da genitori emigrati all’estero alla ricerca di fortuna. E di questa doppia cittadinanza, italiana e canadese, Francesco Napoli ne va veramente fiero: perché simbolo di quei sacrifici (e soprattutto della forza di volontà) di papà Michele e mamma Ida, che di fronte alle difficoltà non si sono mai arresi. Napoli, che oggi è vicepresidente della Confapi e presidente di Confapi Calabria, è l’emblema della perseveranza, la testimonianza che il ‘fare’, l’abnegazione- non è ancora terminato”, così come non si è esaurita neppure la sua sete di conoscenza. Laureato in Filosofia all’Università della Calabria fortemente voluta da Beniamino Andreatta, Napoli cita Socrate: “È sapiente solo chi sa di non sapere, non chi s’illude di sapere e ignora così perfino la sua stessa ignoranza”. Alla formazione universitaria sono legati i ricordi indelebili di anni fatti di studi e lavoro in grado di sviluppare e influenzare la sua abilità di pensiero critico e le sue indiscusse capacità comunicative. Gli chiediamo quando nasce in lui la volontà di fare impresa: “In questo ha giocato un ruolo cruciale il rapporto con mio nonno Francesco”, spiega. “Fu combattente nella Seconda guerra mondiale e vice sindaco, negli anni ‘60, del Comune di Castiglione Cosentino. Da lui ho ereditato la passione per la politica ma soprattutto l’arte del “fare”, che è diventata negli anni il mio modo di essere. Mi sono formato, ho studiato e lavorato per non essere costretto ad emigrare così come avevano fatto i miei genitori”.
FRANCESCO NAPOLI, UN IMPRENDITORE AL SERVIZIO DELL’IMPRESA
Feb 09, 2024
2 minuti
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