadrato di sei piani, situato in un sobborgo periferico ma tranquillo, piccolo-borghese, non lontano dagli eleganti edifici storici e dai parchi che fanno di questo comune poco a sud della capitale una piacevole scoperta per i turisti. Nella lettera, gli inquilini chiedevano di essere “ricollocati d’emergenza” a causa di “strane presenze” che avevano reso la loro vita impossibile: sostenevano di essere testimoni di fenomeni paranormali, luci che si spegnevano e accendevano di colpo, oggetti che si muovevano da soli, rumori di catene, e di essere vittime di strani, improvvisi malesseri.
La signora Gisèle, intervistata, raccontava di un figlio quattordicenne che non riusciva a dormire «perché, di notte, qualcuno gli faceva il solletico sotto ai piedi», mentre Souad aveva dovuto affidare il suo ragazzo a uno psichiatra: «Io posso essere pazzo, tu puoi essere pazzo, ma l’intero edificio non può essere pazzo», aveva dichiarato. Gli autori della lettera, infatti, occupavano appartamenti diversi, distribuiti sui sei piani della stessa scala.
Souad aveva dovuto affidare il suo ragazzo a uno psichiatra: «Io posso essere pazzo, tu puoi essere