Mariettina
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Anteprima del libro
Mariettina - Valter Donati
lombarde.
1. Venegono
Penso improvvisamente a Venegono¹, che raggruppa Venegono Superiore a Venegono Inferiore e conta settemila abitanti. Venegono Superiore annesse la Venegono Inferiore in due momenti: durante il periodo napoleonico e durante il fascismo.
Vi sono tracce di una strada romana, un cippo votivo e segni di centuriazione risalenti allo stesso periodo.
Documenti che riguardano Venegono Superiore risalgono all’XI secolo. Appartenne al Ducato di Milano. Villa Sopranzi, ora sede dell’Istituto dei Pavoniani, era stata ristrutturata dal suo ultimo proprietario che la riempì di simboli massonici anche nell’attiguo parco².
A Venegono, nel medioevo si tennero dei processi per stregoneria che originarono la caccia alle streghe, in particolare nei confronti di Oleari Elisabetta e Fornasari Margherita ³.
Nel 1986 venne scoperta una bisca clandestina organizzata per truffare ricchi giocatori. Il conte Achille Caproni e il giornalista Emilio Fede furono condannati per truffa e gioco d’azzardo mentre molti polli lasciarono centinaia e centinaia di milioni di lire al tavolo da gioco nella lussuosa villa del conte.
Non vi sono altri segni particolari, come si direbbe in criminologia, che possano destare curiosità intorno a Venegono se non che nel suo territorio risiede la Aermacchi⁴, storica fabbrica di aerei italiana fortunatamente ancora in piena attività.
Altro elemento che riporta alla nostra attenzione questo paese è che sul finire degli anni Novanta è stato teatro di un delitto raccapricciante ancora insoluto.
Vasti boschi misti si sviluppano su tutto il lato destro del paese, da nord a sud, in buona parte risalenti al periodo medievale, e le piante che lo compongono sono il castagno, l’olmo, l’acero, il carpino e tante altre di importazione come la robinia, il pino strobo, la quercia rossa. Sentieri per oltre cento chilometri li attraversano alternando i boschi alla tipica brughiera lombarda.
Per questi sentieri, alla ricerca di piante officinali utili per la cura di malattie, si aggiravano delle povere donne. Per ignoranza o per vendetta, per denunzia estorta con la tortura a terze persone, ben sette di loro vennero messe al rogo nel 1520 davanti alla chiesa di Santa Maria in quel di Venegono.
L’Oleari si era proclamata innocente da subito subendo atroci torture per diversi giorni senza cedimenti, povera Elisabetta. Margherita Fornasari, per evitare la morte decise inutilmente di confessare tutto quello che le veniva attribuito da un eretico che venne a sua volta condannato⁵.
Gli inquisitori dell’Ordine domenicano a Venegono Superiore si attennero alle regole del Malleus Maleficarum⁶ per catturare e torturare le accusate fino al loro crollo e alla sopraggiunta morte per sfinimento fisico e mentale.
Altre cinque donne furono processate, torturate e bruciate⁷: la donna era vista con sospetto in quel periodo nel quale dominava il patriarcato.
Da notare che ancora viene usato il termine stria da strega nel dialetto per mal giudicare una donna.
Per quanto possiamo stupirci della efferatezza di queste condanne, la vera realtà è che queste cose accadono ancora sotto diverse forme. In nazioni nelle quali la religione assume una posizione totalizzante nella società, pensiamo ai paesi islamici, la condanna per offesa al Corano diventa non solo una condanna a morte ma immediatamente un’espulsione dalla comunità del condannato. Per dirla con le parole di E. Durkheim, quando tratta della solidarietà meccanica, «… l’accettazione da parte dei singoli dei presupposti della coesione collettiva tramite funzioni repressive… Il vincolo di solidarietà sociale al quale corrisponde il diritto repressivo è quello la cui rottura costituisce il reato...».⁸
Nelle società più evolute, pensiamo a quelle occidentali, si è assistito negli ultimi due secoli all’uso della calunnia quale arma per distruggere una persona, sia nella sua immagine che nel fisico. Per calunnia s’intende la diceria o imputazione coscientemente falsa e diretta a menomare l'integrità morale o la reputazione altrui.
Di esempi ve ne sono a iosa, per il secolo scorso basta guardare la vastità di critiche distruttive indirizzate contro i rivoluzionari comunisti russi Molotov, Bakunin, Trotskij e tantissimi altri da parte del loro compagno Stalin.
Anche nel caso di Benito Mussolini l’attacco sferratogli dai comunisti italiani verteva sulla distruzione della sua immagine di politico e di uomo. Possiamo ritenere che un’immagine distrutta lo sia per sempre. La stessa tecnica è stata applicata scientificamente recentemente dalla sinistra europea nei confronti di Silvio Berlusconi, anche in questo caso attaccandolo come politico e come persona.
Queste infime azioni associate all’esperta conoscenza delle tecniche di propaganda hanno raggiunto quasi sempre l’obiettivo. I comunisti sono maestri nella propaganda, sono riusciti a far credere per quasi un secolo agli europei che il comunismo di casa loro garantiva felicità ai loro cittadini.
¹ Paese in provincia di Varese
² La famiglia Stroppa l’acquistò nel 1877. Nel 1943 divenne scuola di paracadutismo, il Raggruppamento Arditi, paracadutisti della Repubblica Sociale italiana, rimase asserragliato nel castello fino al 28 aprile 1945.
³ Processo tenuto nel 1520
⁴ Azienda fondata dai fratelli Macchi nel 1905
⁵ Giacomo da Seregno, condannato per stregoneria a Monza nel 1520
⁶ Il martello delle streghe
⁷ Caterina Fornasari, figlia di Margherita, Antonina del Cilla, Maddalena del Merlo, Majnetta Codera, Giovannina Vanoni.
⁸ Emile Durkheim, Della divisione del lavoro sociale, 1893
2. Alé tósann!
Forza ragazze! Fatevi avanti e cercate di mantenere i diritti che avete acquisito dalla seconda metà del XX secolo. Sono circa settant’anni che votate e potete difendere i vostri diritti, ma è da molto meno che vi siete chiaramente affrancate.
Oh! Perbacco, è da poco, e come state ora? Ben-ben risponderebbero le friulane, minga mal direbbero le lombarde.
Certo la famiglia ne ha sofferto molto, si è quasi disgregata. I figli non sono più gli stessi, si portano dietro molti problemi derivati dalla separazione dei genitori e gli ex mariti sono pressoché allo sbando, pieni di debiti e difficoltà a relazionarsi con l’altro sesso.
Una legislazione incapace di affrontare il problema delle separazioni e una magistratura sorda ai lamenti degli uomini e stupidamente schierata dalla parte delle donne stanno causando danni irreparabili all’istituzione della famiglia.
La famiglia è veramente l’unica istituzione che si è protratta da quando l’uomo si è alzato e ha cominciato a camminare coi piedi. La famiglia ha creato la storia dell’umanità, ne abbiamo descrizioni precise nell’antico testamento.
La storia è variegata nei tempi e luoghi comprendendo anche fenomeni di matriarcato che tuttavia non inficiano la presenza e il valore della famiglia.
Quello che stiamo vivendo nell’ultimo mezzo secolo, il disgregarsi della famiglia, può ritenersi un fenomeno unico, nel senso che non è mai accaduto prima. Esempi di famiglia allargata o composta da persone dello stesso sesso oppure da tre o più genitori con figli nati da madri surrogate sono ancora numericamente episodi isolati e in quanto tali vanno trattati o tralasciati.
La domanda che viene spontanea è una sola: ne valeva la pena?
I frati domenicani Jacob Sprenger e Heinrich Kramer, guarda caso tedeschi, nel 1487 pubblicarono il Malleus Maleficarum, questo testo in latino per combattere e reprimere in Germania l’eresia, il paganesimo e la stregoneria. Cominciava la fusione della la stregoneria con il satanismo, ad esempio nel testo vi si trova:
… le donne sono più incline a farsi irretire dal demonio perché deboli, psichicamente fragili, chiacchierone, vendicative e cadono presto nei dubbi sulla fede, La loro concupiscenza carnale è insaziabile per cui si uniscono ai demoni per soddisfare la loro libidine⁹.
Questa fase della storia è estremamente dura e vergognosa per le donne¹⁰. L’interpretazione più diffusa e accettata parla di circa 110.000 processi, svoltisi per quasi la metà in Germania (50.000), Polonia (10.000), poi Francia (10.000), Svizzera (9.000), Gran Bretagna, Scandinavia, Spagna, Italia (5.000), Russia (4.000). Le esecuzioni capitali furono il 55% e le donne rappresentavano l’80%.¹¹
Siamo in presenza di grandi numeri, di cui nel nostro paese cinquemila, meno del 3% e nella cattolica Spagna altrettanti, non sono tali da giustificare lo scempio della famiglia al quale stiamo assistendo da noi.
Se i numeri fanno o no la storia è opinabile, ad esempio il caso dell’Olocausto¹² perpetrato dai tedeschi nazisti sembra non aver insegnato niente: dopo settant’anni dalla seconda guerra mondiale e cento dalla prima ci troviamo ancora in presenza dello stesso problema: i tedeschi che vogliono governare l’Europa e il mondo.
La cosiddetta soluzione finale prevedeva l’annientamento di omosessuali, zingari, testimoni di Geova, appartenenti ad altre religioni, intellettuali slavi, malati mentali, portatori di handicap e tante altre minoranze.
Nel nostro bel paese le separazioni dei coniugi sono circa 85 mila all’anno e i divorzi più di 50 mila. Non è noto il numero di bimbi e ragazzi che hanno sofferto di questo problema affettivo e ne pagano le conseguenze, né quanti sono i mariti finiti in serie tribolazioni; certamente si tratta di milioni.
L’uomo, per fronteggiare questo grande problema affettivo ed economico, ha abbandonato il suo ruolo di capofamiglia tutto d’un pezzo, come la letteratura ci ha raccontato. Oggigiorno è meglio lasciar perdere, poi col tempo si aggiusterà tutto, lassa perd fioeu si dice o se lo dicono i hom.
Dal punto di vista femminile le donne hanno finalmente raggiunto il loro sogno di affrancarsi dagli uomini, ma non ci sono riuscite economicamente, dato che cercano sempre di incastrare gli ex mariti con assegni di mantenimento esagerati e acquisizione di parte delle proprietà che ritengono di aver giustamente meritato.
La natura provvede, un nuovo equilibrio si determinerà tra le forze umane e naturali. Le gravidanze saranno ottenute artificialmente, i figli cresceranno in comunità aperte pianificate e gestite dallo stato, le donne si accoppieranno tra loro o su appuntamento con gli uomini che da parte loro faranno più o meno lo stesso. Ciò che ora viene visto come anormale diverrà normale e la natura provvederà a garantire la continuità della specie.
Cosa perdiamo è noto: gli affetti, gli amori, gli innamoramenti in tutte le loro sfaccettature¹³, i sogni di coppia eccetera, la famiglia tradizionale, i due ruoli, quello maschile e quello femminile, quello paterno e quello materno e quello filiale.
Allora, tosan, chiedetevi se ne valeva la pena di fare tutta questa battaglia per accontentare una parte del mondo femminile, soprattutto quelle donne che hanno meno probabilità di costruire una famiglia, certamente - spiace dirlo - in larga parte le brutte e/o le cattive e in minor parte quelle licenziose, che peraltro ci sono